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Le parole di coach Lassi Tuovi, primo assistente di un Luca Banchi espulso durante il corso della gara, al termine della sfida persa contro Kaunas

A Kaunas, davanti a quindicimila tifosi lituani, passa lo Zalgiris. La formazione biancoverde gestisce meglio le operazioni nel momento decisivo della diatriba, cresce nel secondo tempo ed annulla quanto di buono fatto dalla Segafredo durante i primi due quarti di gioco.

La Virtus deve, purtroppo, fare i conti, ancora una volta, con la poca continuità fisica dei suoi singoli: i bianconeri felsinei stanno attraversando un periodo di flessione, caratterizzato, senza dubbio, dalle assenze di Hackett e Cordinier, ma sopratutto dal calo di forma di alcuni interpreti fondamentali, primo su tutti Pajola, autore di un buon match contro la formazioni di Andrea Trinchieri, a fasi alterne nell'ultimo periodo. I concetti di gioco proposti dallo staff tecnico della Vu nera hanno bisogno di lucidità e freschezza per essere messi in pratica sul parquet, poiché caratterizzati da un importante dispendio energetico in entrambe le fasi del gioco; molti membri del roster bolognese sono in grado di fornire questo apporto atletico per venti minuti, senza riuscire a mantenere la stessa qualità e lo stesso ritmo fino alla sirena finale.

Al termine della sfida, a commentare l'operato degli emiliani è l'assistente allenatore Lassi Tuovi, subentrato alla guida della squadra durante il corso dell'ultimo parziale per via dell'espulsione di Luca Banchi, colpevole di due lamentele troppo veementi, costate due falli tecnici consecutivi. L'attuale guida tecnica della nazionale finlandese analizza in maniera semplice e concisa un incontro, per la verità, non così complicato da leggere: “Congratulazioni allo Zalgiris, soprattutto per come hanno giocato il secondo tempo, hanno meritato la vittoria. Noi eravamo preparati, abbiamo giocato un buon primo tempo e un secondo tempo difficile, con tante palle perse." I palloni regalati agli avversari non sono stati l'unico problema della Segafredo, ma, come spesso è accaduto nelle ultime setimane, hanno evidenziato la poca lucidità con cui, nei secondi tempi, la formazione felsinea gestisce i possessi; la cura della sfera è uno dei dettami principali del gioco di coach Banchi, ma deve necessariamente passare da una freschezza mentale e fisica, la quale, almeno in questo istante, non abita il corpo di alcuna individualità bianconera. La Virtus ha perso parecchi rimbalzi, ha visto le proprie percentuali calare nel secondo tempo e non è più riuscita a muovere la difesa lituana come nei primi due quarti, senza, di conseguenza, riuscire più ad arrivare al ferro con scambi all'interno del pitturato; quando le Vu nere sono stanche si rifugiano, solitamente, nel post basso di Shengelia, utile, certo, per aprire il campo, ma molto meno funzionale se si sbaglia troppo al tiro o se le spaziature non sono quelle corrette.

Lassi Tuovi prosegue, poi, trattando dell'espulsione di coach Banchi: "L’espulsione di Banchi? Non penso molto a me stesso, questo è il basket, sono cose che succedono, dobbiamo dividere le responsabilità, pensiamo a venerdì a Belgrado. Dobbiamo mettere il focus su di noi e mettere in campo la miglior Virtus venerdì." La conferenza post gara si conclude, quindi, con un pensiero al secondo impegno di questo doppio turno, meno complicato sulla carta e nelle speranze virtussine, anche se, giocando un tempo soltanto, ogni impegno può rivelarsi più ostico del previsto.

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