Milano crolla in Lituania, lo Zalgiris vince e continua a sognare
La matematica non condanna ancora l'Olimpia Milano, ma la stagione europea dei biancorossi, a meno di clamorosi colpi di scena, finisce questa sera. La squadra di Messina crolla alla Zalgirio Arena, cancellando quanto di buono fatto la scorsa settimana con Monaco e Fenerbahce, e dimostra per l'ennesima volta di non avere alcuna continuità nelle prestazioni.
A Kaunas finisce 87-73.
La partita
In avvio di gara Milano sceglie di affidarsi quasi totalmente alle sue due stelle. Shields viene limitato piuttosto bene dalla difesa lituana che lo costringe a forzare le sue conclusioni, Mirotic invece è incontenibile. L'Olimpia gioca per i suoi isolamenti in post basso, che il montenegrino sfrutta nel migliore dei modi, tirando sopra la testa dell'avversario senza nemmeno mettere la palla a terra per evitare i raddoppi. Milano cresce anche in difesa, dove era stata un po' morbida nei primi minuti, e chiude il primo quarto avanti 17-14.
Con Mirotic e Shields in panchina è evidente come l'attacco milanese sia più in difficoltà. Dopo qualche azione confusa, però, l'Olimpia riesce a trovare altri protagonisti nella metà campo offensiva, Tonut su tutti. Milano fa anche un buon lavoro in difesa, dove ruota molto bene e costringe lo Zalgiris a muovere tanto la palla prima di trovare una buona conclusione. I lituani sono molti bravi a farlo ma sbagliano una quantità enorme di tiri aperti, segnando invece quelli più difficili e, soprattutto, sfruttando i secondi possessi che i biancorossi concedono. La partita rimane in equilibrio, all'intervallo il punteggio dice 35-37.
In avvio di terzo quarto prevalgono ancora le difese e questa volta è Milano a soffrire maggiormente. Shields non si sblocca e i meneghini sono costretti ad affidarsi, ancora una volta, esclusivamente a Mirotic. L'ex Barcellona continua a segnare, ma il resto della squadra non riesce più a trovare ritmo, subisce la fisicità e l'aggressività dei lituani e perde diversi palloni. Lo Zalgiris prende fiducia dalla difesa e trova una serie di grandi giocate con Sumner e Evans, toccando il massimo vantaggio della partita. Mirotic è eroico e continua a segnare canestri difficilissimi, ma dopo 30' i padroni di casa sono avanti 59-54.
Rottura prolungata di Milano che finisce a -10, poi finalmente si accende Shields che segna due triple pazzesche, alle quali però lo Zalgiris risponde con le prodezze di Sumner. L'Olimpia prova a resistere con le triple di Hall e Napier, ma Sumner è veramente in serata di grazia. Con un assist e una tripla l'ex Nets riporta il vantaggio dei suoi in doppia cifra, tagliando le gambe ai biancorossi che non riescono più a reagire e subiscono anche il parziale finale.
Milano non regge l'intensità dello Zalgiris
Non si può certo dire che nel primo tempo Milano abbia giocato un'ottima partita, ma perlomeno ha dimostrato di saper mettere in difficoltà lo Zalgiris e, nonostante uno Shields spento e un Mirotic con problemi di falli, è riuscita ad andare negli spogliatoi in vantaggio.
Nel secondo tempo, però, non appena l'intensità e la fisicità sono salite, la squadra di Ettore Messina è sparita dal campo. I biancorossi non sono più riusciti a costruire nulla e si sono fatti sopraffare dall'aggressività dei lituani, che indubbiamente hanno moltissimi meriti in questa vittoria, ma che si sono anche trovati davanti un avversario che non ha opposto alcuna resistenza quando la partita è salita di colpi.
L'Olimpia ha totalizzato appena 3 assist in tutto il secondo tempo e ha nettamente perso la lotta a rimbalzo (36-29) contro la squadra che ne cattura meno in tutta l'Eurolega dopo il Partizan. Dati piuttosto eloquenti, che sono l'ennesima dimostrazione di un gruppo che per tutta la stagione si è sciolto nei momenti che contavano di più.
Si salva solamente Mirotic questa sera, l'unico che con il suo immenso talento ci ha provato fino in fondo. Napier, nonostante i 17 punti, ha giocato una pessima partita in cabina di regia senza mai avere il controllo sul ritmo della squadra e facendosi battere ripetutamente in difesa. È chiaro che poi se anche Shields fatica a trovare il fondo della retina per Milano diventa tutto ancora più complicato.
L'epilogo più giusto
Dopo questa sconfitta, quasi sicuramente l'Olimpia Milano non giocherà i playoff (e nemmeno i playin) per la seconda stagione consecutiva. È un fallimento enorme e non c'è intervista di Antetokounmpo che tenga.
Le ultime tre settimane descrivono nel migliore dei modi quella che è stata Milano quest'anno. Una squadra che gioca una partita inaccettabile con il Baskonia, poi batte due delle migliori squadre della competizione nel giro di tre giorni e poi cade di nuovo, rovinosamente, in casa dello Zalgiris.
Provare a raggiungere obiettivi importanti vivendo solo di fiammate è impossibile, serve continuità di rendimento e l'Olimpia non l'ha mai avuta. L'epilogo, dunque, non può che essere, per il secondo anno consecutivo, disastroso.