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Ottava giornata per Maccabi Tel Aviv e Olympiacos, giocata a Belgrado per le note vicende dell’ultimo mese in Israele.

Maccabi che arriva a questa partita da due vittorie in Eurolega (non si sta giocando il campionato israeliano), Oly invece dalla facile vittoria a Patrasso, terzo in campionato, e dall’ottimo cammino in campionato (solo una sconfitta con il Pana) fa da contraltare ad un inizio difficile in Eurolega (inevitatabile con infortuni e la perdita dell’MVP Vezenkov). Ritorna Luke Sikma.

La partita

Primo quarto con l’Oly che fa quello che meglio sa fare Bonzie: attaccare a rimbalzo offensivo, gia’ 6 a fine primo quarto. Insieme al 4/7 da tre portano avanti i biancorossi: +7 a fine primo quarto.

Il Maccabi ingrana da tre nel secondo quarto, la panchina da il suo contributo (Blatt e Rivero su tutti). Il primo con due triple, Rivero con difesa e anche (perche’ no?) una tripla. Peters suona la carica con tre canestri di fila, timeout giallo-blu.

13 assist su 15 canestri segnati per gli uomini di Bartzokas. Squadra.

Si rientra con mani leggermente piu’ fredde rispetto ai primi 16’, Peters da il massimo vantaggio Oly +11, che diventa poco dopo +12 e fallo ingenuo in attacco di Lorenzo Brown. Si finisce con il 36-51, con il Maccabi che non riesce nemmeno a prendere il tiro alla sirena (ancora distratto Lorenzo, non raccontera’ questi primi venti minuti ai nipotini) servendo in ritardo Blatt.

Secondo tempo

L’Olympiakos sembra scappare via ad inizio terzo quarto, continuando a segnare (gia’ 56 punti al 23’): l’ottimo Peters sporca pero’ il foglio con falli forse evitabili nel terzo quarto.  Le percentuali dei TelAvivians che crollano (0/10 da tre a cavallo di fine secondo quarto ed inizio del terzo). Sotto a rimbalzo: continua il trend del primo tempo, Bonzie Colson non e’ il solito, male Nebo.

Bella la sfida tra il redivivo Sorkin e l’ottimo Fall della contesa, a fine terzo quarto (continuera’ anche nell’ultimo quarto): Il Maccabi si riporta sotto, -8, sara’ -9 a fine terzo quarto con l’Oly che si inceppa in attacco.

Finalmente Roman Sorkin.

Il quarto quarto continua sulla buona lena di Sorkin, finalmente protagonista, e Maccabi che lotta, fisicamente, a rimbalzo – anche se rimane nettamente sotto a rimbalzo offensivo.

L’Oly e’ una squadra: e’ veramente un piacere in alcuni possessi vederli giocare.

Nonostante il -5 il Maccabi non sembra mai veramente in grado di vincerla, fino a che non si arriva al -2 ad un minuto dal termine: ennesimo rimbalzo offensivo (ancora troppa sufficienza di Lorenzo su una volpe come Walkup) e +4, tiri liberi Maccabi nuovamente rimbalzo offensivo biancorosso (saranno 18 a fine partita). Finisce qui, di fatto: 74-79 il punteggio finale.  

Il Maccabi sembra mancare di alcune cose: Wade Baldwin, innanzitutto, una sola partita per lui sulle 8 giocate, assenza importante per punti e regia. Un Lorenzo che sta patendo l’assenza del compagno e tutte le attenzioni su di lui (solo 3 di PIR, a fine partita). Difficile vincere cosi. Cleveland pallido, Bonzie cosi cosi, Nebo negativo (anche sui tiri liberi).

I banner dietro le panchine recitano “Stronger together” con i due simboli di Eurolega e Maccabi: quest’ultimi sembrano soffrire proprio del tifo di casa, della Menorah Mivtachim arena. Consapevoli dell’importanza che il pubblico ha, appunto, per i gialli di Tel Aviv, la Aleksander Nikolic hall non fa nulla per rinnegare il sostantivo finale – e le immagini a fine partita lo confermano.

In casa Oly, ottimo Peters, go-to-guy in queste ultime partite, con la sua importanza che cresce in generale, nell’inizio di stagione a luci e ombre degli uomini di Bartzokas (qualche fallo di troppo nel terzo quarto a complicare le cose e a diminuire i suoi minuti). Bene Sikma al rientro, anche in difesa, mente e mani veloci che fanno faticare, e non poco, uno come Bonzie Colson. La solita volpe Walkup insieme al contributo solido di Fall portano al Pireo una vittoria importante.

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