Un uragano è quello che si è letteralmente abbattuto su Brescia al Taliercio: la Reyer si impone nel derby di Eurocup e vola ai playoff con una vittoria tanto netta quanto meritata. Un successo imponente di squadra quello dei ragazzi di Spahija, che controllano il match sin dai primi possessi e danno solo una volta ai lombardi la possibilità di raggiungere il pareggio, sul 30-30. Di seguito l'analisi del successo oro-granata (dopo il ko di Sassari) e l'andamento di una partita che in realtà ha avuto molto poco da dire.

LA GRINTA DI WATT, GRAN SUCCESSO PER LA REYER

La partita

Avvio horror per Brescia che nei primi 6' di quarto non realizza nessun canestro dal campo trovandosi sotto subito sul 14-2, con una difesa che subisce le imperversate dei lunghi (Watt e Willis) e concede vari viaggi in lunetta ad una Reyer davvero estremamente concentrata e determinata. L'ingresso di Petrucelli al posto di un Moss deleterio dà ossigeno alla Leonessa, che si aggrappa alle triple di ADV per rimettersi a contatto e chiudere sotto di soli 4 punti i primi 10' di gioco sul 25-21. 4/7 da lontano per i lombardi, che ne hanno 15 combinati dai 2 azzurri.

Nella seconda frazione la squadra di Spahija parte bene grazie ai canestri di Willis e Granger, tornando sul +8, ma il solito John Petrucelli rimette tutto in gioco con un contro-break di 0-8 che scrive parità a quota 30 poco prima di metà periodo. Ma chi non ci sta è un Watt che è oggettivamente disarmante per dominio e qualità: il lungo lagunare ne segna 4 personali ben coadiuvato da De Nicolao e Parks ed è scritto un break da 17-4 che tramortisce la Germani e spedisce Venezia sul +13 all'intervallo lungo grazie anche ad una magia sull'asse Watt-Brooks allo scadere del tempo.

Nel terzo quarto la Reyer piazza la spallata che asfalta definitivamente Brescia: 28-14 di break con un misero 4/15 dal campo concesso contro l'ottimo 9/14 messo a referto in fase offensiva. La chiave sta qua e nella condivisione dei possessi: 10 assist di squadra per i lagunari nella singola terza frazione contro i due soli della squadra di coach Magro. Tanto merito ad una difesa feroce, asfissiante e davvero concentratissima da parte di Granger e compagni. Show time al Taliercio con un'alley-oop di Granger per Parks che fa saltare il pubblico in piedi.

L'ultima frazione serve di fatto solo per aggiustare le statistiche, con Spahija che - privo di Bramos e Spissu - manda in campo anche il giovane Chapelli e Chillo, svuotando la panchina nell'interezza. Minuti importanti di riposo soprattutto per Watt, Willis e Parks, mai entrati nei 10' conclusivi, dove Granger ha riposato per 6' giocandone 4. Punti e fiducia per Ray, De Nicolao e Tessitori, che sistemano il tabellino sul 90-64 conclusivo.

WILLIS IN LAY-UP: LA REYER GIOCA 40' OTTIMI ED ABBATTE BRESCIA

Assist, lunghi, intensità: la Reyer va ai playoff di Eurocup

Con il successo nel derby di Eurocup la Reyer stacca il pass per i playoff e si issa al terzo posto in classifica a tre partite dal termine della fase a gironi. Come scritto sopra, successo netto e meritato per gli oro-granata, che hanno asfaltato Brescia per fisicità, intensità e qualità di gioco. Gli oro-granata non hanno avvertito l'assenza pesante e duplice di Spissu e Bramos, giocando spesso con il duo Moraschini-Parks negli esterni: proprio la prova dei due è fondamentale nella fase di arginamento dei pari ruolo lombardi, usciti con le ossa rotte da questo duello soprattutto nella ripresa.

La palla in post basso a Watt è una delle costanti del match, con Odiase, Burns e Cobbins letteralmente incapaci di reggere l'urto, la fisicità, il dinamismo e l'atletismo del #50 lagunare: 22 punti con 7/8 dal campo, 8/9 in lunetta, 5 rimbalzi, 5 falli subiti, 1 recupero, 3 assist e 2 stoppate in 22' di gioco per l'ex Caserta, che affetta letteralmente la difesa muovendosi come un ballerino sul perno ed affidando alla sua amata mano mancina delle conclusioni che sa realizzare con facilità. 48 punti sui 90 di squadra incassati dai bianco-blu arrivano dai 4 lunghi: davvero troppi.

