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Ngouama schiaccia di potenza
Ngouama vola sopra al ferro

Non basta alla Reyer una partita giocata con testa, carattere, cuore e qualità sul campo della corazzata Gran Canaria per vincere: le giocate difensive ed offensive di Brussino e Pelos decidono gli ultimi 180 secondi, eliminando gli oro-granata dall'Eurocup in una serata dove non avevano demeritato in nessuna fase.

Alla fine la vince Gran Canaria, forse più per demeriti della Reyer che per meriti propri. La formazione canarina sfrutta le disattenzioni offensive degli oro-granata, che perdono letteralmente il filo del discorso ed il ritmo, andando a perdere qualche possesso di troppo in maniera anche banale: un grande peccato, visto che la squadra lagunare ha giocato alla pari se non meglio contro una delle principali contender del trofeo. Ed è così, con la crudeltà più totale di questi elimination game che Ennis e compagni salutano l'Eurocup: sicuramente a testa alta per la qualità di pallacanestro prodotta, ma anche con il grandissimo rammarico di aver commesso qualche ingenuità che ha indirizzato la qualificazione verso l'isola. Ricordiamo che la formazione di Spahija aveva trovato la qualificazione al turno ad eliminazione diretta vincendo con Lietkabelis all'ultima del girone.

Finisce 84-80 per Gran Canaria contro la Reyer: dopo un grandissimo primo quarto la formazione di Lakovic ha subito la rimonta lagunare, guidata in particolar modo da un Parks devastante nel terzo periodo, con gli oro-granata che hanno messo il naso avanti trovando pure il +4. L'ultimo mini tempo da 10' è stato equilibratissimo, con i padroni di casa che hanno avuto in Thomasson l'uomo in più: gli ultimi sussulti oro-granata sono firmati Casarin-Ennis, prima delle giocate di Brussino e Pelos che hanno indirizzato in maniera definitiva la partita. 18 di Ngouama (tutti nel primo tempo), 14 di Tobey e 12 a testa per Tobey e Brussino in casa Gran Canaria, 15 di Ennis, Parks e Simms per la Reyer per quanto riguarda i giocatori in doppia cifra.

La Reyer saluta l'Eurocup
La Reyer perde con Gran Canaria

I dettagli decidono: Gran Canaria la spunta nel finale sulla Reyer

Alla fine la decidono i dettagli. La lucidità e la qualità di Gran Canaria pesano tanto, tantissimo al cospetto di una Reyer comunque ottima e brava a giocarsi le sue carte per il 90% del match: nei tre minuti conclusivi gli oro-granata hanno fermato troppo il proprio flusso offensivo, perdendo quell'abbrivio e quella qualità che avevano messo in campo in particolar modo nel secondo e nel terzo periodo, i due quarti che hanno segnato la rimonta, perdendo possessi e non trovando più conclusioni ad alta percentuale o vicino al ferro. La formazione canarina riesce ad indirizzare la partita definitivamente con un paio di canestri fuori dagli schemi di Thomasson, con una giocata difensiva straordinaria del solito straordinario Brussino ed una tripla dall'angolo di un tiratore mortifero come Pierre Pelos: sono questi i dettagli che fanno la differenza, tra un aiuto difensivo che non serviva ed un attacco precipitoso di Parks. Entrando nel dettaglio della serata, la prima svolta della partita a favore dei “gialli” arriva nel primo periodo: Albicy commette il secondo fallo e Lakovic lo sostituisce con Ngouama. L'esterno spezza letteralmente l'equilibrio mettendo in depressione totale la difesa lagunare con attacchi di potenza al ferro ed una qualità insospettabile. Al 20' saranno 18 per l'ex Paris, al miglior primo tempo di carriera. Si fermerà qui, visto che nella ripresa si trasformerà in Casper, versione fantasma.

La seconda svolta arriva nel terzo quarto, stavolta a favore della Reyer (sotto 46-39 al 20'): pronti via e Parks piazza praticamente in solitaria un parziale di 0-10 in 80 secondi che regala tre punti di vantaggio agli oro-granata. Il segnale di partita che gira, trasformata in contesa sul filo dell'equilibrio è forte, fortissimo: l'impatto del quintetto si alza, con la difesa di Tessitori e l'energia di Simms a mettere ulteriore benzina sul fuoco tra una difesa finalmente tentacolare ed un attacco che trova energia e linfa. Il problema è ciò che riesce a portare in generale la second unit, fatto salvo per il già citato lungo americano e per un Casarin che in generale non demerita e gioca con grande energia: Moretti e McGruder faticano tantissimo a trovare soluzioni pulite ed a gestire i possessi sotto la pressione di un vecchio pirata come Albicy. La squadra di Lakovic riesce sostanzialmente a restare ancorata al match con unghie e denti, mettendo aggressività difensiva sul secondo quintetto scelto da Spahija. Il vero problema arriva negli ultimi tre minuti, dove le palle perse decidono la contesa: Parks sbaglia una schiacciata e nelle ultime azioni poi subisce una stoppata e perde due possessi sanguinosi che permetteranno ai padroni di casa di vincere. Iniziative individuali ed un aiuto difensivo non corretto decideranno l'incontro, con la Reyer che è eliminata ed ha di che rammaricarsi.

Un vero peccato per Ennis e compagni, che hanno giocato esattamente la partita che dovevano: solida, concreta, attenta e lucida, vincendo la lotta a rimbalzo e difendendo bene. 46% dall'arco, 42 rimbalzi (contro i 35 dei canarini) e 18 assist sono i tre dati che volgono a favore della formazione di Spahija, traditi da quel numero di palle perse che doveva necessariamente essere tenuto più basso per aver speranza di portare a casa contesa, vittoria e qualificazione ai quarti di finale. Il saldo perse-recuperi è determinante per la vittoria: 0 per Gran Canaria, -10 per la Reyer. Più nel dettaglio sono 9 perse e 9 recuperi (3 del solo superlativo Brussino, giocatore di intelligenza e qualità sublime) per i gialli, 15 perse (4 di Parks, 3 di Casarin e Tessitori) e 5 recuperi per gli oro-granata. La serata storta al tiro di Kabengele (3/11 dal campo) pesa tanto, così come dei piccoli errori che non ci si può permettere. Ci sono tante cose positive, ma anche i soliti problemi: impatto negativo della second unit in tanti interpreti (Moretti e McGruder su tutti), palle perse evitabili e qualche errore difensivo che impedisce di girare spesso a proprio favore le partite testa a testa contro squadre di questa qualità.

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