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Una partita dominante di Chima Mineke ferma la corsa del Baskonia nel round #28 di Euroleague: il Monaco passa in casa dei baschi senza James (infortunio) e si prende due punti di una pesantezza inaudita in una corsa playoff tanto equilibrata quanto tesa ed avvincente. Successo numero 18 nel torneo per i monegaschi, che agguantano il Barcellona al terzo posto e rilanciano - dunque - la candidatura per un posto nelle prime 3. Baschi che restano sesti e non riescono a dar seguito al doppio successo contro Valencia e Real.

Di seguito vedremo il solito racconto del match ed i relativi punti chiave di un match ad alto punteggio ed alto tasso di spettacolarità, finito 93-102 in favore della squadra di Obradovic. 5 uomini in doppia cifra per gli ospiti, con Chima Moneke a guidare il match grazie alla prova da 14 punti e 13 rimbalzi in 23' di impiego; 4 in doppia cifra per Penarroya, che ha avuto il solito enorme contributo di Thompson (20+12 assist).

MONACO PASSA SUL CAMPO DEL BASKONIA, COLPO DA PLAYOFF

La partita

Match equilibratissimo alla Fernando Buesa Arena, con gli ospiti che hanno avuto la meglio dei padroni di casa baschi solo negli ultimi 120" di gioco grazie alle giocate strepitose di Elie Okobo (18 con 7/12 dal campo) ed all'energia dirompente di un Chima Moneke devastante in doppia doppia da 14 e 13 rimbalzi.

A partire meglio sono i rosso-blu di Penarroya, che scappano immediatamente sul +7 grazie alle giocate in campo aperto ispirate da un devastante Darius Thompson (6 con 3 assist nel primo quarto) e convertite dal duo Marinkovic-Giedraitis. Il Monaco è ispirato da un Jordan Loyd già ad 8 nel primo quarto e dall'energia di Donta Hall, che ne ha 7 al 10'. Il Baskonia continua a tirare benissimo dal campo (7/10 dall'arco ad un certo punto nel secondo periodo), ma le troppe perse di Thompson e compagni permettono ai monegaschi di rimanere agganciati.

L'energia di Moneke e Diallo rovescia la partita, con un break di 5-14 che porta avanti la squadra di Obradovic al 16'15": continua - di fatto - la rottura offensiva basca, con le percentuali che scendono leggermente e le palle perse che continuano ad essere enorme problema. Ne approfittano i "runner" del Principato, che si involano a canestro con facilità e trovano la capacità di chiudere sul 47-52 il primo tempo. Quota 11 per Hall e Loyd per gli ospiti, 11 di Marinkovic e 7 di Kotsar per coach Penarroya.

Nella ripresa il copione è più o meno lo stesso, il Baskonia stavolta è guidato dal suo doppio faro Thompson-Howard: 12 combinati dai due folletti (con l'ex Brindisi già in doppia doppia dal 27') rimettono 7 punti tra le due squadre a favore dei locali, ma Monaco in 120" produce in tramortente 2-10 impacchettato da Diallo, Okobo e Hall per il nuovo sorpasso del 30', sul 73-74.

Il copione rimarrà tale nell'ultima frazione, con i padroni di casa a rimettere la testa avanti grazie alla produzione offensiva di Howard (10 nel solo ultimo quarto) ed alle invenzioni di Thompson, che tocca quota 20 come il compagno. Monaco si affida ai rimbalzi offensivi ed all'attenzione difensiva per scoperchiare definitivamente il castello basco negli ultimi secondi: ci pensano i 19 combinati del duo Okobo-Moneke a rovesciare la storia e consegnare a coach Obradovic un successo pesantissimo in vista del rush finale.

ELIE OKOBO IN AZIONE: DETERMINANTE NEL BREAK FINALE DEI MONEGASCHI

L'energia di Moneke esplode in Euroleague

Energia, classe, talento, qualità, senso di squadra. Il Monaco espugna la Buesa Arena e costringe allo stop interno il Baskonia, reduce da due vittorie tanto belle quanto pesanti contro due connazionali come Valencia e Real Madrid. I monegaschi giocano un ultimo quarto regale da 20-28 e conquistano il successo 18 in Euroleague, portandosi così al terzo posto in classifica a pari punti con il Barcellona.

Nella sfida giocata in terra basca esplode l'energia debordante di Chima Moneke, autore di una doppia doppia da 14 e 13 rimbalzi: al 30' il lungo ex Manresa era a quota 6 punti e 7 rimbalzi. Un impatto importante già prima dell'ultima frazione, deflagrato definitivamente nei momenti topici dell'incontro tra punti e rimbalzi (8+6 negli ultimi 10'). L'ex giocatore del campionato spagnolo ha fatto il vuoto sotto le plance, stravincendo il duello con Costello ed Enoch (5 punti in 2, con l'ex Avellino che ha scritto virgola) e permettendo ai suoi di controllare i rimbalzi.

