Continua il volo della Virtus in LBA: a cadere stavolta è la Reyer, che pur costruendo buone trame non converte praticamente mai a canestro con continuità, se non in un ultimo quarto molto somigliante ad un puro e pieno garbage time. Con questo successo i bianco-neri proseguono la striscia e danno segnali positivi dopo il dominio di Berlino, mentre gli oro-granata sono al secondo stop consecutivo in campionato.

V-Nere che arrivano senza Camara, Shengelia, Ojeleye e Cordinier oltre che con un doppio turno di Eurolega giocato, lagunari ancora senza Spissu: un match che poteva anche essere visto come equilibrato considerando questi fattori, ma che ha avuto poca storia praticamente sin dall'inizio. La squadra di Scariolo tocca diverse volte i 18/20 punti di vantaggio nella ripresa, quella di Spahija non è mai stata capace di riportare in parità un incontro che è stato sempre in mano agli ospiti. 68-83 il finale

IL FINALE DEL TALIERCIO, LA VIRTUS CONTROLLA AGILMENTE LA REYER

La partita

Parte fortissimo la Virtus, che nel giro di 29" mette subito in chiaro le cose: due triple di Teodosic e Mannion danno il benvenuto nel match ad una Reyer distratta dietro ed imprecisa davanti. Moraschini e Watt in sede di inizio match provano a dare la scossa, ma ancora Mannion ben coadiuvato da Lundberg e Belinelli dà il là al primo vantaggio cospicuo sul 12-24 del 10'. Prova a reagire Venezia costruendo buone trame, ma non segna praticamente mai e - così - Bologna ha vita facile spaccando il match sul +18 del 6'30". Solo due triple di Willis e Granger danno ossigeno ai locali.

Nella ripresa parte aggressiva la squadra di Spahija, che impatta bene difensivamente costringendo i bianco-neri a tiri forzati e palle perse: Parks e Willis trovano il -8, lo stesso ex Napoli dopo un furto di Granger lascia sul ferro il possibile -5 in transizione ed è la svolta del match. Teodosic da lontano ed un devastante Mannion affondano gli oro-granata: 6-20 di break e partita totalmente in ghiaccio, con l'azzurro capace di metterne 13 in 5'. Prova a riprendere ritmo e coraggio la squadra di casa, ma c'è pochissima precisione ed il match sfila via.

Nell'ultimo quarto Virtus un po' rilassata in difesa, la Reyer cerca di riaprire un match già archiviato e si riporta sul -12 a 6' dal termine con palla in mano grazie a Bramos, Ray e Brooks, ma ci pensa sempre Nico Mannion a scacciare i fantasmi e mandare i titoli di coda ad un match che è stato sempre in controllo dei ragazzi di Scariolo, bravi a portare 4 giocatori in doppia cifra. Negli ultimi secondi c'è spazio per gli ultimi punti reyerini segnati da Granger: finisce 68-83.

JAITEH SCHIACCIA: OTTIMA PROVA DEL FRANCESE

Mannion da record in LBA, la Virtus gioca con testa e carattere

Una partita controllata sempre. La Virtus esce dal Taliercio con due punti, tanto morale e destando ottime impressioni in ottica futura: l'impatto sul match dei ragazzi di Scariolo è da squadra navigata e decisa a mettere tutto in discesa molto presto tra difesa rocciosa ed attacco chirurgico. La prima chiave del match è proprio questa, ossia la capacità disarmante dei bianco-neri di indirizzare la partita dalle proprie parti senza apparenti difficoltà.

Bravo coach Scariolo a togliere il pick and roll centrale alla Reyer, che pure crea buoni tiri con i suoi esterni: le percentuali da fuori ed una difesa del ferro importante da parte di Belinelli e compagni fanno tutta la differenza del mondo. Al 10' il 45% dall'arco degli ospiti è dato che fa la differenza, soprattutto considerando il disastroso 0/ dei locali. 9/28 e 15/33 le percentuali dal campo delle due squadre all'intervallo: una differenza evidente in un match che tra rimbalzi, assist e palle perse è anche equilibrato.

