Ventitré ai trentini, l'Olimpia schiaccia Trento
L'Olimpia approda in semifinale grazie a un parziale netto nei quarti centrali
L'Olimpia schiaccia gli uomini di Galbiati infliggendo un colpo mortale alla gara già a partire dal finire del secondo quarto. Passa ora in semifinale, dove incontrerà Venezia.
I trentini andarono a Torino, erano solo in dodici, ma ne subirono ventitré (80-57). L'Olimpia vinse, senza bisogno di andare a Trento, e conquistò le semifinali di queste Final Eight di Torino.
Difesa e brillantezza
La gara non si caratterizza per attacchi elettrizzanti ed esecuzioni brillanti, ma per le manovre incerte e traballanti di Trento e il pragmatismo applicato dell'Olimpia.
Sin dalle prime battute non si vola con i punteggi, ma Milano è capace di utilizzare Melli come grimaldello, lo cavalca e comincia a mettere punti a canestro. Trento è lì, ma fatica a trovare brillantezza e trova grandi difficoltà a fare i conti con la fisicità difensiva biancorossa.
Un paio di guizzanti triple di Alviti non mettono in discussione la situazione, l'Olimpia prosegue a tenere il vantaggio inizialmente solo con un efficace cortomusismo.
Per lunga parte il secondo quarto è una sequela di ferri scheggiati e di attacchi di scarso successo, che favorisce il lento fluire di Milano. L'Olimpia annulla una Trento che appare senza risposte e aggiunge piccoli mattoncini al punteggio.
21-0
La storia della partita in tre semplici cifre. La deriva definitiva della gara scaturisce proprio in questo momento di grigia deriva biancorossa, che diventa scoppiettante quando Shields e Hall infliggono alla squadra di Galbiati un paio di fendenti feroci.
L'Olimpia cavalca le palle rubate, assalta le timide membra trentine con aggressività e si prende con forza il canestro. Trento non segna per 10' filati, scaraventando la gara nella spazzatura, insieme alle sue insicurezze, molto prima del tempo dovuto.
I bianconeri giocano al largo dell'area, con pochissimo ardore tecnico e caratteriale, limitandosi a un tiro da fuori che dà poche risposte. L'Olimpia divora la partita e, quando sull'involata di Hall in transizione, l'americano detona sopra il ferro in alley-oop su suggerimento di Shields, mette una lapide spettacolare sulla gara.
Seguono 15' di garbage time che rattristano Trento e consentono all'Olimpia un minutaggio di scarico, molto utile in una competizione di gare ravvicinate come la Coppa Italia.
I protagonisti
L'Aquila Trento ha pochissimo da salvare, contro un avversario decisamente più forte che è stato capace di imporre un tipo di partita e una personalità che hanno cancellato ogni razionale speranza di competizione.
L'unico giocatore in doppia cifra tra i ragazzi di Galbiati è Prentiss Hubb, con 12 punti e 4 assist, mentre l'unico atleta con un plus/minus positivo è addirittura il 19enne Niang, in campo per 10' nel garbage time. Ma la vera protagonista in negativo per Trento è una transizione difensiva imbarazzante per larghi tratti di gara, quelli decisivi.
Di contro, l'Olimpia è molto brava a sfruttare la conversione di un'ottima difesa in attacco e un contropiede pragmatico. Trova protagonisti molto diffusi: a parte Bortolani un po' impreciso, tutti i biancorossi sono andati a segno.
In doppia cifra è andato Shields, 14 punti, vero capobranco, e Voigtmann, anche lui 14 punti, molto bravo a muoversi in campo e a capitalizzare le occasioni di gioco create da un'Olimpia fiduciosa in sè stessa. Si aggiungono buoni contributi da Hall, Napier, Melli e Ricci, mentre si evidenzia un Mirotic un po' marginale, che non ha neanche bisogno di entrare in azione.
Milano gioca una partita che non aveva bisogno di individualità e grandi protagonisti, ma di collettivo e di applicazione. E sgretola il primo avversario della settimana di Torino.
Photo credit: Olimpia Milano Facebook