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Il Barça gioca una partita di grande concentrazione e autorevolezza, vince comodamente 75-87 spegnendo le resistenze di Malaga e chiude la serie sul 3-1.

Ora sarà tempo di finale, ancora Real Madrid-Barcellona.

La gara

Ritmi subito folli al Martin Carpena e Kravish è già caldissimo dall'arco così come lo è Tomas Satoranski: 8-11 dopo poco più di tre minuti. La brutta notizia per Malaga è che Kendrick Perry, dopo una penetrazione, cade male sulla schiena e, sofferente, rientra negli spogliatoi. L'attacco malagueno si blocca e il Barça intanto, con lucidità e ruvidezza, prova a prendersi un vantaggio consistente (10-18). Per sbloccare l'attacco di casa ci vuole una tripla di tabella di Kalinoski. Ma è parziale bluagrana di 3-12 e dopo 10' è 13-23. Ma intanto è rientrato Perry.

Malaga risale di giri, il ritmo aumenta di nuovo, l'attacco ospite ora s'impaluda e i padroni di casa si rifanno sotto. Gli uomini di Jasikevicius allora riabbassano il voltaggio e ricominciano a tagliare bene dietro le spalle dei difensori. La partita finalmente si assesta su un equilibrio in cui Barcellona rimane avanti ma senza scappare. Iniziano a scaldarsi la mani di Tyler Kalinoski, mentre volano prima Nnaji e poi Sima. Sull'ennesima tripla chirurgica di Abrines è 37-45 all'intervallo.

Ancora equilibrio con un Sato decisamente in serata e Perry che non riesce a entrare in partita. I malagueni pasticciano più del solito e, per giunta, sbagliano qualche tiro di troppo: merito anche dell'ottima difesa ospite. Sulla grande tripla di Kuric è 46-59: primo vero allungo Barça in doppia cifra. La difesa di Jasikevicius è asfissiante: altro parziale da 2-14 e Unicaja in grande difficoltà. Ora gli ospiti dilagano al Carpena e i padroni di casa sono in totale confusione senza capacità di reagire. 50-73 con +23 e partita che sembra ampiamente indirizzata.

Malaga non vuol darsi per vinta e allora va all'arrembaggio, costi quel che costi, mentre Jasikevicius prende il secondo tecnico e si fa espellere. Ma il Barcellona è centrato e allora attutisce subito gli animi malagueni, mantenendo il controllo delle operazioni. Ora a 5' dalla fine, sull'ennesima tripla di Abrines, è veramente finita e non si attende che la sirena finale. 75-87 e serie chiusa sul 3-1.

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Malaga viene meno alla fine, ma applausi per la stagione

In questa gara 4 Malaga gioca la peggior partita dei playoffs e forse anche una delle peggiori dell'anno, considerando che ci aveva abituati bene. E questo anche per i meriti del Barcellona.

L'Unicaja non riesce ad imporre i suoi ritmi alla partita e, all'interno dei 40 minuti, non riesce mai ad attaccare come vorrebbe spesso incappando in violazioni dei 24 secondi e non riuscendo a costruire buoni tiri.

Sono mancati alcuni giocatori chiave: Ejim soprattutto e subito dopo Osetkowski e Thomas. Il primo, dopo le grandi prove precedenti, scompare del campo e fa 0 punti in 17 minuti. Gli altri due combinano per 6 punti ma soffrono tantissimo i pari ruolo avversari e non entrano mai in partita. Anzi, spesso, come nel caso di Thomas, sono un minus per la squadra. Sempre ottime, invece, per Kendrick Perry, Tyler Kalinoski e David Kravish: 15, 15 e 14 punti.

I malagueni, in ogni caso, escono a testa altissima dalla competizione dopo aver fatto una stagione straordinaria giocando una delle pallacanestro più belle d'Europa e mettendo in bacheca una storica Copa del Rey.

Poi, la programmazione e la serietà della società hanno già dato i frutti per la prossima stagione avendo confermato gran parte del roster. Il futuro sembra e sarà roseo per l'Unicaja.

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Un Barça perfetto che ora guarda al titolo

Davvero perfetto il Barcellona andato in scena oggi al Martin Carpena. Dopo l'1-1 erano molto quelli che pensavano che la serie sarebbe andata a gara 5, soprattutto perché vincere due gare in un catino caldo come quello di Malaga non è affatto semplice.

I blaugrana lo hanno fatto con una prova che questa sera è stata di estrema autorevolezza. Tutto è partito da una difesa rocciosa e impenetrabile: la comunicazione tra gli uomini è stata perfetta e l'efficienza delle letture di altissimo livello costringendo spesso i padroni di casa a tiri difficili o a non tirare per nulla.

Ma anche la fase offensiva è stata di grande qualità con l'alternanza dell'alto basso e di un ottimo utilizzo dei tagli off the ball sulla linea di fondo. Se la palla gira bene, poi, è normale che anche le percentuali siano buone ed ecco quindi il 44% dall'arco.

Ancora una volta da parte di Jasikevicius ottimo impiego di tutti gli interpreti che hanno dato, ognuno a modo suo, un apporto importante alla causa. Molto bene Abrines, Mirotic e Kuric: quelli più sintonizzati. Ma in generale tutto il gruppo ha risposto bene e si è dimostrato prontissimo per l'atto finale.

Certo, il Barça sembrava prontissimo anche per le Final Four di Eurolega e poi sappiamo come è finita. La sensazione è che avremo 5 gare di altissimo livello: un clasico ancora tutto da gustare e da assaporare contro un Real Madrid che è stato altrettanto feroce nelle ultime uscite. Venerdì andrà già in scena gara 1.

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