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Turno 12 di LBA con un big match, una classica degli ultimi 5-6 anni: la Reyer ospita Sassari in una sfida che sa tanto di spareggio per un posto nelle F8 di Coppa Italia. Momento positivo - finalmente - in campionato per gli oro-granata, che sono reduci da due successi consecutivi con Brescia e Reggio, dopo 2 overtime; stessa cosa per i sardi che hanno espugnato Tortona e battuto Napoli in casa.

Una partita con le due squadre separate da due punti in classifica e con qualche giocatore in dubbio: per Venezia c'è il solito dubbio legato a Bramos, per i sardi doppio dubbio con Treier e Gentile a rischio. Tanti i duelli individuali da tenere d'occhio, senza dimenticare la prima da grande ex per Spissu, che proverà a regalare un dispiacere natalizio alla Dinamo.

Alla fine va nei 12 ed è recuperato capitan Bramos, mentre sono out Brooks e Moraschini. Nei sardi sono indisponibili i sopra citati Gentile e Treier: il primo è influenzato, il secondo è alle prese con un infortunio alla schiena rimediato a Tortona due settimane fa. Pubblico delle grandi occasioni al Taliercio per la grande classica tra Reyer e Sassari

TRE IN FILA PER LA REYER IN LBA

La sfida del Taliercio è molto equilibrata per venti minuti con la Reyer che gioca un'ottima parte centrale di primo quarto prima di incassare un break di 7-18 che porta avanti la Dinamo sul 23-30 al 13'. Un momento di svolta del match con Sassari che trova punti da tutti e Venezia che pare un po' fermarsi, ma è Freeman a riaccendere il motore lagunare insieme al rientro in campo di Willis. All'intervallo il punteggio è 39-39.

Nei secondi 20' la Reyer sistema la difesa, perde meno palloni e vola in doppia cifra di vantaggio grazie a Granger e Parks, ma Sassari dimostra tigna, cuore ed energia: Robinson, Kruslin e Bendzius riscrivono un -4 che è solo momentaneo prima della nuova e decisiva spallata. Nel finale Watt chiude la sfida e regala due punti preziosi a Venezia sul finale di 86-76.

Dominio a rimbalzo, palle perse e fattore P

La Reyer ferma la corsa di Sassari e si prende due punti pesantissimi nella corsa alle final eight di Coppa Italia al termine di una partita comunque molto ben giocata dagli oro-granata e dominata sotto l'aspetto dell'energia e della presenza a rimbalzo, con un 44-24 che non ammette repliche e regala nuovi possessi alla squadra di De Raffaele. Alla fine i sardi tirano solo una volta in meno dal campo grazie ai troppi palloni regalati da Venezia, ma è dato fine a sé stesso.

Sotto i due tabelloni gli oro-granata hanno trovato ben 20 rimbalzi in più, dei 44 totali ben 15 sono arrivati nella metà campo offensiva: Willis e Parks hanno fatto il vuoto con 10 carambole a testa, Watt ne ha sommate 7 ed il giochino è presto fatto grazie anche ai 4 di Spissu. Un aiuto decisivo quello dei piccoli nella lotta a rimbalzo, i viaggianti che hanno il solo Bendzius con più di 5 rimbalzi.

La lotta a rimbalzo con enorme energia ha garantito a Venezia una transizione offensiva importante e di alto livello in certi frangenti, con Parks e la reattività di Watt e Willis a garantire solidità. Granger e Spissu hanno guidato al meglio le transizioni trovando assist e punti, oltre ad un flusso offensivo più importante rispetto al recente passato.

Le troppe palle perse (18) hanno permesso alla Dinamo di restare in partita nonostante la grande differenza a rimbalzo: i possessi regalati non forzati sono un dato che va assolutamente limato nel prossimo futuro.

La squadra lagunare ha avuto - però - un fattore decisivo nei 40', il fattore P: Jordan Parks è uno dei migliori in campo tra rimbalzi, punti, energia, aggressività e presenza sulle due metà campo. Determinante.

WATT SCHIACCIA, GRAN PROVA DEL #50 DELLA REYER

Granger e Spissu, leadership per la rimonta in LBA

Benzina nel motore. Granger+Spissu hanno messo tanta energia ed hanno regalato benzina in un motore lagunare che in LBA era tendenzialmente poco pieno. La coppia di play ha regalato grande imprevedibilità, con gli oro-granata che da quando giocano con il doppio play sono molto più imprevedibili e pericolosi nella fase offensiva: l'azzurro e l'uruguagio sono intercambiabili e giocano di fatto da play e da guardia entrambi, a seconda delle situazioni.

La svolta è arrivata con loro due in campo: l'ex della sfida ha segnato 13 punti con 6 assist e 4 rimbalzi e tanta leadership, l'ex Baskonia nell'ultimo mese ha alzato il livello prestazionale e si vede, dalla scelta dei tiri alla pulizia e continuità con cui mette in ritmo i compagni.

Un passaggio del numero #11 è la vera immagine offensiva di una Reyer che con i due play in campo è più imprevedibile, equilibrata offensivamente e talentuosa nel quintetto: il servizio tra le gambe schiacciato a terra è libidine per gli amanti della pallacanestro, con Tessitori che ha convertito 2 punti agevolmente.

Nella sfida di stasera 28 punti combinati, leadership e tanta qualità: Venezia sembra aver trovato la formula magica per una risalita che ora inizia ad essere più che possibile.

LEADERSHIP, TALENTO: SPISSU HA IN MANO VENEZIA

Sassari corta ma viva, Bramos regala equilibrio

Si è presentata corta al Taliercio con le assenze di Treier e Gentile, ma ha lottato finché le energie sono rimaste presenti nel serbatoio. Sassari ha poco o nulla da recriminare, al netto delle forti dichiarazioni di Bucchi e Sardara in un infuocato post match contro una Reyer più profonda e fisica.

I sardi hanno mostrato carattere e cuore, ma le prove disastrose di Jones e Stephens hanno impedito alla squadra isolana di lottare per 40' contro una squadra che ha ritrovato Bramos. I bianco-blu hanno messo sul parquet per vari minuti giocatori che tendenzialmente il campo lo vedono molto poco come Chessa, Gandini e Devecchi pagando dazio, ma hanno risposto con cuore ed attributi nei momenti topici, pur con una lucidità scarseggiante.

La prova di Dowe è sicuramente la più solida, mentre su Bendzius è stato fondamentale il lavoro di Willis e Parks, con il lituano che è stato meno presente e devastante di altre volte.

In casa oro-granata il rientro di Bramos ha dato solidità, stabilità, qualità e grande equilibrio: il greco pur non offrendo una prova importante al tiro ha fatto tante piccole cose davvero utili come recuperi, falli subiti in difesa e grandi situazioni di 1 vs 1 dove ha costretto l'avversario a tiri forzati. Un recupero fondamentale, in attesa che la condizione cresca.

BRAMOS AL TIRO, RIENTRO IMPORTANTE PER LA REYER
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