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“Congratulazioni al Panathinaikos, una bella vittoria. La maniera in cui abbiamo giocato per quasi 30 minuti mi ha dato la sensazione che avremmo potuto competere fino alla fine.” Ha proprio ragione coach Luca Banchi nel descrivere a sommi capi la prestazione dei suoi all’inizio della conferenza post gara: questa Segafredo dà l’impressione di poter competere con tutti, forse nemmeno giocando al massimo delle proprie possibilità.

La chiave di svolta per il team di Oaka è stata, con ogni probabilità, la fisicità offerta nell’ultimo periodo, quello decisivo, in cui le squadre esperte ed i giocatori di un certo livello stringono le maglie della difesa e non sbagliano più in attacco. In questo caso non si è trattato di perfezione, bensì di una naturale conseguenza relativa alla lunghezza dei due roster ed all’atletismo dei singoli. Coach Banchi tocca l’argomento nel post partita: “Mi aspettavo da parte loro che avrebbero reagito e purtroppo nel momento cruciale, all’inizio dell’ultimo quarto, non siamo riusciti a competere contro la loro aggressività e fisicità. La loro difesa è stata notevole, hanno messo in difficoltà la nostra circolazione di palla. Sono stati molto precisi, se fai solo due falli in quasi 16 minuti è una prova che la loro difesa è stata aggressiva, ma disciplinata.”

La guida tecnica dei bianconeri deve, tuttavia, essere molto contenta delle prestazioni offerte dai suoi sin da inizio stagione ed, in parte, anche di quella dell’ultima partita, poiché, nonostante le percentuali al tiro ed i rimbalzi non siamo stati dati statistici di grande aiuto, la Virtus non si è mai disunita e ha chiuso il terzo quarto in vantaggio. Ormai si tratta quasi solo di capire come poter competere contro squadre di alta classifica: “Dall’altra parte mi dispiace perchè abbiamo giocato per la maggior parte della gara in maniera precisa, cercando di approfittare in attacco e essere consistenti, specialmente nel terzo quarto, anche difensivamente. Gli ultimi dieci minuti mi hanno dato molti rimpianti, ma il nostro avversario ha fatto un ottimo lavoro. Ho visto come hanno giocato in maniera aggressiva negli ultimi dieci minuti, quanto Lessort si è imposto fisicamente. Dobbiamo lavorare su alcuni dettagli e correggerli se vogliamo competere contro i top team come il Pana, dobbiamo trovare una continuità migliore. Per la maggior parte della partita la nostra performance è stata buona nonostante non abbiamo avuto una serata straordinaria al tiro. La percentuale da tre punti, escluso Belinelli, non ci ha aiutato ad aprire la difesa del Panathinaikos e negli ultimi dieci minuti abbiamo perso la consistenza su entrambi i lati. Abbiamo mostrato desiderio di competere a questo livello e dobbiamo adattarci, è parte del processo e c’è spazio per migliorare.”

Al netto di una prestazione di buon livello, coach Banchi mette l’accento sulle assenze con cui le Vu nere arrivavano al match di Atene: Polonara e Mickey, infatti, permetterebbero alla Segafredo di allungare le proprie rotazioni e di non spendere troppe energie nel reparto lunghi, ora composto solamente da Dunston, Shengelia, Cacok ed Abass, adattato, però, ad un ruolo non suo. “Speriamo di recuperare presto Jordan Mickey e Achille Polonara, che possono dare una struttura diversa alla squadra e ci aiuteranno a distribuire meglio le responsabilità. In generale, vedo che la squadra cerca ogni sera la maniera di competere. Se confrontiamo la partita con Madrid e questa si vede che siamo in una buona direzione. Il torneo è ancora molto lungo, il livello delle squadre è incredibilmente alto e come molte altre squadre stiamo cercando la giusta continuità per compere per tutti i 40 minuti. Specialmente quando giochi in trasferta non puoi avere così tanti alti e bassi durante la partita. Mi sono piaciuti lo spirito e il desiderio, possiamo migliorare con la conoscenza reciproca.” A pochi giorni l’una dall’altra, le prestazioni di Madrid ed Oaka rappresentano due concetti estremamente diversi: il secondo è quello da salvare.

Al termine della propria conferenza post match, Luca Banchi entra specificamente nel merito dei dettagli che hanno permesso al Pana di portare a casa l’incontro, identificando in Lessort e Mitoglu gli uomini chiave, contro i quali la difesa ha potuto poco nell’ultimo parziale: “Tre quarti di una buona consistenza e poi purtroppo c’è stata una flessione importante. Il Panathinaikos ha avuto il merito di alzare il livello del suo gioco e noi non siamo stati capaci di rispondere. C’è molto rammarico perchè abbiamo dato la sensazione di soffrire la loro aggressività e fisicità nei momenti in cui la partita andava controllata, invece abbiamo facilitato loro il compito. Le penetrazioni dei loro esterni e la fisicità di Lessort sono state le cose che ci hanno fatto più male. Mitoglou ha spalmato la sua partita su 40 minuti di buona qualità, ma nel momento chiave è salito prepotentemente Lessort e abbiamo sofferto.”

Infine, un piccolo accenno al percorso generale della squadra nel prossimo futuro e, più in particolare, alla gara di lunedì contro Brescia, decisiva per la testa della classifica di LBA: “Pensiamo alla prossima partita, lunedì c’è una partita molto dura per il vertice della Serie A e dobbiamo guardare avanti, stiamo gestendo un’emergenza infortuni che ci crea difficoltà ma dobbiamo andare avanti e migliorare. Abbiamo avuto un inizio di stagione convincente ma questa è una competizione che non lascia spazi e devi aspirare all’eccellenza, stasera lo siamo stati per buona parte di gara ma non sempre come lo siamo stati spesso durante l’inizio di stagione.”

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