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Will Clyburn contro Walkup
Will Clyburn contro Walkup

Diretto, conciso, spietato. Come l'Olympiacos. Dusko Ivanovic non spreca troppe parole per descrivere la sconfitta dei suoi al Pireo e si ritira nelle sue riflessioni. 

La Virtus cade in terra greca, subisce 87 punti e si conferma squadra altalenante, non in grado, cioè, di dare continuità di prestazione all'interno dei singoli match, i quali si sviluppano su alti e bassi della formazione bianconera. 

L'approccio ad una gara dal coefficiente di difficoltà così elevato è problematico per la Segafredo, che subisce 29 punti nel primo quarto, si mostra disattenta e non lavora nel modo giusto in transizione difensiva, lasciando spazio ai propri avversari per segnare in campo aperto. Coach Ivanovic parte, infatti, dalle prime battute dell'incontro nella sua analisi: “Congratulazioni all’Olympiacos, ha giocato bene. Abbiamo avuto problemi all’inizio della gara perché hanno difeso subito in maniera forte e noi non abbiamo fatto altrettanto soprattutto contro Vezenkov." 

“Nei primi cinque minuti del terzo quarto”  - prosegue Dusko Ivanovic - "abbiamo avuto grossi problemi a prendere buoni tiri a causa della loro ottima difesa. Non abbiamo quasi mai trovato buone opzioni in attacco e guardando le statistiche la voce rimbalzi è sicuramente uno dei motivi per cui abbiamo perso.” Nella conferenza post partita della guida tecnica bianconera non c'è spazio nemmeno per qualche parola su un ottimo secondo parziale dei felsinei e su uno scarto tra le due squadre che a lungo è stato inferiore ai dieci punti: coach Ivanovic si mostra rammaricato per la prestazione dei suoi, consapevole, allo stesso tempo, della grande forza dell'Olympiacos, in grado di dare lo strappo decisivo alla diatriba nei minuti finali. 

Le Vu nere, a livello individuale, ricevono buone risposte da capitan Belinelli (almeno nel primo tempo), da Clyburn, il quale si conferma uno degli interpreti più in forma del momento, da Morgan, preciso e applicato, da Akele, pronto nel momento del bisogno, e da Zizic, sempre più coinvolto e presente. In generale, la formazione emiliana non riesce a mantenere lo stesso livello di intensità per tutti i quaranta minuti di gioco, vivendo troppi passaggi a vuoto su entrambe le metà campo per sperare di vincere su un parquet così ostico. Coach Ivanovic prova, dal canto suo, a modificare l'assetto della squadra, proponendo nel ruolo di ala grande Clyburn, il quale risponde nella maniera corretta e si applica in fase di retroguardia: quando coach Bartzokas alza il suo quintetto, la guida tecnica bianconera prova ad opporre tutti i corpi a propria disposizione, mettendo, almeno a tratti, in difficoltà il collega biancorosso. 

La Virtus chiuderà, tra meno di quarantotto ore, il proprio girone di andata tra le mura amiche contro Barcellona, avversario ostico, reduce da una grande vittoria ai danni del Fenerbahce, ma ferito a più riprese nell'ultimo periodo: sarà importante tenere alto il livello di concentrazione e, spinti dal proprio pubblico, rimanere attaccati al match, giocandosi l'eventuale punto a punto finale con un pizzico di fiducia in più. 

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