Eurolega dopo 7 round : come stanno le 18 squadre?
Lo stato di salute delle 18 squadre dopo poco più del 20% di gare giocate
Eurolega che ha completato il Round 7 con già due doppi turni in archivio e si appresta a vivere un Round 8 che presenta il derby di Atene come “game of the week”. Come stanno le 18 protagoniste?
Brevi considerazioni sulle 18 squadre di Eurolega dopo 7 Round. Sempre pochi per valutare a fondo, ma in grado di darci indicazioni sempre più significative su potenziali protagoniste e probabili delusioni.
Andiamo secondo la classifica di oggi, dopo il 20,59% di gare giocate.
La doppia trasferta italiana, poi Maccabi, Zvezda e Monaco battuti alla Zalgirio Arena hanno portato ad un inizio da sogno. Non ci sono grandi stelle, quella più lucente siede in panca, ma la miglior difesa del torneo sino ad ora sta pagando dividendi incredibili ed inattesi.
E' squadra solida, tosta, che va al Sap Garden per un duello di alta quota che nessuno avrebbe immaginato. Poi a Parigi prima di altre tre gare casalinghe contro Fener, Pana e Baskonia. L'asticella si alza, i lituani vogliono giocarsela con tutti.
L'aggiunta di Lonnie Walker IV può essere una mossa dall'impatto devastante, con tutte le cautele dovute all'adattamento in Eurolega anche per degli ottimi profili NBA.
Squadra di campioni che spesso gioca “da campioni”. Nunn è MVP congiunto proprio con quel Vezenkov che sfiderà venerdì in un derby che è imperdibile per ogni appassionato.
Lo scivolone di Parigi e la brutta caduta con il Real sono alle spalle, ora si guarda avanti per oliare al meglio rotazioni che fanno paura.
Giova ricordare che si può anche perdere qualche partita senza bisogno di fare un comunicato a seguito. Quello non è da campioni. E non ce n'è proprio bisogno.
Partito male a Kaunas, ha poi piazzato 5 W importanti prima di cedere ad un Olympiacos perfetto. La gara ad istanbul, casa Efes, è stata una sorta di “statement game” ed il gruppo pare molto più avanti del previsto ad oggi.
Si guarda al mercato per sostituire Laprovittola, non è escluso un colpo notevole.
La difesa è già di altissimo livello, l'attacco batte un po' in testa ma ha margini incredibili. Nik Melli è già leader, Saras lo ritiene insostituibile nei quintetti dei momenti che contano. Un po' indietro Baldwin, bene l'inserimento progressivo di Skylar Mays mentre si ragiona sull'impatto dei tre centri e potrebbe esserci qualche novità.
Nel frattempo è ai dettagli con Onuralp Bitim.
E' uno squadrone, quando anche davanti troverà ritmo sarà uno degli ossi più duri della lega.
Chapeau! Non si può dire altro a Gordon Herbert, stratega del mettere ogni giocatore a suo agio. Se si cerca una definizione di “comfort zone” basta chiedere al Coach, magari conta testimonianza di Shabazz, Johannes e Carsen, gente che fa sembrare Booker un lungo di alto livello Eurolega come non è mai stato.
E' 5/2, imbattuto in casa, dopo aver già superato Real ed Olympiacos. Con lo Zalgiris sarà battaglia anche cestisticamente ideologica, poi si va in casa Fener e si attendono nello splendido nuovo impianto Alba e Barça.
A metà novembre avremo idee più chiare ma di certo non smetterà di tenere ritmi alti e di avere un attacco scintillante.
I lavori in corso cominciano a dare frutti. Il doppio turno in cui ha sculacciato il real devastato il barça è un messaggio a tutta la lega.
Vezenkov è già tornato a livello MVP, la difesa ti stritola, l'attacco cerca progressiva maggior fluidità. Squadrone, one one…
Il derby è tutto da godere, poi Asvel, Maccabi e Baskonia possono diventare rampa di lancio.
Se il derby col Fener aveva accesso spie di allarme, la W con l'Oly e quella di Milano le hanno spente. Cade col Barça perchè i blaugrana trovano una notte quasi leggendaria in attacco, poi arriva la convincente passeggiata berlinese.
E' squadra vera che può crescere tantissimo ed anche attendere pazientemente Larkin. Unico dubbio è la gerarchia tra Oturu e Poirier, che oggi pare incredibilmente in quest'ordine.
Mijatovic sta allenando molto oltre i dubbi degli scettici, tra i quali non ci nascondiamo.
E' sempre dove può stare, ovvero nella bagarre per provare raggiungere la postseason, ma il prezzo di un roster corto lo paga in Liga, dove ha già perso 4 volte e rischia ancora una volta il posto per la Copa del Rey.
Bello da vedere a tratti, anche estesi, ha bisogno di un grande apporto della “second unit” se vuole restare in competizione. Brutte, e con possibili grandi rimpianti di fine stagione, le due sconfitte in Francia con Asvel e Parigi.
Markus Howard, se vuole essere la star che può diventare, deve leggere meglio le situazioni ed essere coinvolgente per i compagni in modi più decisi.
Non certo trascendentale ma solido, squadra che sembra guardare avanti per trovare il passo giusto.