La squadra di coach Spahija a differenza del match perso a Sassari sfrutta al meglio il vantaggio di taglia ed il bonus raggiunto spesso e volentieri in fretta dai ragazzi di Magro: l'attacco al vetro degli esterni Moraschini, Parks e Ray (nella ripresa, quest'ultimo) produce - insieme allo strapotere dei lunghi - ben 31 tiri liberi da poter provare a convertire. In lunetta alla fine saranno 24 i tiri messi a segno, ma il fattore fisicità determina questo ed altro, come il controllo dei rimbalzi (41-33).

Una fase difensiva importante si traduce poi in attacco fluido, a tratti spettacolare: delle 11 perse bresciane (per la verità neanche troppe), ben 7 vengono rigiocate immediatamente da una Reyer che in contropiede fa paura. Dal canto loro gli oro-granata difendono il ferro benissimo con ben 8 stoppate a referto e costringono gli ospiti ad un misero 34% da due punti al 40': difesa fisica sugli esterni con Moraschini e Parks ed il dominio per taglia tra i lunghi le chiavi della fuga decisiva.

Nel terzo quarto la squadra oro-granata ha refertato 10 assistenze di squadra, di cui 4 di Granger e 2 di De Nicolao: una condivisione dei possessi offensivi davvero ottimale che ha portato qualsiasi giocatore ad avere tiri apertissimi e - quindi - ad alta percentuale, oltre a pick&roll giocati egregiamente tra piccoli e lunghi. 6/7 da 2 e 3/7 dall'arco le percentuali di un terzo periodo da 28-14 in termini di punteggio e da 48-4 di valutazione: un massacro vero e proprio per i lombardi di coach Magro, travolti senza appello.

UNO DEI TANTI CANESTRI FACILI DELLA REYER NELLA PARTITA

Brescia si sgretola alla terza spallata: ADV e Petrucelli durano 2 quarti

1... no. 2.... nì. 3.... sì. La terza è quella buona, verrebbe da dire: la Brescia di coach Magro dura soli 2 quarti al Taliercio, se non meno, prima di sparire dal campo letteralmente ed essere travolta da quello che si può definire letteralmente un uragano-Reyer. Se nel primo tempo la squadra lombarda ha fatto affidamento sulle giocate offensive e sulla vena realizzativa del duo Della Valle-Petrucelli (21 combinati all'intervallo con 5/10 dal campo), nella ripresa il fatturato si è letteralmente spento.

Nel tragico terzo quarto i due esterni hanno chiuso con 3 punti combinati (di ADV) e 1/6 dal campo, con 2 stoppate subite e 2 palle perse: la difesa settata a uomo preparata da coach Spahija, con Moraschini su Della Valle e Parks su Petrucelli ha evidentemente dato gli effetti sperati, facendo crollare il castello di carte già pericolante di un coach Magro che non sapeva più a quale situazione tattica affidarsi per migliorare la situazione.

Troppo tardi: gli esterni si sono incaponiti in attacchi al ferro forzati e ben contenuti, incassando stoppate e deragliando, i lunghi non hanno prodotto nemmeno la metà dei punti dei pari-ruolo lagunari (48 a 20) e sono finiti distrutti nel duello di fisicità, dinamismo e qualità. Un passo indietro notevole per la squadra lombarda per modo di stare in campo: sono sicuramente tantissimi i meriti di una Reyer formato Eurocup, ma c'è anche qualcosa da registrare in una squadra che ha perso l'abbrivio magico della Coppa Italia.

128-47 la valutazione, 24-11 gli assist, 90-64 il finale, 67 a 34 la percentuale da 2. Dati inequivocabili che descrivono la difficoltà della Leonessa nella serata da incubo vissuta al Taliercio.

PARKS STOPPA MASSINBURG: 8 STOPPATE SUBITE DALLA GERMANI A VENEZIA

Foto credit Reyer

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