Milano sconfigge fantasmi e Virtus. L'Olimpia vince il derby di Halloween
Milano supera la Virtus in un derby specchio delle attuali difficoltà delle squadre. L'Olimpia è più continua e reagisce al ritorno bolognese.
Ad Assago finisce 99-90 in favore dei padroni di casa.
Se Bologna piange, Milano non ride
L'Olimpia Milano non recupera coach Messina, la Virtus l'intera cabina di regia, Hackett e Pajola, ma vede Zizic a referto che vista la penuria nel settore lunghi dei milanesi, può esser una buona notizia (non lo sarà viste le precarie condizioni del croato).
L'inizio certifica la tensione e il periodo decisamente tentennante delle due. Milano prova a cavalcare più il pick and roll con Nebo, e in generale esce meglio dai blocchi di partenza, con più energia. La Virtus si affida troppo alle Iso di Clyburn che non parte esattamente lanciato, e continuerà peggio.
Anche Caruso dà grande impatto, voglia e produzione, e quando anche Tonut entra e trova una grande serata di tiro, Milano va in fuga. La Virtus non reagisce. Sembra al tappeto quando manca ancora troppo. Belinelli tiene a galla i suoi e proprio nel momento in cui Milano tocca il massimo vantaggio sul +17 (40-23) ecco che l'Olimpia stessa, da un calcio al secchio del latte appena munto.
Controparziale di 8-0 e gli ospiti chiudono sotto di 9 lunghezze. Un vero affare sì per la squadra di Banchi, ma forse la miglior dimostrazione dello stato delle due contendenti.
Derby sull'altalena
Un terzo quarto che riconcilia almeno con la sete di vittoria di Milano e Bologna. La Virtus concentra tutta l'intensità, latitante nei primi 20' nello start della ripresa. 14-3 e arriva addirittura il primo vantaggio sul 45-46. I fantasmi delle rimonte passate aleggiano intorno ad Assago, ma l'Olimpia, questa volta, regge il ritorno virtussino. Ne giova la partita, migliora la qualità, la tensione agonistica, tipica di un derby, emerge, e anche il Forum entra in partita.
E in questo scenario, si esaltano i grandi giocatori. Shengeila (25 punti) torna il Toko annata 23/24, faro e riferimento dell'attacco delle V nere. Belinelli scollina quota 20 (21, 5/8 dall'arco). La Virtus trova i suoi leader, e regala una reazione e un finale punto a punto. Ma con un Clyburn assente non giustificato, calano le energie e anche le chances di vittoria.
Lato Milano, parallelamente, Leday (19 con 29 di valutazione) e Causeur (18 con 6 rimbalzi) chirurgici e continui tra punti e leadership e Mirotic (21+13 rimbalzi) che era mancato in quel di Vitoria nel finale, si riscatta segnando canestri importanti e dominando anche a rimbalzo (40-25 per Milano, 15-3 gli offensivi) nei momenti importanti.
Milano vince, con la difesa del primo tempo, con il carattere e con i suoi leader tecnici, nel secondo. Non è tutto oro quel che luccica ovviamente, ma un bel segnale anche da chi non ha sempre convinto all'interno della stessa partita (vedi Dimitrijevic) ma che con una maggiore serenità sembra poter avviarsi a trovare il suo posto anche in Eurolega.
Virtus di contro, che acuisce una crisi tecnica e di risorse durissima, forse la più dura dal ritorno nella massima competizione. Da tenere la reazione e le prove dei due leader, sperando che Clyburn trovi equilibrio tra quello di Belgrado e quello di stasera.
Ingegno Italiano
Non la partita più memorabile della storia dell'Eurolega. Ma non potrebbe esser altrimenti, dati alla mano, scendendo in campo due delle peggiori squadre della competizione in questo momento. Alti e bassi emotivi, picchi e crolli emotivi, buone giocate ed errori banali che sono purtroppo una costante di questa prima parte di stagione delle nostre due rappresentanti.
Un quadro che potrebbe aprire dissertazioni ben più profonde sullo stato della nostra pallacanestro. Il Forum non ne è la sede stasera e dunque cerchiamo il lato positivo, lo si può trovare in tre generazioni dell'Italbasket.
Belinelli, all'ennesima dimostrazione di che razza di tiratore sia. Fondamentale per tenere viva la Virtus sia nel primo che nel comunque decisivo allungo milanese nel finale. 38 anni e una serata vicina al suo prime .
Tonut, 14 con 4/5 da 3 e un solo errore dal campo, trova fiducia con il primo tiro, e da continuità per tutti i 25 e oltre (più utilizzato) minuti.
Un'altra nota per Caruso, autore di un ottimo primo tempo, con 6 punti in 7' minuti, e tante giocate importanti. Forse anche poco visto il buon impatto, ma un'altra conferma dopo Vitoria. Magari per ritagliarsi minuti anche oltre l'emergenza.
photocredit: Olimpia Milano X