Euroleague Weekly: il doppio turno tra Oly, Maccabi, Partizan ed il bel gioco

Partizan 8/2 nelle ultime 10. Meglio di Oly e Real (7/3), Barça, Valencia, Virtus e Zalgiris (6/4). In queste 10 gare i serbi hanno il miglior attacco (123,5 ORAT) e soprattutto la settima miglior difesa (113,6), dato che ad inizio stagione era il peggiore della lega ben oltre i 120 punti subito ogni 100 possessi.

Tegola Cordinier sulla Virtus. La lesione plantare, sebbene parziale, è roba lunga e che lascia strascichi importanti anche al rientro. Andare sul mercato immediatamente sembra essere opzione necessaria, anche perchè, Barcellona a parte e con una Coppa Italia che diventa secondaria, la possibilità di correre per i PO di EL sino alla fine c'è.
Il Maccabi piazza un gran colpo a Valencia dopo aver giocato molto bene anche a Barcellona. il 2/0 sui "taronja" inizia ad essere uno score pesante anche perchè porta in un'eventuale classifica avulsa un buon +17. La squadra di Kattash avrà ora 7 gare casalinghe delle restanti 11. Considerato il 9/1 alla Menora Mivtachim sino ad oggi, non è una brutta prospettiva.

Olympiacos oggi nettamente la miglior squadra di EL per rendimento su entrambi i lati del campo. A 70,6 è solo decimo come numero di possessi, secondo miglior attacco a 120,4 di OFFENSIVE RATING (primo il Partizan a 120,9) e seconda miglior difesa a 107,9 di DEFENSIVE RATING (primo il Real a 106,5). Non serve aggiungere che il NET RATING di 12,5 sia abbondantemente il migliore (secondo il Real a 9,4 ultima Milano a -7,5).
2/0 sul Real e +15 di scarto, 1/0 esterno e +10 col Barça, 2/0 e +47 globale con il Fener: non ci fosse il Monaco, con il quale è 0/2 e -9 il record ell'Oly sarebbe stratosferico contro le rivali per le prime 5 posizioni, con le quali manca solo la sfida casalinga coi blaugrana del 7 marzo. Le ultime 4 giornate con 3 gare casalinghe ed una serie di avversarie come Asvel, Pana, Stella Rossa e Baskonia potrebbero fare decisamente la differenza in ottica primo posto per gli uomini di Bartzokas.
Monaco-Real una delle più belle gare della stagione, come fu anche all'andata. 94-95 (OT) e 91-95 per un totale di 375 punti. Negli 8 quarti disputati solo i monegaschi nel primo ed i madrileni nel terzo della sfida di Madrid sono rimasti sotto quota 20, con rispettivamente 17 e 14 punti. Spettacolo puro! E non si racconti che non si difende perchè è una balla colossale.

Nella suddetta gara Tavares e Poirier combinano per 3 tentativi dal campo, 1/1 del capoverdiano ed 1/2 del francese. Di solito tirano rispettivamente 6,3 e 3,5 volte a partita. Il tutto in soli 17'40" sul campo. La struttura del Monaco obbliga a scelte che spesso non vanno nella direzione auspicata. Poi se sei una grande squadra dal roster e dal talento illimitato succede che puoi vincere lo stesso, tuttavia dopo il Pireo ed il Barça, qualche problemino per i "blancos" si può intravedere anche in questo caso. Tutto risolvibile, ci mancherebbe, ma...
Che bello! Sono sempre di meno le gare inguardabili ai 50-60 punti, mentre cresce il numero di quelle che superano gli 80 ed arrivano anche ai 90. Offrire uno spettacolo fa parte della natura di questo gioco, uno dei pochi in grado di appassionare anche chi non lo conosce a fondo. Vivere serate solo difensive non è spettacolo e può piacere solo a pochi intimi, non facendo il bene del gioco stesso.

7 squadre tra il 13/10 Baskonia e l'11/12 di Virtus ed Efes. In mezzo Partizan, Maccabi, Valencia e Zalgiris a 12/11. La Stella, con 10/13, si stacca forse definitivamente perchè per quel 18/16 finale che dovrebbe valere i PO oggi servirebbe chiuder 8/3. Impossibile? No. Difficile? Moltissimo.
Milano ne vince due di fila e forse inizia la stagione dei rimpianti. Numeri a parte, era scontato ed ovvio per chiunque che la presenza di un trattatore di palla a gestire l'attacco desse fluidità al gioco. Che con Mitrou-Long e Baldasso nel ruolo, piuttosto che con l'adattamento degli altri, ai Playoff non si sarebbe arrivati era altrettanto chiarissimo. Chiedersi perchè un club dalle disponibilità economiche pressochè illimitate non lo abbia fatto ricorso al mercato nel ruolo uno o due mesi prima è la domanda più logica, accompagnata dalla risposta più incomprensibile, qualunque sia sia.

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