REAL MADRID-PARTIZAN: i serbi sprecano troppo e i blancos ne approfittano
Secondo turno di regular season di questa Turkish Airlines Euroleague che ha visto contrapporsi due squadre che, nel recente passato, hanno fatto tanto parlare di sè, vale a dire Real Madrid (reduce dalla complessa vittoria in Liga contro Zaragoza) e Partizan di Belgrado.
In questo articolo, attraverso 3 punti chiave, il riassunto della vittoria degli uomini di Chus Mateo per 93-86.
1. LA (NON) DIFESA DEL PARTIZAN
Sicuramente la chiave della partita, aldilà di protagonisti o percentuali. Il Partizan concede il 37% da 3, 10 rimbalzi offensivi, ma soprattutto il 65.7% da 2 (!!) al Real, rendendo di fatto impossibile competere realmente, nonostante la più che buona prova offensiva.
Ibaka fa letteralmente quello che vuole nel pitturato, Campazzo è libero di creare (qui anche merito del suo genio creativo) e chiunque può andare a segno, come di fatto è poi andata.
Negli ultimi anni, la difesa è sempre stata il punto debole degli uomini di Obradovic, che hanno rivoluzionato il roster in estate anche al fine di migliorare sotto quell'aspetto (Ntilikina, Bonga, Jones, Davies), ma, al momento, non sembra essere cambiato nulla.
Necessità assoluta di migliorare già dal prossimo doppio turno.
2. IL FATTORE X(avier Rathan-Mayes)
Giocatore arrivato in sordina in estate al Real dalla Russia, prima vittima di scetticismo (legittimo) e poi di articoli che addirittura ne proponevano il taglio dopo solo 3 uscite ufficiali.
Ecco, questa sera la pazienza ha dato i suoi frutti, ed il nuovo arrivato americano ha letteralmente spaccato la partita ad inizio 4 quarto con due bombe frutto di assoluto talento.
Con un Musa sotto il par, ed un Hezonja al rientro dopo la malattia, sarà CRUCIALE il ruolo di Rathan-Mayes tra gli esterni, essendo lui in grado di mettere punti al tabellone con grande facilità.
3. UNA REGIA DA 4
Vero che Duane Washington è fuori, vero che siamo solo all'inizio, però la prestazione fornita dagli esterni (C. Jones - Lundberg - Ntilikina - Brown) del Partizan contro questo Real è da bocciare senza se e senza ma.
Lundberg impalpabile e con una shooting selection da rivedere, Ntilikina preciso dall'arco ma incapace di creare alcun vantaggio, Brown già redarguito dopo due azioni da Obradovic, e C. Jones che ne mette 15 ma tutti a buoi scappati (-14 di +/- alla fine del terzo quarto con 3 punti e sotto solo di 4 lunghezze): è questa la fotografia disastrosa della serata.
Anche per loro, esame di riparazione tra qualche giorno per il doppio turno.