LBA #3: Virtus in difficoltà ma ok su una Reyer commovente
Nel terzo turno di LBA la Virtus vince ma non convince per niente in casa di una Reyer è stata encomiabile e commovente per abnegazione, impegno e spirito di sacrificio. Se i bianco-neri sono ancora lontani dall'essere ciò che richiede la doppia competizione per qualità, solidità e continuità e preoccupano fortemente, gli oro-granata sono una volta in più un piccolo ospedaletto visto il numero gigantesco di assenze ma con un cuore che si può definire senza confini. Per coach Banchi risposte non certo esaltanti dopo il ko di Euroleague.
Al Taliercio finisce 68-76 per le V-Nere che arrivano a tre successi in altrettante uscite di campionato e lo fanno portando solo due giocatori in doppia cifra ma ben 11 a segno sui 12 scesi in campo, con Shengelia (17) e Belinelli (11) a guidare. Rotazioni ridotte al lumicino per Spahija che ne ha 15 con 11 rimbalzi da Kabengele, 13 di Tessitori (stoico), 12 di Wheatle e 10 di Moretti in un roster che ha avuto di fatto 7 rotazioni.
La situazione in casa bianco-nera è davvero preoccupante: i segnali che arrivano dal Taliercio mostrano una squadra in grave difficoltà a livello fisico, con lacune preoccupanti sotto canestro (doppia doppia ennesima per un lungo avversario) e sugli esterni, con Hackett, Tucker e Clyburn che non hanno risposto alle sollecitazioni. Certamente i minutaggi sono stati ampi ed alcuni si sono "tenuti" come Cordinier, fantastico finora, ma davvero motivi per sorridere non ce ne sono, se non i due punti ed un Shengelia leggermente più presente.
Virtus ok in LBA: Shengelia salva capre e cavoli, Diouf è una certezza
Lo si può dire tranquillamente: oggi Toko Shengelia ha salvato la Virtus da una potenziale figuraccia sul campo di una Venezia disastrata, ridotta all'osso e investita dall'ennesima tegola dopo circa 5' di primo quarto. Il georgiano - comunque non dominante come può essere - si è caricato la squadra sulle spalle in attacco nell'ultimo periodo nel momento in cui i padroni di casa hanno ritrovato il -2. Le giocate in post del #21 ex CSKA hanno ricreato quel piccolo solchetto di 8 punti poi tenuto fino al 40', ma senza dare quell'impressione di dominio.
La condizione di "Toko" non è certo brillantissima, ma tanto è bastato per mettere in difficoltà un pacchetto lunghi della Reyer che aveva Janelidze, Simms, Kabengele ed un Tessitori ad un quarto di servizio oltre ad un Wiltjer fuori partita, con i cosiddetti titolari letteralmente spremuti per provare a competere più possibile. Insomma, san Shengelia porta le V-Nere al 3 su 3 in LBA. Di positivo anche l'impatto di Diouf, che ha chiuso con 8 punti e 7 rimbalzi dimostrandosi in ottima condizione ancora una volta.
Reyer tra infortuni e cuore gigantesco: nessun rimpianto, ma Casarin va ko...
Nessun rimpianto, nessun rimorso... Così canta Max Pezzzali, no? Ecco, la situazione in casa Reyer è questa stasera dopo il ko interno con una Virtus certamente non scintillante ma fuori portata per una formazione priva di Ennis, Munford, McGruder, Parks e - dopo pochi minuti - pure di Casarin. La guardia - oggi vice capitano - si è scavigliata su uno scivolamento difensivo tornando in panchina a braccia e senza poggiare a terra il piede: una tegola gigantesca che colpisce il #7 in una settimana terribile dopo la scavigliata di Trento, la tendinopatia al ginocchio (prolungata da settimane) e lo spintone ricevuto da un tifoso martedì.
La formazione di Spahija presenta Tessitori nei 12 ed incredibilmente stoico nel giocare 13' realizzando 13 punti di fatto su una gamba sola dopo la lesione parziale ai legamenti della caviglia di settimana scorsa. Impossibile commentare la prova degli oro-granata, costretti a schierare quintetti inventati dal nulla e certamente non nelle idee di inizio anno dello staff tecnico con Simms, Wiltjer e Kabengele in campo insieme. Cuore, carattere e anima non sono bastati, ma davvero si può dire qualcosa ad una squadra senza tre quinti del quintetto? Verranno tempi migliori, sperando che l'ascia degli infortuni decida di non colpire più i giocatori lagunari.
Virtus più che convalescente: la fase di riabilitazione pare lontana
La fase di riabilitazione sembra lontana, lontanissima. Se la Virtus è quella vista oggi al Taliercio suonano tutti gli allarmi possibili in casa bianco-nera: la squadra di Banchi è oggi totalmente malata, lontana dall'essere pronta a competere ad un livello che lo scorso anno aveva abituato per diversi mesi, almeno fino a gennaio. Troppi i giocatori lontani dall'essere "pronti" al livello necessario, a partire da Hackett ed un Tucker che pur con buona difesa è stato letteralmente disastroso in attacco. Se dalle precedenti uscite c'era preoccupazione, oggi non si è affievolita, anzi: è solo condizione fisica oltre ai problemi annosi? Non sembra, ma tempo al tempo.
Una situazione di malattia, di convalescenza ancora acuta per Cordinier e compagni, che ora avranno un doppio turno pesante in Euroleague: le solite note positive arrivano da Diouf, ma Clyburn sta diventando un grosso problema e Zizic per quanto discreto in attacco ha sofferto le pene dell'inferno con Kabengele e Tessitori. Grossa preoccupazione nonostante la vittoria, si può serenamente dire, al netto delle parole post-partita di coach Banchi: partita che sarà stata anche seria, ma perdere contro una Reyer disastrata e massacrata dagli infortuni sarebbe stato devastante, umiliante, al netto dell'orgoglio infinito degli ottimi oro-granata. Tanto, tantissimo da lavorare, tante tantissime lacune.
Foto credit Reyer e Virtus