Un bel Partizan batte il Maccabi senza troppi problemi
Prova solida dei ragazzi di Obradović che spaccano subito la partita e la controllano senza grossi problemi
L'anno nuovo si apre con una vittoria per il Partizan, che conferma la buona prova vista nello scorso turno contro il Fenerbahçe. Il Maccabi in crisi trova la sesta sconfitta nelle ultime sette partite.
Primo quarto impressionante e partita indirizzata
Bastano i primi 10' di gioco ai serbi per indirizzare la partita; il Partizan gioca forse il miglior primo quarto della sua stagione, la difesa imbriglia subito il pick and roll tra Blatt o Jokubaitis e Sorkin, forza nove palle perse nel primo tempo e in attacco trova le mani calde di Brandon Davies e Sterling Brown. Il primo quarto si chiude 27-12, il Maccabi reagisce grazie alle triple di DiBartolomeo che riporta i suoi sul -9, ma che nulla può per frenare il nuovo allungo serbo, all'intervallo è 48-32.
Nel terzo quarto gli ospiti arrivano a -8, timeout Obradović e controreazione serba guidata da Sterling Brown, mvp del match con 21 punti. A supporto dell'ex Alba Berlino salgono in cattedra anche Washington e Ntilikina che regalano il massimo vantaggio della partita sulla sirena del terzo quarto, +23 e partita finita con un quarto d'anticipo alla Štark Arena.
Alla sirena finale è 98-75 per il Partizan, che trova la seconda vittoria di fila tra le mura amiche e prova a rilanciarsi in classifica. Ad attendere Obradović ci sono ora tre trasferte impegnative contro il Panathīnaïkos, l'Asvel e l'Olimpia Milano.
Maccabi: una crisi che pare infinita
Sesta sconfitta nelle ultime sette, un fattore campo inesistente per ovvi motivi, un roster mai totalmente al completo, una riduzione netta del budget e un netto ritocco degli obiettivi stagionali.
Un anno fa parlavamo di un quintetto con Lorenzo Brown, Wade Baldwin, Bonzie Colson, Antonius Cleveland e Josh Nebo. Una squadra fisica, atletica e divertente, capace di forzare gara 5 a OAKA senza Baldwin, chissà come sarebbe finita…? Ma tutto ciò oggi pare un lontano ricordo a distanza di soli otto mesi.
La situazione cestistica, societaria e politica del Maccabi è senza dubbio tra le più difficili del basket europeo, ma una società storica dai tifosi così caldi merita al più presto risposte concrete.