Sa come sia arriva in fondo, lo ha sempre fatto senza mai mancare la postseason, quindi nel Principato regna la pazienza in attesa di rivedere Calathes e Korkmaz, elementi fondamentali per dare leadership, talento e profondità.
Stupisce in positivo Jaiteh.
Sembrava un fuoco di paglia dopo 4 gare ed invece eccoci a commentare un incredibile 4/3.
Pallacanestro eccitante, ritmi che affascinano malati del gioco come i novizi, Parigi ha giocato 7 gare in cui il massimo scarto è stato di 9 punti, poi 3, 5, 4, 2, 7 e 2 in serie.
TJ Shorts sta incantando, sembra impossibile… è l'unico vero, reale candidato agli spot Adidas. Bene Hifi, interessante Ward, attrae Malcolm ma soprattutto bravo Tiago Splitter a non voler cambiare nulla rispetto al gioco di Lisalo.
Siamo curiosi, ci stupirà ulteriormente?
Non bene, anzi malino o male che dir si voglia. Il roster è cortissimo per gli obiettivi di una superpotenza, lo sanno tutti ma ad oggi a Madrid è messaggio che sembra non si volgia recepire nella sua interezza.
Quando corre non ha rivali, chiedere a Pana e Stella Rossa, ma per quanto tempo può mantenere gli adorati ritmi altissimi?
Infortuni a catena aumentano il senso di urgenza che deve essere chiaro all'intero staff, a partire da chi fa mercato. Ne servono due, se non tre. Intanto i primi passi di Hugo Gonzalez fanno sognare, così come la solidità raggiunta da Eli John Ndiaye. Il resto arriverà, con calma. Basta che non sia troppa.
Inizio regale e poi rallentamento un po' meno nobile. Così dicono i risultati, ma lo spessore dimostrato piace.
Il contraccolpo Bolomboy è forte, serve assolutamente un lungo, ma l'idea che possa restare in quota molto a lungo è abbastanza comune tra i commentatori. Ci associamo.
Ci dissociamo, invece, dalle parole del presidente. No, questa non è una lega di ladri!
Ingiudicabile perchè lavora in condizioni folli che metterebbero in difficoltà anche i Celtics. I rischi sul proseguimento di una stagione competitiva sono tanti per ovvie ragioni, ma la certezza deriva da Kattash, uno che sta dimostrando sempre di più di essere un super allenatore.
Certo che anche lui in queste condizioni…
Attendiamo Gabriel, intanto ci godiamo Jaylen Hoard, anche più di Saben Lee.
Delusione notevole dopo le prime quattro gare di qualità, anche nelle sconfitte.
Virtus, Monaco e Fener sono tre partite che aprono il tema delle gerarchie. A Belgrado ci sono almeno 11 ottimi giocatori (Davies? Ni…) ma è necessario stabilire chi comanda l'esercito in campo, chi è il braccio armato di Zeljko. Carlik Jones? Per noi è il candidato ma anche per lui l'adattamento all'Eurolega non è semplice.
Delusione di grande spessore ed un ambiente che non convince per la terza stagione consecutiva, almeno sino ad oggi. Il problema è che rispetto alle ultime due edizioni questa squadra appare, sperando in un miglioramento, più debole avendo perso gente come Melli, Datome, Hines e Devon Hall, tutti non adeguatamente sostituiti (nel caso degli italiani era impossibile).
La squadra non difende, la peggiore della lega, ed attacca con uniche soluzioni individuali. Bisogna chiudersi in palestra a lavorare? Vero, ma è la qualità del lavoro e dell'ambiente in cui si opera che evidentemente è sinora molto bassa.
Madrid in casa, Alba e Partizan fuori, poi Maccabi in casa: servono 2-3W per provare a restare attaccati al treno della competitività perché arrivare alle 11 gare con un record di 3/8 renderebbe il futuro più nero di quanto appaia oggi.
Dopo le prime gare sembrava meglio, ma era un'illusione? Probabile. Ha perso a Berlino ed è peccato mortale, mentre prove come quella del Palau, sebbene “losing effort”, creano positività. Poi però se crolli male in casa col Bayern…
In tutto ciò Maledon è super e Sako molto interessante. Il resto latita.
Male, molto, senza se e senza ma.
Parziali attenuanti per gli infortuni, perchè Bologna senza Pajola è come Milano senza Melli… Momento complicato per Belinelli e Hackett, ma la squadra non può farne a meno se vuole competere. Clyburn ha un linguaggio del corpo che appare a volte da schiaffoni, ma è sempre stato così: allarme relativo, lui resta determinante.
Bene Morgan, ma Banchi deve scegliere se si va al suo ritmo o a quello di altri che lo amano più compassato.
No comment su Zizic, che se pensiamo a cosa credevamo potesse essere ai tempi del Darussafaka ci fa star male.
Servono almeno due rinforzi se vuoi provare a risalire la china, è oggettivo.
Ci aspettavamo poco, sta arrivando anche meno. Purtroppo i risultati puniscono ancora una volta una realtà che pare non appartenere a questa lega.
Tra gli azzurri bene Spagnolo mentre fatica molto Procida. Restiamo in attesa di capire cosa sia Trevion Williams e come deve essere utilizzato. Per noi vale molto.