Non c'è storia a Madrid: il Real domina lo spareggio contro il Bayern e vola ai Playoff
Il Real domina il primo quarto, poi controlla la gara senza troppe difficoltà. Si chiude la stagione del Bayern, costretto a rinunciare a Edwards nella sfida decisiva.

Avremo una serie playoff tra Olympiacos e Real Madrid. Questo è il verdetto della Movistar Arena, dove i Blancos hanno dominato lo spareggio contro il Bayern Monaco, conquistando l'ultimo posto disponibile ai playoff di Eurolega. 93-71 il risultato finale.
Come già era successo altre volte in stagione, la squadra di Mateo ha preso il largo subito nel primo quarto e ha controllato il resto dalla gara senza problemi, guidata da Hezonja (19 pt) e Musa (16), i quali, dopo la prestazione scialba contro Parigi, avevano qualcosa da farsi perdonare.
Il Bayern saluta l'Eurolega 2024/25 tra gli applausi ma anche con un grande rimpianto: non aver potuto disputare la partita decisiva per l'accesso ai playoff con il proprio miglior giocatore. Circa tre ore prima della palla a due è arrivata la notizia che Carsen Edwards non sarebbe stato della gara per un problema alla schiena; un colpo durissimo, che ha inevitabilmente ridotto le probabilità dei bavaresi di sbancare Madrid.
La partita
L'assenza di Edwards si fa subito sentire: senza il suo leader - eletto nel primo quintetto della competizione - il Bayern è meno pericoloso in attacco, soprattutto sul perimetro, dove la squadra di Herbert crea la maggior parte dei vantaggi. Nei primi sei minuti di gara, i bavaresi segnano appena 8 punti; ma i problemi non si limitano all'attacco. Il Bayern concede tiri troppo comodi al Madrid che, consapevole dell'importanza del match, non perdona e colpisce ripetutamente dall'arco. Nei primi 10', il Real segna 7 triple (su 8 tentativi) con sette giocatori diversi, volando subito a +16, sul 33-17.
La furia offensiva dei padroni di casa si placa nel secondo quarto, quando il Bayern inizia a stringere le maglie in difesa. La squadra di Mateo non trova più conclusioni facili da tre punti e i tedeschi chiudono bene anche l'area. Tuttavia, lo sforzo difensivo bavarese è reso vano dall'attacco, che non riesce in alcun modo a sbloccarsi.
Per diversi minuti, si segna poco da una parte e dall'altra, poi gli uomini di Herbert trovano tre canestri consecutivi e tornano -10. Tuttavia, le speranze tedesche di rimonta, si bloccano sul nascere. Dopo il timeout di Mateo, il Real riprende a dominare: in poco più di 3 minuti i Blancos tornano in controllo e chiudono il primo tempo sul +19.
Nella ripresa, il Madrid torna in campo attento. Mateo, consapevole che il Bayern, nonostante l'assenza di Edwards, è squadra pericolosa, vuole evitare ogni tentativo di rimonta. E ci riesce. Nel secondo tempo, il vantaggio del Real rimane fisso intorno ai 20 punti e i tedeschi non hanno mai l'occasione di riaprire la partita.

Il Real fa il suo dovere
Il Real Madrid era pienamente consapevole che, in uno spareggio così importante, non c'era alternativa alla vittoria. La piazza non avrebbe perdonato la mancata qualificazione ai playoff, perciò i Blancos sono scesi in campo concentrati, cinici e determinati, e hanno immediatamente messo le mani sulla partita.
Lo hanno fatto con un gioco corale, cercando e trovando spesso l'uomo libero. Il risultato sono 24 assist (con solo 10 perse), il 53,6% da tre punti e una vittoria netta.
Anche in stagione regolare, soprattutto nelle ultime partite, i Blancos erano scesi in campo con l'obiettivo di chiudere la questione nei primi 10'. Tuttavia, in quelle occasioni, dopo aver acquisito un vantaggio cospicuo, la squadra alzava il piede dall'acceleratore e permetteva agli avversari di rientrare. Questa volta non è successo, a dimostrazione che il Real è sceso in campo con una mentalità diversa.
Va anche detto che il Bayern non ha giocato una delle migliori partite della sua stagione, anzi. Tuttavia, senza Edwards e con un avversario così determinato, era veramente complicato fare di più. Sicuramente si potevano sfruttare meglio quei minuti di digiuno offensivo dei Blancos a inizio secondo quarto, ma, per il resto, non è corretto puntare il dito contro i bavaresi, che hanno disputato un'ottima stagione e, fino in fondo, sono stati in corsa per i playoff.
Alla fine, è giusto che sia il Real Madrid ad andare avanti: la squadra di Mateo - nonostante abbia disputato una stagione al di sotto delle aspettative rispetto ai tedeschi - è più attrezzata e ha più esperienza del Bayern per affrontare i playoff. E la partita di questa sera lo ha pienamente confermato.
