Il Barcellona cade anche a Berlino proseguendo nel proprio momento complicato.

I catalani hanno infatti collezionato la quinta sconfitta nelle ultime sette partite tra campionato ed Eurolega.

Una serie negativa iniziata due settimane fa a Bologna contro la Virtus, formazione che ha ora staccato in classifica gli spagnoli issandosi al secondo posto solitario.

Risultato finale di 74-70 che andiamo ad analizzare in tre rapidi punti, in stile Eurodevotion.

LA PARTITA

Inizio di partita decisamente in favore dei "Blaugrana" capaci di portarsi rapidamente avanti per 8-0, un divario che il team di Grimau ha quasi mantenuto per tutto il primo periodo toccando anche il suo massimo vantaggio di serata di dodici punti (7-19) dopo un canestro della lunga di distanza di Brizuela, uno dei pochi degli ospiti in una partita decisamente negativa dal punto di vista offensivo. Nonostante il rientro di Berlino il Barcellona ha continuato ad avere il controllo della contesa andando all'intervallo lungo avanti di tre lunghezze. Il rientro dagli spogliatoi è stato il turning point ed un immediato parziale di 9-0, firmato da Wetzell e Thomas, ha dato la prima spallata alle certezze degli spagnoli. Un break complessivo che è diventato addirittura di 32-16 quando alla sirena mancavano cinque minuti. Dopo essere stati doppiati nei primi quindici minuti di ripresa i catalani hanno provato a reagire ma il riavvicinamento non ha cambiato le sorti della sfida. L'Alba si gode la terza vittoria stagionale, uno scalpo importante mentre di partita in partita sembrano sempre più tramontare quelle certezze viste in casa Barcellona nella prima partita di stagione.

11 PUNTI

Gli undici punti segnati nel terzo periodo sono lo specchio della serata negativa, dal punto di vista offensivo, degli spagnoli. Pessime percentuali sia nel tiro dall'arco (6/24) che dalla lunetta (12/19) ulteriori elementi di una notte da dimenticare nonostante il roster senza alcuna defezione. Il Barcellona, presentatosi a Berlino, con uno dei migliori attacchi della manifestazione sia per media punti segnati che per offensive rating ha collezionato ben 15 palle perse su 72 possessi peccando dal punto di vista della fluidità, uno dei capisaldi del buon inizio di annata sia in ACB che in Euroleague. L'aggravante è che tutto sia successo contro una squadra che non fa della difesa il proprio punto di forza. I 70 punti complessivi sono stati il secondo peggior bottino in Turkish Airlines Euroleague dopo i 64 di Madrid. Un passo indietro notevole che inevitabilmente pone dei punti interrogativi in attesa di due trasferte in campi ostici come Kaunas e Malaga. Laprovvitola è stato l'unico giocatore ad andare in doppia cifra e tra le poche note positive da segnalare i quattro assist di Vesely.

Il Barcellona

DIFESA E COLLETIVO

La difesa è spesso la sublimazione del gioco di squadra, collettivo che i tedeschi hanno mostrato su entrambe le metà campo soprattutto nel secondo tempo tenendo i catalani a soli 29 punti complessivi segnati, 16 dei quali nei primi quindici minuti. Una buona intensità difensiva è spesso alla base di un buon attacco ed i cinque giocatori con almeno dieci punti a bottino sono il dato più impattante nel sottolineare questo aspetto. Brown, Thomas, Thiemann, Wetzell e Procida i cinque leader offensivi dei tedeschi. L'italiano, partito dalla panchina, ha chiuso con 11 punti, 2 rimbalzi e 2 assist, emblema di una "second unit" che ha avuto la capacità di impattare (27-27) con quella ben più prestigiosa e profonda del Barcellona. Difensivamente è comunque svoltata nella ripresa la gara come sottolineato da un soddisfatto Gonzalez nell'immediato dopo partita: "Non abbiamo iniziato bene la partita ma c'è stato un grande spirito. Ognuno ha lavorato per il proprio compagno ed abbiamo difeso bene nel terzo quarto. E' stato un grande passo avanti per la nostra difesa e ne sono contento." L'Alba che ha momentaneamente abbandonato l'ultimo posto in attesa della partita dell'Asvel di questa sera a Milano sarà in casa anche venerdì sera contro il Fenerbahce da qualche settimana nelle mani del grande ex Barcellona Sarunas Jasikevicius. Incroci del destino come spesso accade nelle notti cestistiche europee.

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