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Olimpia-Pesaro - Dopo la vittoria conquistata sabato in gara 1, la compagine allenata da coach Ettore Messina che con il successo di ieri ha conquistato il 100esimo successo sulla panchina milanese e le 119° partite disputate nei playoff raggiungendo così coach Charlie Recacalcati, si è portata nelle serie su Pesaro avanti sul 2-0.

86-57 il punteggio finale di Olimpia-Pesaro in gara 2

Olimpia-Pesaro

Olimpia-Pesaro: Shabazz Napier e Devon Hall guidano l'Olimpia sul 2-0

Come accaduto sabato tutti hanno dato il proprio contributo, ma se dobbiamo scegliere i protagonisti principali della vittoria in gara 2 che permettono ai milanesi di avere già il primo match point nella serata di giovedì quando a Pesaro si disputerà gara 3 allora i nomi da fare sono principalmente due: Shabazz Napier e Devon Hall.

Il numero 13 dell'Olimpia Milano gioca un'altra partita di spessore e come un ottimo direttore d'orchestra dirige alla perfezione l'attacco milanese. Grazie al buon lavoro difensivo (39 rimbalzi conquistati), Milano riesce a correre molto bene e a produrre tanti canestri facili con un'efficace movimento di palla (22 assist). Il classe 1991 chiude la sua gara con 12 punti, 7 assist e 21 di valutazione in 16' di utilizzo.

L'altro grande interprete di Olimpia-Pesaro è certamente Devon Hall. L'ex Brose Bamberg sembra che stia tornando ai livelli del giocatore che abbiamo visto lo scorso anno, in una stagione dove gli infortuni hanno condizionato il suo rendimento la guardia milanese sembra essersi ritrovato.

Già sabato aveva dato segnali incoraggianti e 48 ore dopo si ripete mettendo a referto 13 punti (top scorer di Milano) con 15 di valutazione in 21'.

All'interno dello scacchiere di coach Ettore Messina sappiamo quanto sia importante Devon Hall perchè dà equilibrio sia in attacco, ma soprattutto in difesa.

Olimpia-Pesaro: Le parole dei coach nel post gara

Coach Jasmin Repesa analizza così la pesante sconfitta nel secondo atto della serie contro l'EA7 Olimpia Milano: "Ma niente che cosa posso dire, posso salutare tutti i presenti. La partita l'avete vista, l'unica cosa che è rimasta è fare i complimenti per la vittoria a Milano che ha vinto con pieno merito. Da parte nostra abbiamo provato, ma onestamente in questo momento facciamo fatica contro l'aggressività, quando la mettono al 100% sul campo ed è tutto qua."

Coach Ettore Messina parla così in conferenza stampa: "E’ stata un’altra buona partita, siamo partiti bene, abbiamo costruito un buon vantaggio soprattutto con la difesa, anche se 22 assist ovviamente rappresentano un numero importante. E poi abbiamo continuato a giocare e questo è un segnale positivo. Ero ottimista all’intervallo perché aldilà del vantaggio avevamo conquistato il margine senza tirare bene da tre. Questa era una cosa che speravo di vedere in questa serie. Mi pare che la squadra sia in un momento positivo di morale, dà la sensazione di avere piacere di giocare insieme. Credo che le scelte sugli stranieri siano state importanti. Quello è stato il momento più difficile. Così abbiamo avuto qualcuno contrariato, ma poi si allena con impegno, e gli altri sono sereni. Credo molto nella continuità, altrimenti ti viene il dubbio che giocando male una partita puoi finire fuori squadra e allora giochi meno tranquillo, tiri con più ansia e giochi peggio”. Questo il commento iniziale

“Ovvio sono contento, mi fa piacere raggiungere un allenatore come Recalcati. Naturalmente sono una conseguenza di tanti anni passati ad allenare, ma sono contento. Spero di aggiungere un po’ di partite perché vorrebbe dire fare strada nei playoff”. Così sul traguardo raggiunto delle 119 partite disputate nei playoff

“Sono i playoff e si tende a usarli un po’ prima del solito. E’ normale che dopo aver vinto bene Gara 1, con un buon vantaggio in Gara 2, puoi giocare qualche possesso non all’altezza. E allora preferisci fermare la partita, perché basta un niente per cambiare l’inerzia, e vuoi evitare che poi qualcuno si innervosisca. Ma spesso sono loro stessi, i giocatori, a entrare nel time-out e richiamarsi uno con l’altro in modo da chiarire cosa fare. Tutto di solito parte dalla difesa”. Sui time-out chiamati quando la VL Pesaro ha fatto dei mini parziali e la sua squadra ha poi reagito bene dopo i minuti di sospensione

Olimpia-Pesaro: In vista del terzo atto

Giovedì 18 maggio alle ore 20:00 alla Vitrifrigo Arena di Pesaro andrà in scena il terzo atto della sfida dei quarti di finale tra Olimpia-Pesaro con i milanesi che come già detto in precedenza hanno vinto le prime due partite disputate al Mediolanum Forum non perdendo così il fattore campo, ma soprattutto portandosi avanti nella serie sul 2-0 con la chance di chiudere la pratica sul 3-0 così da poter poi tornare in palestra per preparare la semifinale dove l'avversaria sarà l'Umana Reyer Venezia o la Dinamo Sassari (serie sull'1-1).

La Carpegna Prosciutto Pesaro ci arriva sostanzialmente con le spalle al muro, sapendo che gara 3 rappresenta una partita da win or go home. In tutte e due le sfide giocate a Milano, i ragazzi di coach Jasmin Repesa hanno evidenziato una difficoltà sicuramente sotto l'aspetto fisico, ma anche proprio a livello di energia sembra che la benzina sia finita e giocare ogni due giorni per una squadra che non è abituata non è sicuramente facile resettare quanto accaduto 48 ore prima. Dopo aver raggiunto il pass per le F8 di Coppa Italia, i playoff conquistati all'ultima giornata hanno rappresentato un altro grande traguardo, consapevoli del fatto che sulla loro strada c'era l'Olimpia Milano che ha un solo obiettivo raggiungere la finale il prima possibile per poi provare conquistare la terza stella.

L'EA7 Olimpia Milano ci arriva con la consapevolezza di dover chiudere subito la serie, così poter risparmiare un po' di energie dopo una stagione molto lunga visto il doppio impegno. Sia nella partita di sabato che in quella di ieri sera si è vista una squadra solida, concentrata e soprattutto determinato verso una sola direzione. Ognuno ha dato il proprio mattoncino e nelle due sfide ci sono stati protagonisti diversi e questa è sicuramente una cosa importante, perchè nei playoff si sa che tutti devono farsi trovare pronti quando vengono chiamati in causa.

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