Impresa Monaco, vince gara 5 e vola alle Final Four per la prima volta nella storia
Sarà il Monaco a sfidare l'Olympiacos a Kaunas. La squadra di Obradovic ha la meglio sul Maccabi al termine di una bellissima gara 5 e giocherà le prime Final Four della sua storia.
I monegaschi vincono 97-86, guidati da un incredibile Mike James nel primo tempo e da Jordan Loyd. Al Maccabi non basta l'ennesima grande prestazione di Wade Baldwin.
La partita
I ritmi sono altissimi fin da subito, gli attacchi prevalgono nettamente sulle difese e le percentuali dal campo del primo quarto sono clamorose. Il Maccabi segna tutti i primi sette tiri dal campo, con il solito Baldwin protagonista e autore di 10 punti nei primi dieci minuti. Dall'altra parte, Mike James fa quello che vuole, segna e fa segnare i compagni chiudendo il primo quarto con 11 punti e 4 assist. Quando il #55 esce, il Monaco fa più fatica in attacco e gli israeliani allungano fino al 26-33 di fine primo quarto.
James torna in campo e continua a colpire. Il Monaco apre il secondo quarto con un incredibile parziale di 15-0 in meno di quattro minuti. Il Maccabi è in completa confusione e perde palloni su palloni. Il secondo timeout di Kattash in meno di due minuti, però, mette un po' di ordine tra i gialloblù che riprendono a colpire da dietro l'arco con costanza e riescono anche a rimettere la testa avanti. Il secondo quarto, però, si chiude sul 53-49 in favore dei padroni di casa.
Nel terzo quarto si abbassano leggermente i ritmi. James non segna più e il Maccabi fatica in attacco contro la difesa monegasca, ma rimane in partita grazie al tiro da tre punti, che va dentro con continuità. La terza frazione si chiude sul 72-70.
La partita si decide paradossalmente quando James è in panchina. In quei minuti, infatti, il Monaco piazza un parziale di 12-4 con Loyd grande protagonista. Il Maccabi commette due grandi ingenuità facendo due volte fallo sul tentativo di tiro da tre dell'ex Zenit e i padroni di casa vanno sul +7. Gli israeliani si fanno prendere dalla fretta di recuperare e forzano delle conclusioni, senza, però, ottenere nulla di buono e alla fine si arrendono.
Mike James ma non solo, il Monaco è più solido e merita la vittoria
È doveroso iniziare il commento di questa partita parlando di Mike James. Se il Monaco ha vinto, il merito è suo che ha tenuto a galla la squadra in un primo quarto clamoroso del Maccabi e ha ribaltato completamente l'andamento della gara nel secondo quarto. Come già capitato altre volte, l'ex Milano ha dimostrato di essere un giocatore fuori categoria quando si accende, e gli avversari non possono fare nulla per arginarlo se non sperare che si fermi da solo.
E così è stato. Dopo i 21 punti del primo tempo, James non ha segnato nemmeno un canestro nei secondi venti minuti, ma questo non ha fermato il Monaco, che ha dimostrato di avere tante altre armi per mettere in difficoltà il Maccabi. La difesa è stata sicuramente una di queste. Ancora una volta l'obiettivo è stato quello di abbassare il ritmo e di limitare le transizioni del Maccabi. E se in gara 4 gli uomini di Obradovic non erano assolutamente riusciti a farlo, questa sera, così come in gara 3, la difesa monegasca ha messo in grossa difficoltà l'attacco israeliano, chiudendo molto bene l'area, soprattutto nel secondo tempo.
In questa gara 5, più che mai nella serie, è venuto fuori il grande atletismo del Monaco. La squadra del Principato ha dominato sotto canestro, trovando tanti canestri facili e dominando a rimbalzo. I monegaschi hanno catturato la bellezza di 15 rimbalzi offensivi, sfruttando la propria superiorità atletica, che non era mai emersa così tanto nella serie. Hall e Moneke, che fino ad oggi si erano visti poco, o non si erano proprio visti come nel caso del nigeriano, hanno giocato la loro miglior partita della serie e il loro contributo è stato fondamentale per vincere la gara.
Infine c'è Jordan Loyd. L'eroe di gara 2 è tornato a colpire nella partita più importante e l'ha fatto nel momento più importante, segnando 8 punti consecutivi nell'ultimo periodo, con Mike James in panchina. L'ex Zenit con grande personalità si è caricato la squadra sulle spalle e l'ha guidata ad un'impresa storica che rimarrà per sempre nella storia del club. Ora ci sono le Final Four e sognare non costa nulla.
Il Maccabi non va a Kaunas, ma rimane una grande stagione
La stagione del Maccabi si conclude con una sconfitta dolorosissima, ma il percorso fatto dagli israeliani rimane più che positivo. Partendo sostanzialmente da zero, con un nuovo allenatore e un nuovo roster, la società di Tel Aviv è arrivata a un passo dalle Final Four, giocando un basket entusiasmante e coinvolgente.
Nei playoff, i gialloblù hanno continuato a giocare la propria pallacanestro, puntando su quelle che sono state le loro certezze nel corso della stagione. Questo fa sicuramente onore a Kattash, ma bisogna riconoscere che è stato anche un limite. I gialloblù, infatti, hanno dimostrato di non avere alternative ad un gioco veloce e a ritmi elevati. Ogniqualvolta che il Monaco è riuscito ad abbassare il ritmo, il Maccabi è sempre andato in grossa difficoltà e non ha mai trovato il modo di scardinare la difesa schierata dei monegaschi.
L'esito della serie però, come detto, non può cancellare quanto fatto dal Maccabi, ma soprattutto non può cancellare quanto fatto da Wade Baldwin. L'ex Bayern ha giocato dei playoff sensazionali e una gara 5 da fuoriclasse assoluto, chiusa con 27 punti e 35 di valutazione. Questa volta non è bastato per far andare avanti i suoi, ma considerando che, sia lui che Brown giocheranno a Tel Aviv per almeno altre due stagioni, il futuro della squadra israeliana non può che promettere bene e le Final Four saranno certamente l'obiettivo della prossima stagione.
Photo Credit: AS Monaco Twitter