Proprio le carambole catturate dalla squadra di Obradovic sono fattore determinante nei momenti importanti del match: al 40' saranno ben 12 in più (25-37), con 17 palloni vaganti offensivi finiti in mano ad Okobo e compagni. Una differenza di atletismo che ha pagato a carissimo prezzo il Baskonia, finito per incartarsi nella ragnatela del Principato nell'ultimo quarto.

A mettere l'ombrellino nel long drink per la squadra di coach Obradovic ci ha pensato il talento sconfinato ed innato di Elie Okobo: in ombra fino al 30', il francese ha sparato 11 punti sui 28 di squadra nella ripresa, andando - di fatto - a realizzare tutti i canestri pesanti negli ultimi 120", ossia nel cosiddetto crunch time. Glaciale ed infallibile in assenza di James, Okobo guida il roca team al successo esterno.

Nel dato complessivo i bianco-rossi tirano 17 volte in più dal campo del team basco, perdono 8 palloni in meno (17 a 9) e ne recuperano 7: questi i due dati principali del colpo esterno del team del Principato, con Thompson e compagni che hanno concesso davvero troppi punti facili in transizione agli ospiti oltre a seconde occasioni rivelatesi fatali. 5 uomini in doppia cifra con l'ottimo impatto di Loyd, Diallo ed Hall per mantenere in equilibrio il match, salvo poi lasciare il proscenio ad Okobo e Moneke, dominanti nel momento caldissimo.

MONEKE STRATTONATO DA COSTELLO, GRANDE IMPATTO PER L'EX MANRESA

Palle perse, rimbalzi e Costello azzerato, così cade il Baskonia

Sconfitta che brucia e che fa male per il Baskonia nel match interno del round 28 di Euroleague: il team di Penarroya ha avuto il controllo del match per buona parte del primo tempo grazie a delle percentuali dal campo a tratti fantascientifiche ed ad una pulizia di gioco invidiabile, fatta di transizioni velocissime a pallone recuperato da rimbalzo o da possesso perso monegasco, come dimostra il bellissimo passaggio ad una mano dal palleggio schiacciato a terra di Thompson, che taglia in due diagonalmente il campo e permette al compagno la facile inchiodata.

Nel momento importante ed in cui i baschi dovevano creare il solco, però, arrivano gli scricchiolii di una partita che poi finirà per precipitare del tutto nel finale: le troppe palle perse permettono al Monaco di restare ben ancorato alla partita ed - anzi - di mettere la testa avanti. Tira meglio la squadra di Penarroya, che poi si incarta sulle 5 perse di Thompson e regala campo e punti alla squadra di Obradovic, che di certo non ha bisogno di questi favori.

La partita è presa in mano da Howard e Thompson nella ripresa con tanti canestri che fanno presagire l'inizio della polveriera basca, ma in realtà si riveleranno essere gli ultimi botti di un match che nasce bene e finisce sotto cattiva stella. La cattiva stella è quella dei rimbalzi e delle seconde chance concesse a Moneke e compagni, tra atletismo dirompente e grande attenzione ai palloni vaganti.

Costello non è quello visto al Wizink, è anestetizzato, narcotizzato dall'atletismo bianco-rosso e chiude mestamente a 0, Hommes si accende e si spegne troppo in fretta nel secondo tempo vittima di problemi di falli ed ecco che i colpi di Thompson ed Howard diventano solo il lato buono di una medaglia che al 40' cadrà sul parquet dal lato sbagliato per la squadra di Penarroya, quello di una coperta corta e di limiti nascosti dalle giocate dei due fuoriclasse.

17 tiri dal campo in meno presi si spiegano con le palle perse (17-9) e soprattutto con una netta differenza a rimbalzo (37-25 per gli ospiti) che rovescia del tutto il match negli ultimi 120" grazie ai cesti da fenomeno di Okobo: l'esterno francese è incontenibile ed indirizza la partita verso Monaco ed il Principato, sfruttando le tante imprecisioni basche negli 1 vs 1 difensivi. Partita a sprazzi del Baskonia, che alla fine paga in atletismo ed una difesa davvero tenera nei duelli singolari.

MARINKOVIC ATTACCA, BUONA PROVA DEL #9 DEL BASKONIA

Foto credit: Euroleague, Baskonia e Monaco

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