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Theis schiaccia al ferro

L'AS Monaco torna alla vittoria e lo fa con convinzione contro la seconda della classe, il Fenerbahçe.

I monegaschi ritrovano solidità e continuità all'interno dei 40' e costringono i turchi a una partita difficile, in cui gli uomini di Jasikevicius perdono progressivamente ritmo e coordinate.

Monaco vince con la difesa e con l'aggressività, e si riprende quel quarto posto che non vuole mollare. Tornando a guardare verso i primi tre.

Monaco-Fenerbahçe: il racconto della partita

L'inizio offensivo del Fener è travolgente tanto quanto quello visto a Milano: triple a pioggia in transizione e percentuali subito alte. I monegaschi rimangono a contatto grazie ai viaggi in lunetta e a una difesa molto aggressiva che forza diverse palle perse e capitalizza con un controllo del pitturato. Un po' di leggerezza e qualche ingenuità: nonostante i 28 punti segnati, dopo 10' i gialloblu conducono soltanto di 2.

Theis non esce mai dal campo e la sua presenza fa tutta la differenza per i padroni di casa; il Fener continua a provare la fuga, mentre Erick McCollum prosegue nell'offrire prestazioni incredibili. 38-37: è il primo vantaggio casalingo dal 2-0 iniziale, firmato in gran parte da un Mike James in una delle sue serate, già a quota 16 punti. Spanoulis sta ruotando pochissimo; si va con i pretoriani. 

I turchi, nel frattempo, si fanno completamente ipnotizzare dall'intensità e dall'aggressività dei biancorossi, e subiscono un parziale di 16-2 con Jaiteh che sostituisce alla grande Theis. All'intervallo è 47-43. 4 assist, 8 perse e 40.9% da due punti: il Fener è uscito dalla partita nel secondo quarto. 

Il terzo è più ruvido e “sporco”, meno coinvolgente rispetto ai primi due. Theis continua a dominare tecnicamente e mentalmente la sua zona di campo, ma gli esterni monegaschi sono assopiti e il Fener rientra attaccando meglio e con più decisione l'area. L'aggressività sulle linee di passaggio e la difesa di casa continuano, però, a fare la differenza per la loro continuità. 63-58 a 10' dalla fine.

Tutta l'inerzia sembra essere dalla parte del Monaco. La partita la riapre un certo Erick McCollum con più di un paio di giocate decisive tra attacco e anche difesa. I padroni di casa, però, a differenza della gara persa contro il Maccabi, non tremano. Mike James, silente fino a quel punto nel secondo tempo, segna due triple pesantissime che mettono la parola “fine” alla contesa e sanciscono una vittoria necessaria.

Le chiavi: difesa e aggressività

Sono le due parole che probabilmente abbiamo ripetuto più volte scrivendo queste righe. La vittoria della squadra del Principato passa tutta da lì.

Dalla difesa ruvida del pitturato, dagli show aggressivi, dai raddoppi portati con i tempi giusti, dalle tante palle recuperate o deviate. Così si è riuscito a mettere i sassolini nell'ingranaggio offensivo del Fenerbahçe che aveva ricominciato a martellare così come in tante altre occasioni.

Monaco ha costretto i gialloblu ha giocare una brutta partita fatta di 12 assist e 17 palle perse. E, alla fine, i turchi si sono ridotti ad aggrapparsi all'hero ball di McCollum. E' incredibile come l'ex Pinar, a 37 anni, sia diventato non solo un pezzo più che utile del mercato di riparazione, ma uno dei leader tecnici ed emotivi della squadra del Bosforo. Davvero impressionante la mentalità che st portando e cavalcando.

Per quanto riguarda gli altri: Guduric c'è sempre, a Baldwin manca ancora continuità, i lunghi non convincono pienamente, mentre Colson pare decisamente in difficoltà rispetto all'esuberanza della scorsa stagione.

Lato Monaco è stata a tutti gli effetti una vittoria del collettivo.

L'MVP di Monaco-Fenerbahçe

Michael Perry James. Una delle partite che fanno capire perché sia il miglior scorer all-time di Eurolega. 

29 punti, 5/8 da tre punti, 6 assist e 26 di valutazione. Una prova del genere senza nemmeno dare troppo nell'occhio, prendendosi un numero relativamente ristretto di tiri e senza avere troppo la palla in mano. 

Il premio, però, va condiviso con un Daniel Theis monumentale. Fa 15+7, ma è soprattutto la sua presenza a fare la differenza. Col teutonico in campo la squadra di Spanoulis ha tutt'altra solidità: la sua presenza in area limita tutto l'attacco avversario e anche quando deve offendere dimostra di sapersi muovere più che bene. Si sta inserendo anche piuttosto velocemente al ritorno in Europa. E' uno di quelli che sposta l'asticella tra “vincere” e “perdere”.

James, MVP contro il Fener

 

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