Fenerbahce dolore e gioia. Olympiacos battuto
A Istanbul, il Fenerbahce supera l'Olympiacos 82-71, al termine di un duello tiratissimo, entrée di una stagione che si prospetta di altissimo livello per le due powerhouse. Felicità si per la prima vittoria, ma anche grande preoccupazione per Wilbekin, uscito a braccia dopo un infortunio serio al ginocchio dopo appena 2'.
Ci vuole un fisico bestiale
Le assenza annunciate di Milutinov e Fall, le firme più recenti di Marjanovic e Birch, la sfida si presenta con un miss match tra i big man che sin dall'incipit del match si nota palese, nonostante l'instancabile Moses Wright provi a nascondere i diversi cm che concede agli avversari.
Marjanovic e Birch, sfruttano al ferro il chiaro vantaggio. Melli, Colson, Sanli aggiungono una dimensione perimetrale e il campo diventa immenso. Una pattuglia irreale, e i ragazzi di Bartzokas se ne accorgono soprattutto quando la palla non finisce in fondo alla retina. 44-24 il computo a rimbalzo, 14-6 gli offensivi, tutto a favore dei padroni di casa. Temibili in condizioni normali, ineluttabili senza i tuoi big man di fiducia. Bravo l'Oly ha tenere viva la partita per oltre 35'.
Bene maaa...benissimo
Euroleague basketball per cominciare bene la stagione. Intensità, difesa e fisicità, già a livelli molto alti. Le squadre sicuramente devono ancora rodarsi, consolidarsi e trovare certezze, e onestamente non vediamo l'ora di vedere il percorso di due corazzate che già in questa giovanissima fase della stagione, hanno messo in mostra un duello di altissimo lignaggio.
Di contro, qualcosa da registrare ovviamente c'è, e gli infortuni rischiano di diventare subito un tema (si attendono notizie per il brutto infortunio al ginocchio di Wilbekin) oltre ad un ritmo partita ancora lontano da quello ottimale. Mani freddissime (ci vogliono 12' minuti per vedere la prima tripla a segno) e percentuali sotto il 30% (addirittura il 20% per gli ospiti). Ci siamo divertiti così, sicuramente da qui si può solo migliorare. E non vediamo l'ora.
I soliti sospetti
Roster lunghissimi, il Fener è sembrato più assortito al momento con contributi eccellenti da Baldwin (19+7ast+5rim), Melli, Colson, Marjanovic. L'Olympiacos, nonostante un paio siano ritorni, sembra dover ancora dover trovare le corde giuste per ricostruire il basket armonico specialmente di due stagioni fa. Qualche luce da Vezenkov, poco da Dorsey e Fournier, usato anche molto palla in mano. Da non sottovalutare le assenze nel front court. I rientri di Milutinov e Fall sicuramente potranno creare diversi equilibri anche nelle difese altrui.
Chi invece non steccano e si fanno trovare sempre pronti, uno per parte, Hayes-Davis e McKissic. Il detentore del record di punti in singola partita, costeggia il match, con la sua capacità di esser utile senza necessità di segnare, di fatto la decide nel finale, quando il Fener scappa e chiude la partita con un gioco da 4 punti e un paio di canestri di pregevole tecnica e maggiore importanza. Chiuderà a quota 15.
Lo Shaq del Pireo, non rende giustizia al soprannome Diesel del più famoso Shaquille, dimostrandosi la solita esplosione di energia per i reds. Nel primo tempo, alza l'intensità e tiene anche avanti i suoi, e nel finale è l'ultimo ad arrendersi.
Nota finale per l'alterco tra i due coach al momento dei "saluti". Evidentemente qualcosa da ridire, non una grande scena, ma prova che non era una semplice opening night