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Settimana cruciale per i playoff di Eurolega, con tutte le serie che riveleranno se non il verdetto finale, almeno la natura dello scontro tra le contendenti. A Istanbul, sponda Fenerbahce, arriva il Monaco con un unico obiettivo, far si che la partita di venerdì scorso non sia stata l'ultima della massima competizione europea nel Principato per questa stagione.

Cortesie per gli ospiti, partiamo dal Monaco. Due inizi arrembanti, due sviluppi non allo stesso livello, con l'ultimo quarto di gara2 a sparigliare due situazioni quasi a specchio, che lasciano molti rimpianti al Fener, più che ai monegaschi.

L'attesa sfida tra Wilbekin e James non sembra decollare, in ragione di un James un po' sotto al par (prima volta sotto la doppia cifra venerdì scorso). I numeri non sono catastrofici, tutt'altro, seppure i 12 di media (su un campione irrilevante di due partite) son ben sotto gli oltre 18 garantiti in regular season. Eppure la sensazione è che non sia lo stesso Mike James che tante volte quest'anno aveva ammutolito gli scettici riguardo le sue capacità di leadership tecnica ed emotiva in una squadra di alto livello. Insomma servirà e ci attendiamo almeno una partita esplosiva di MJ all'Ulker Arena.

Di sicuro un Loyd decisivo, eredità di gara2, sarà premessa necessaria, la verve di Okobo e anche l'impatto di Motiejunas potrà esser una delle chiavi per i biancorossi. A proposito di impatto, potrebbe esser rilevante quello di un'eventuale assenza di John Brown III, uscito anzitempo venerdì e in game time decision per stasera. La mancanza della sua elettricità in un'ambiente caldo come Istanbul potrebbe creare problemi ben oltre la sua indiscussa leadership difensiva.

Al netto dei singoli, il Monaco ha bisogno di gestire al meglio gli attacchi, trattare al meglio il pallone come spesso fatto in regular season, per non esporsi all'attacco in transizione del Fener. Pur nella vittoriosa gara2 ben 6 palloni persi nel terzo periodo (dei 13 totali, su una media di 10) avevano dato linfa al parziale ospite (fino ad un preoccupante -9).

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La cornice può valere almeno quanto la tela, almeno se si parla dell'Ulker Arena, sold out per entrambi i match. L'attesa è altissima e la vittoria in gara1 ha alimentato le speranze e le ambizioni direzione Berlino. Il quintetto "piccolo" è una scelta che sta dando frutti molto dolci e potrebbe esser ancora una volta una soluzione a lungo cavalcabile, se oltre a Motley (ancora in game time decision) dovesse mancare anche Sanli.

Maggiore ottimismo intorno al lungo ex Baylor e Kuban, che potrebbe rivelarsi pedina fondamentale contro la fisicità di Motiejunas, ma anche come unico vero lungo attorniato dalla pletora di "esterni" pericolosi. Con dinamismo e verticalità al ferro, Motley potrebbe esser un altro spiffero che la coperta della difesa Monaco dovrà cercare di coprire, correndo il rischio di esporsi alle minacce perimetrali, Dorsey e Wilbekin su tutti (6 triple a testa in gara2)

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Il tiro da 3 sarà ancora una chiave per il Fener. Gara2 ha visto innalzare il numero di tentativi e mantenere delle ottime percentuali, ma non è stato sufficiente per portare a casa uno 0-2 che sembrava esser a portata di mano. Ritrovare volume e qualità nel tiro dalla distanza, potrebbe aver esito diverso davanti al pubblico amico.

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Non è tempo di rimpianti, ma siam sicuri, in una serie tra le più equilibrate e affascinanti, che non mancherà lo spettacolo in questa settimana nella capitale turca sulla via per Berlino.

photocredit: Fenerbahce Beko X

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