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Brynton Lemar in azione
Brynton Lemar guida Lubiana contro la Reyer

Prestazione non buona per la Reyer che perde con merito in casa contro Lubiana: pesante passo indietro degli oro-granata dopo il tris di successi che li aveva rimessi in corsa per i playoff di Eurocup, il Taliercio si conferma stregato.

Dopo tre successi in fila si arena la Reyer contro Lubiana in un Taliercio che si conferma stregato per la formazione di coach Spahija: non arriva il poker complice la troppa confusione messa in campo dagli esterni oro-granata, in una serata dove a parte il duo Parks-Kabengele arriva davvero ben poco altro da salvare. Finisce 75-80 tra le mura amiche, con Venezia che esce sconfitta ad una settimana dalla prova comunque buona di Salonicco e finisce per perdere punti dalla zona playoff.

Sono 4 i giocatori in doppia cifra per una Reyer che fa tanta, troppa fatica per mettere in campo una prestazione solida e qualitativa: dietro a Parks e Kabengele che chiudono con 20 punti a testa c'è il duo McGruder-Wiltjer con 10 punti ciascuno. Solo due in doppia cifra per Lubiana, trascinata dai 23 di un devastante Lemar; 10 - invece - per Stipanovic. 4 giocatori a quota 7 ed uno a quota 9 in aggiunta per gli sloveni, più profondi e qualitativi almeno stasera.

La Reyer perde in casa con Lubiana
Ko pesante in casa per la Reyer

Reyer, poca qualità ed un avvio ancora deficitario

La partita contro Sassari non ha insegnato nulla, forse: stasera la Reyer ha fatto il più classico dei copia/incolla contro una squadra solida come Lubiana e si è avuto lo stesso esito di domenica, con un ko che pesa non solo sulla classifica ma anche - tanto - sul morale. L'avvio modesto degli oro-granata per attenzione, qualità ed energia ha un peso enorme sulla partita: il primo vantaggio arriva dopo circa 25' e dura davvero pochissimo, dopo una rincorsa estenuante e fatta di resistenza alle spallate slovene. Per conquistare il successo in partite complicate come questa serve maggior impatto sin dal primo possesso ed un'energia differente, oltre ad un'attenzione particolare alla gestione dei possessi: l'aver un solo trattatore di palla come è Tyler Ennis è un problema non di poco conto, ma non può essere usato interamente da “scusante” per aver prodotto ben 21 palle perse: occorre alzare il livello in queste situazioni di difficoltà perenne come è - appunto - il roster degli oro-granata. L'impatto disastroso sul match di un pilastro come Simms (0 punti con 0/6 al tiro, 1 palla persa e -6 di valutazione) è l'immagine emblematica di una partita davvero opaca. La condizione fisica precaria di diversi giocatori (Casarin, McGruder, Tessitori), l'assenza di Moretti e Fernandez ed il sovraminutaggio di giocatori cardinali come Ennis (3 punti in 22' in una partita priva di spunti) ha certamente portato ad una qualità di gioco andata scemando negli ultimi giorni, ma l'impressione vera è che a questa squadra manchino un paio di giocatori cruciali come un secondo trattatore di palla ed un esterno capace di creare pericolosità anche dal perimetro, cosa fondamentale nel basket di oggi. Per colmare queste lacune - però - occorrerà intervenire sul mercato, perché sono assenze che perdurano da tempo. Intanto - però - suona l'allarme in casa Reyer: infortuni, qualità non eccelsa di gioco ed - oggi - tanta confusione con quelle 21 perse a pesare come macigni pesano tantissimo. Occorre svoltare, alla svelta.

Da salvare in una serata opaca come quella di oggi, fatta di difficoltà, resistenza, rimonta e nuove difficoltà ci sono le prove del solito Mfiondu Kabengele e di un Jordan Parks che si conferma giocatore determinante per gli equilibri della Reyer: 20 punti a testa ed una doppia doppia con 10 rimbalzi per l'ala ex Napoli. 40 punti complessivi su 75 non bastano per vincere: è mancato il contorno, per poco impatto di alcuni (Simms su tutti) o per condizione fisica precaria di alcuni interpreti come McGruder ed Ennis.

Casarin a terra rialzato dai compagni
La Reyer cade ancora in casa

Aggressività ed energia, così la vince Lubiana

La vera chiave del match per il successo di Lubiana è molto semplice: la pressione sulla palla portata dai giocatori sloveni per non permettere ad Ennis di entrare nel match, costringendolo a restarne ai margini. La presenza di un solo vero trattatore di palla in casa Reyer fa tutta la differenza del mondo, con i giocatori oggi in verde che hanno potuto mettere in crisi gli altri esterni incaricati di portar su palla come Casarin e Wheatle. Sono arrivate ben 3 palle perse sanguinose e banalissime a metà campo per l'aggressività messa giù sul parquet da giocatori efficaci come Lemar, Stewart, Jones (4 recuperi per lui) e l'ex Treviso Nikolic: la vera chiave di volta sta qui, con i ben 13 recuperi da parte degli ospiti. Una lettura di partita praticamente perfetta di coach Zvezdan Mitrovic, che ha deciso di aggredire la partita ed i portatori di palla oro-granata quando ha capito che Moretti non avrebbe giocato: scaltrezza, lucidità e scelte vincenti, corroborate dal dominio di un giocatore qualitativamente ottimo come Lemar (23 punti con 9/12 al tiro) e dalla solidità di un DJ Stewart capace di piazzare pure l'highlights di serata.

DJ Stewart contro la difesa
DJ Stewart in azione
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