A lungo andare la differenza la faranno le percentuali forzate ad una Venezia spuntata e la capacità di Bologna di trovare diversi interpreti per staccare il biglietto del successo al Taliercio: l'unica costante è probabilmente data da un Mannion devastante, ma l'impatto iniziale di Teodosic prima e Lundberg poi scrive la doppia cifra di margine. Nel secondo periodo tocca a Belinelli e Jaiteh imporre il proprio marchio sulla partita tenendo il +12.

In un terzo quarto partito non bene è la stella di Mannion a brillare: 15 dell'azzurro, 5 di Jaiteh e 3 di Teodosic stendono definitivamente la squadra di Spahija, che non ha le chiavi di volta per cambiare inerzia. Continua a costruire ottimi tiri la squadra di Scariolo, difendendo benissimo ed imbrigliando alla perfezione le principali bocche da fuoco degli oro-granata: sarà il grande equilibrio tra difesa ed attacco a chiudere i conti.

Grande condivisione dei momenti e giusta durezza difensiva non danno alcuna chance di risalita alla squadra di casa: tanti segnali positivi a partire da Mannion ed un Jaiteh convinto e roccioso, unica nota davvero stonata l'infortunio alla schiena occorso ad Alessandro Pajola nel corso del secondo periodo. In tutto ciò c'è la notte da record di Nico Mannion, che ne mette 27 con 8/9 dal campo in 24', con 5 assist e 5 falli subiti oltre ad un 33 di PIR: dominante.

BELINELLI AL TIRO, OTTIMO PRIMO TEMPO DEL CAPITANO BIANCO-NERO

La Reyer del... 68: il disastro parte dall'attacco

Si può chiamare Reyer del 68? Sì. Per la seconda volta in stagione gli oro-granata realizzano 68 punti contro la Virtus ed escono travolti da una squadra bianco-nera semplicemente più squadra, più forte e soprattutto più cinica. La squadra di Spahija non ha un buon impatto sul match e questo crea tensione: il tiro da fuori non entra mai, il pick and roll centrale è ottimamente cancellato dalla difesa di Scariolo ed ecco che così gli assalti degli esterni vengono tutti contenuti con maggior facilità.

Dall'altra parte Bramos e compagni fanno una fatica immonda a contenere le folate degli esterni bianco-neri: Mannion, Teodosic, Lundberg e Belinelli fanno letteralmente il bello e cattivo tempo con attacchi molto ben bilanciati tra tiri da lontano ed assalti al ferro, tutti resi facili da rotazioni difensive sbagliate ed una pressione sul pallone abbastanza timida. Nel momento migliore al 21' la fase difensiva di un Granger negativissimo è terra di conquista per il Red Mamba: 13 in 5' e tanti saluti all'uruguagio ed alla squadra lagunare, che cercava di rientrare.

Una difesa che non si può certo definire di alto livello quella messa in piedi dagli oro-granata: l'attenuante dell'affrontare una squadra più forte, fisica, completa e preparata è naturalmente da evidenziare, ma dall'altra parte se non si fa un passo in più nelle difficoltà si esce con punteggi pesanti.

Molto bravo Scariolo a togliere i riferimenti offensivi a Venezia, a partire da Watt (nella ripresa) e Granger, non sufficiente per scelte in attacco e presenza difensiva; ma la sensazione che lascia la sfida di oggi è che a questa Reyer manchino certezze granitiche cui poggiarsi nelle difficoltà. L'impatto buono di Willis, Parks e Brooks non basta, la partita è già ampiamente compromessa. Di certo fa riflettere il fatto che il 90% degli esterni faccia la differenza contro i lagunari: Robinson settimana scorsa, Mannion oggi, che sia attitudine da cambiare o limiti oggettivi è difficile da dire.

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WATT CON UN JUMPER: BUON PRIMO TEMPO DEL #50

Foto credit: Reyer e Virtus

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