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Monica Mondini Rusconi

Ciao Monica

Ci sono giorni belli, giorni brutti e poi alcuni che francamente preferisti non vivere, ma so che se mi senti dire così sei pronta a farmi uno dei tanti “cazziatoni”. Uso il presente e non qualsiasi formula dubitativa perchè sono sicuro che, non so da dove, ma certamente mi stai sentendo e vedo quella faccia tipica che mille volte mi ha guardato dicendo «ma che c… stai dicendo?»

Monica Mondini Rusconi

Non voglio cadere nei soliti luoghi comuni della descrizione di una lotta che hai combattuto alla grandissima contro un avversario che purtroppo non lascia scampo, ma di sicuro posso dirti che averti visto vivere questi ultimi anni sempre col sorriso, sempre attaccata a tutto ciò che avevi e sempre pronta a passare sopra a giorni che erano incredibilmente duri con una speranza che si affievoliva ma che per te sembrava non mancare mai è stato un grande insegnamento che porterò per sempre con me.

E' durissima trovare qualcosa da scrivere che possa veramente renderti l'onore che meriti, ci ho messo tre giorni soltanto per provarci, proprio perchè si tratta veramente di onore in questo caso. Ben oltre l'amicizia di quasi trent'anni, ben oltre i legami che si sono creati tra le nostre famiglie.

Era sufficiente l'ipotesi di una nuova cura che potesse almeno migliorare una situazione che più di tanto non poteva comunque, era sufficiente una di quelle “giornate sì” in cui non mancavi mai di raccontarci come stessi bene, erano tutte cose che noi, ben sapendo come sarebbe potuta finire, vivevamo chiedendoci come potessi essere così forte. Ecco appunto l'insegnamento che è la grande cosa che ci lasci.

Eravamo preparati da qualche settimana, ricordo la faccia di Barbara l'ultima volta che è tornata a casa dopo averti visto, qualche campanello d'allarme più intenso del solito, ma oggi mi lasci così, con gli occhi lucidi davanti ad un computer cercando di raccontare chi e cosa sei stata oltre ad un'amica splendida.

Perchè oltre  a non esserti mai persa un solo nostro articolo molti non sanno che sei stata parte molto importante nella nascita del nostro sito, ormai datata più di otto anni visto che era un fine estate 2016.

Quando con Alessandro Maggi abbiamo deciso di creare Eurodevotion eravamo in piena scrittura di un libro sull'Olimpia Milano che è ancora qui, salvato nei documenti meno recenti, a cui hai collaborato correggendo tutte le nostre bozze  dandoci suggerimenti di cui abbiamo fatto tesoro. E chissà mai che un giorno proprio quel libro non possa essere pubblicato, sarebbe bellissimo soprattutto per te. Non immagini nemmeno quante volte proprio con Ale abbiamo parlato di te in questi giorni come in passato, sempre partendo dalla “brava persona” che sei sempre stata.

Non potrò mai dimenticare quella telefonata in cui mi dicesti testualmente «Bravi, sembra quasi scritto da chi sa scrivere un libro..». C'era rispetto e c'era quella giusta dose di ironia che tra noi non è mai mancata e che pochi sanno reciprocamente apprezzare come abbiamo fatto.

Posso quindi confessarti che, nonostante la miriade di tue critiche, la "e" dopo la virgola la uso ancora… 

Ci hai poi sempre seguito con grandissimo interesse, vero che hai sempre preferito la NBA ma voglio pensare di averti trasmesso un po' di amore verso il basket di Eurolega, peraltro cosa non difficile visto che non ti perdevi nemmeno una gara della tua Appiano in serie D.

A proposito, te lo dico oggi: avevo ragione o no quando litigavamo durante le Olimpiadi di Pechino del 2008 in cui ti dicevo che se la meritavano di più Rudy, i Gasol, Navarro, il Chacho e Don Felipe rispetto a Kobe, Lebron e D-Wade? Tanto lo so che non sei d'accordo nemmeno oggi, ma ci fosse stato Calderon… Quelle discussioni in spiaggia non finirono mai.

Un tuo like ad un nostro articolo piuttosto che ad un video, una telefonata in cui volevi conoscere i dettagli di com'era un personaggio del gioco che avevo avuto la fortuna di incontrare, in cui ti stupivi per qualche retroscena di quelli “che non si possono scrivere": tutte cose che porterò con me per sempre. Oggi con immensa tristezza, tra un po' con ricordi che fortunatamente una mente un po' strana come la mia riuscirà ad attualizzare come non fosse successo nulla.

La pallacanestro è il gioco più bello del mondo ed in alcuni casi è seguita ed amata da persone molto speciali. Ed è proprio il tuo caso.

Mancherai immensamente, sarà così per la tua mamma, per i tuoi tre fantastici uomini e per tutti quelli che ti conoscevano.

E mancherai immensamente ogni volta che una retina fruscerà (si scrive così'? L'avrei chiesto a te…) o un'immagine di gioco scorrerà su qualche video. Purtroppo lo sai, nel mio caso accadrà spessissimo.

Ciao Monica, Eurodevotion sarà sempre un po' casa tua…

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