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Nella solita spettacolare cornice della Stark Arena, Il Partizan supera i lituani 81-72 e va sopra il 50% di record, difendendo la sua posizione da play-in. Non riesce la seconda impresa per i ragazzi di coach Trinchieri, ex di turno, dopo la netta affermazione contro il Fener.

Zalgiris vs Dozier

Lo Zalgiris con un pezzo di Italia in più in panca, nella persona di coach Menetti, debutta nel match con grande energia. Tripla di Evans e rubata e fuga di Giedraitis su uno svagato Punter, il tutto da ripetere due volte e la squadra di Kaunas va avanti 13-3.

La reazione dei padroni di casa ha letteralmente un nome ed un cognome. PJ Dozier. L'ex Okc prende per mano i bianconeri e con 15 punti consecutivi (23 alla fine, eguagliando il suo high) si mette in testa al gruppo a tirare per mantenere la fuga Zalgiris a distanza di sicurezza.

Neanche una tabellata da oltre 9 metri di Butkevicius scoraggia il 35 in maglia Partizan. In mostra tutto il suo midrange game, specialmente dal palleggio, per un parziale personale davvero impressionante e degno del suo compagno di reparto Punter, dal quale sembra stia rubando molte movenze.

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PJ Dozier, un uomo solo al comando

Fuga neutralizzata, Partizan al comando

Il Dozier show fa entrare definitivamente in partita gli uomini di Obradovic, e l'ingresso di Avramovic è il definitivo segnale di un cambio di rotta per quanto riguarda l'aggressività dei padroni di casa. Gli attacchi non scintillano, ma la fisicità è elevata. Keenan Evans risolve tante situazioni in casa Zalgiris, sui cambi attaccando o trovando spesso un buon Birutis, pronto anche a riaprire nonostante non sia proprio il suo mestiere.

Il Partizan raggiunge gli ospiti, in una battaglia colpo su colpo, emerge spesso Leday a risolvere dal post. Proprio Leday regala il primo vantaggio casalingo sul 42-41 sul finire di primo tempo. Ottima la partita dell'ex Milano, che non si raffredda nell'intervallo e nel terzo quarto colpisce anche dalla distanza dopo un'incomprensione difensiva dello Zalgiris.

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Evans prima con gli assist e poi con due triple, regge l'urto del talento del Partizan. I serbi, non sono fluidi, fermano la palla, fanno tanti palleggi, ma Dozier e ancora un miracolo di Punter li tengono avanti. Lo Zalgiris, lotta ed è preciso da dietro l'arco e rimanda agli ultimi 10 minuti il verdetto di una partita coinvolgente ma non spettacolare.

Finale in bianconero

Kaminski, inizia il parziale con 6 punti consecutivi, e il circus shot di un moderato Dozier permettono il primo vero allungo dei padroni di casa. La partita è una lotta, ogni azione regala deviazioni, palle vaganti e contatti onesti ma durissimi. Lo Zalgiris, raggiunge presto il bonus e proprio dalla lunetta ancora Kaminski raggiunge la doppia cifra personale e di vantaggio per il Partizan.

Dal 61-59 di fine terzo periodo, al 73-61. Tre liberi di Evans riportano i lituani sotto la doppia cifra, ma l'ex Maccabi non riesce a trascinare i suoi più vicini. L'ultima perla di Dozier, questa volta ad imbeccare Nunnaly, manda definitivamente i titoli di coda sul match. Non una gara di fioretto, ma un appassionante duello rusticano, ad altissima intensità, con la squadra con più armi a vincerlo meritatamente.

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Protagonisti

PJ Dozier, 23 a pareggiare il suo career high in EL. 15 consecutivi in un primo quarto difficile per il Partizan. Un exploit che ha tarpato le velleità di fuga in doppia cifra degli ospiti. 8/10 da due per lui e una capacità di giocare il midrange con grande eleganza ed efficacia. Per molti versi molto simile a Punter. Leday, 21, molto continuo nei quarti centrali e soprattutto capace di farsi trovare in diverse situazioni complesse, trovando 1vs1 chirurgici specialmente dal post. Kaminski, 12 con il 100% dal campo, praticamente maturato tutto nell'allungo decisivo di inizio quarto periodo, da finisseur navigato.

Evans, ovviamente, 25 per lui, ma senza benzina nel finale. Si denota da diverse scelte poco lucide e dall'assenza di killer instinct tipico del prodotto di Texas Tech. Giedraitis, merita una menzione per l'aggressività difensiva dal minuto 1. Tre palle letteralmente strappate dalle mani di Punter, e un'applicazione alla causa ammirevole.

Male questa volta Sumner, troppo "leggero" per l'atmosfera di serata, entra un paio di giocate molli, fanno capire a coach Trinchieri che non sia il caso di perseverare. Ulanovas, trova sempre modo per dare un contributo, ma stasera pare meno deciso in attacco e semplicemente impotente contro Dozier.

Photocredit: Partizan X

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