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Barça vincente in gara 3 con una prova semplicemente perfetta, in un ambiente che è un inno allo sport.

Pomeriggio di straordinarie attese a Malaga, dove il solito clima straordinario del Martin Carena attende il Barça per una gara 3 che più "pivotal game" di così non potrebbe essere.

Ibon Navarro lo ha detto chiaramente: «Loro possono vincere due partite a casa nostra, ma per farlo devono ucciderci».

Il Barça, soffre, sembra cadere, sa rialzarsi e porta a casa un successo chiave verso la finale, garantendosi almeno gara 5 al Palau.

79-90 è punteggio giusto nella sostanza ma bugiardo nella forma, visto che ancora a 180 secondi dal termine lo scarto era di soli 5 punti a favore dei catalani.

Ora si resta al Carpena e martedì alle 21 i blaugrana cercheranno il punto decisivo mentre i padroni di casa vorranno provare a regalarsi una gara 5 memorabile al Palau.

LA GARA

Scambio di colpi già di grande intensità, poi compare Mirotic ed il Barça va avanti 17-20 dopo i primi 10'. Saranno le uniche giocate vere del montenegrino.

Il secondo quarto vede lo scatto andaluso ed il Barça pare in grande difficoltà soprattutto nelle palle 50/50. Sono quei dettagli tanto cari a Saras, che ne sottolinea immancabilmente il peso a metà gara.

Dal riposo lungo esce un Barça perfetto, che sistema immediatamente un parzialino locale e prende in mano la gara, guidato da un Kalinic determinante e con un grande apporto di James Nnaji.

Malaga resta a distanza possibile, ma cede in un finale in cui non fa mai più canestro.

LE CHIAVI

E' purtroppo sempre la stessa storia, ma appare evidente come da tutto ciò non si esca nella pallacanestro del 2023. 7/25 da tre per gli uomini di Navarro e con questa percentuale non si vince, a meno che non sparacchino anche gli altri.

Poi possiamo stare a filosofeggiare su buoni o cattivi tiri, ma tant'è.

La sfida è sempre di un'intensità altissima, come nei primi due episodi, e la differenza arriva dalla grandissima lucidità dei catalani nei secondi 20'.

Prova da grande squadra, non ci sono dubbi. Difesa di livello ed attacco efficacissimo.

MVP

Nikola Kalinic, senza se e senza ma.

Sono solo 12 punti con 5/7 dal campo, a cui si aggiungono 3 rimbalzi e 2 assist, ma in tutte le giocate chiave il serbo c'è.

Che "Kalina" fosse un campione non avevamo dubbi.

In negativo, seppur in una serata ottima della propria squadra, va segnalata la prova senza nerbo alcuno dell'altro Nikola, ovvero Mirotic. Il clima di battaglia, il tipico clima Playoff, lo vede spettatore spesso inerme. Sono 12 anche i suoi punti, ma è il classico caso in cui le statistiche dicono bugie.

Guardando a Malaga, altra prova notevole di David Kravish, che in certi momenti sembra proprio non sbagliare mai. Non finisce come gara 2, ma lui c'è.

SALA STAMPA

Jasi se la gode: «E' una gara Playoff, è il clima giusto. Più della vittoria mi piace la forma in cui è arrivata. Abbiamo curato tutti i dettagli dei quali alcuni ci erano sfuggiti nel primo tempo».

Ibon Navarro non molla: «Loro sono stati straordinari, hanno giocato un "partidazo", ma vediamo di giocarcela martedì e di meritarci gara 5». Ibon quel piano "lo tiene siempre".

Arriva Kalinic e rende onore al pubblico di casa: «Giocare in questo ambiente è bellissimo, ma ora cerchiamo di chiuderla martedì».

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