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Wheatle in azione
Wheatle in palleggio contro la difesa di Ankara

Il Turk Telekom di Ankara stacca la corrente alla Reyer negli ultimi dieci minuti e vince dopo aver sofferto le pene dell'inferno per tre quarti: l'Eurocup ora è appesa ad un filo e non dipende più dai propri risultati: per qualificarsi occorre vincere e sperare in un ko di Cluj o Bourg all'ultimo turno

La partita di Ankara è la rappresentazione perfetta della stagione tremenda di una Reyer che dimostra una volta in più di essere squadra cui manca un centesimo per fare l'euro: in terra turca la formazione oro-granata scalcia letteralmente quel famoso secchio pieno di latte, rovesciandolo, mettendo - dunque - a serio rischio la continuazione del proprio percorso continentale. Non dipende più dai lagunari il passaggio del turno: serve che Bourg o Cluj perdano l'ultima partita. E pensare che in casa del Turk Telekom la formazione di Spahija aveva fatto bene tutto per 30', dando seguito a quella che era stata la rincorsa straordinaria in coppa, rinvigorita dalla stoppata determinante di Kabengele contro l'Hapoel di settimana scorsa.

Ad Ankara finisce 84-81 per i padroni di casa, che si sono trovati sotto in doppia cifra all'intervallo ed allo scadere del terzo quarto (-11), prima di piazzare una rimonta terrificante concretizzatasi al 34' con un break di 17-3 che affonda una Reyer pasticciona e troppo passiva nella propria metà campo, dove subisce l'ondata turca. Quattro giocatori in doppia cifra per i lagunari, che ne hanno 20 con 18 rimbalzi da un devastante Kabengele, 11 di un positivo Casarin, 10 di un Wheatle intraprendente e 12 da un Ennis troppo impreciso dal campo (1/8) ma perfetto a cronometro fermo (9/9). Quattro in doppia cifra anche per la formazione turca, che ha 17 punti da Angola, 16 di un determinante Hanlan e 13 a testa per Alexander ed Anthony Brown.

Ko pesante per la Reyer
La Reyer cade ad Ankara

Reyer, un ko che pesa: le palle perse costano carissimo

Un ko che pesa come un macigno. La Reyer aveva fatto tutto bene ad Ankara per 30', giocando la sua pallacanestro e rispondendo con carattere ad ogni tentativo di rimettersi in partita della squadra turca, apparsa sfiduciata e spenta, oltre che messa sotto dalla forte energia messa in campo dagli oro-granata a rimbalzo ed in una metà campo difensiva di grandissimo livello. Negli ultimi 10', poi, la squadra di Spahija si è disunita, non rispondendo più alle sollecitazioni messe in campo da Brown e compagni: difensivamente sono 17 i punti concessi tra il 30' ed il 34', un numero davvero spropositato. A livello offensivo sono solo 3 i punti messi a segno in quel lasso di tempo, ossia una tripla di Casarin senza ritmo e dal palleggio.

Una squadra a due facce quella vista ad Ankara: per tre quarti concentrata, attenta difensivamente e molto brava in attacco nel trovare le giuste soluzioni per punire la formazione di Erdem Can con qualità (13 assist in 30') e soprattutto personalità. La squadra turca ha tanto talento in attacco, ma se viene fatta ragionare su ritmi bassi e se viene fatta muovere difensivamente fatica a tenere la concentrazione e mostra tutti i limiti. Il dominio a rimbalzo della Reyer con un Kabengele extralusso (18 carambole catturate e 20 punti) naturalmente aiuta, ma è l'ottimo apporto di giocatori spesso non protagonisti nella metà campo offensiva come Casarin e Wheatle a dare una bella mano: tutti coinvolti, qualità, personalità e soprattutto la lucidità nel rispondere ad ogni tentativo di rientro turco. Qualità davanti, attenzione dietro: la formazione di Ankara viene costretta a giocare su ritmi non suoi, senza costrutto e si vedono tutti i limiti. Come detto - poi - negli ultimi 10' non arriva risposta all'innalzamento totale dell'aggressività del Turk Telekom, l'attacco deraglia perdendo tanti possessi che danno fiducia e ritmo a Brown e soci: le triple entrano, il ritmo si alza ed è Hanlan a prendersi il proscenio. L'ex Varese diventa immarcabile e spegne una Reyer che era stata bravissima fino a quel momento. Nel finale i liberi decidono la partita, con gli oro-granata che escono con la consapevolezza di aver scalciato il secchio del latte e di riempirsi di rimpianti, che potrebbero essere amarissimi tra una settimana.

Hanlan punisce la difesa della Reyer
Hanlan al tiro contro la Reyer
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