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Al PalaDozza la Virtus Bologna gioca un'altra partita solidissima e ha la meglio di un'Alba Berlino frizzante e mai doma. Alla fine è 87-76 per i bianconeri dopo una partita condotta per tutti i 40 minuti in cui i tedeschi non hanno mai avuto una possibilità di vincere.

Il racconto della partita

Belinelli è subito caldissimo: due canestri dei suoi, assist dietro la testa e tripla per il 9-2 iniziale. La Virtus attacca con grande continuità e determinazione il ferro, Shengelia prende tutto sotto canestro e i padroni di casa vanno sul +9 creando ottimi tiri come nel Principato. L'ex Jaleen Smith entra e tempo pochi secondi segna la prima tripla per il 20-8 e subito lo segue Dobric. L'energia è a mille al Paladozza, l'Alba è stritolata e dopo 10' è già 27-11 con una grande attacco virtussino.

La qualità della costruzione delle triple bianconere continua ad essere altissima così come la difesa che obbliga due violazioni dei 24 secondi nell'arco di due minuti. L'Alba però inizia a trovare qualche canestro positivo e l'attacco Virtus, com'è normale che sia, abbassa l'efficienza e i ritmi in un secondo quarto più equilibrato. Bologna rialza il voltaggio negli ultimi due minuti di quarto e allora all'intervallo è 44-26 con un deciso +18.

L'Alba riparte bene con le triple di Thiemann e l'atletismo di Olinde trovando finalmente il canestro con più continuità. Olinde ne trova 8 di fila con una tripla da esterno sulla sirena, mentre la Virtus sbaglia qualche ottimo tiro che nel primo tempo è sempre entrato. Allora l'Alba torna sotto la doppia cifra di disavanzo con un parziale da 9-18 fatto di tanta energia ma anche una convinzione tutta diversa. 21 punti in 6' per i tedeschi, ma Berlino commette una caterva di palle perse e la Segafredo con la difesa e un super Shengelia torna presto sul +15. Chiude il quarto la tripla di Lundberg: 67-51.

La Virtus tiene l'Alba a distanza anche se i tedeschi, com'è loro natura, giocano fino alla fine senza mollare. Da una parte Spagnolo mette un'ottima serie di canestri, dall'altra Mickey domina l'area avversaria. Spagnolo è incontenibile nel quarto e mostra tutte le sue doti da scorer, ma Bologna continua a fare quello che vuole con Shengelia e Mickey vicino a canestro. Berlino però non molla fino alla fine e allora è -8 a 2' dalla fine con un Banchi che non ammette distrazioni. Dal TO la Virtus trova due triple con grande cinismo e allora finisce qui: 87-76 per i bianconeri.

L'Alba gioca un buon secondo tempo, Spagnolo esplode nel quarto periodo

L'Alba viene assalita dai virtussini nel primo quarto, ma la forza dei berlinesi è proprio il non smettere mai di fare la propria pallacanestro per tutti i 40 minuti della partita.

E allora, con serenità e con la freschezza dei propri giovani, Berlino dopo un primo tempo in apnea e in grande difficoltà, gioca una seconda parte di gara con faccia tosta e con grande coraggio nel continuare a fare quello che chiede il loro allenatore.

A condannare gli uomini di Gonzalez sono state le 17 palle perse: alcune ingenue, altre frutto della grande pressione virtussina sul portatore di palla. Il 47.4% dall'arco racconta un tiro dalla lunga distanza che, se nel primo tempo era stato pessimo, nel secondo è stato quasi perfetto.

Se Justin Bean è sembrato ancora molto indietro, Sterling Brown (17+6) è parso decisamente cresciuto dopo le prime uscite. Mentre Olinde e Thiemann sono sembrati i due veri assi trainanti di questo gruppo, ma a far impressionare è l'ultimo quarto di Matteo Spagnolo da scorer assoluto capace di segnare un canestro più difficile dell'altro.

L'ex Trento va assolutamente monitorato: in una stagione in cui può avere tanto la palla in mano e libertà d'azione può veramente intraprendere un percorso di crescita i cui limiti non sono per nulla chiari. Per lui stasera 15 punti in nemmeno 15 minuti in campo. Insomma, se l'Asvel è un buco nero, l'Alba continua a non dispiacerci per la sua filosofia e per le buone cose che riesce quasi sempre a far vedere in campo.

E' ancora una grande Virtus con un Shengelia dominatore

Il 27-11 virtussino del primo quarto è la diretta prosecuzione della stellare prestazione di venerdì scorso contro Monaco. Poi le percentuali e l'intensità degli uomini di Banchi si è abbassata leggermente, ma la Virtus è sempre stata in totale controllo della gara senza mai dare l'impressione di poter rischiare.

Anche nel momento a 2' dalla fine quando i berlinesi erano tornati a -8 e poteva subentrare un pizzico di indecisione, la Segafredo è uscita dal timeout con lucidità e idee chiarissime, chiudendo la partita. Le travi portanti di questa squadra continuano a delinearsi partita dopo partita: ritmi medio-alti, una fase difensiva asfissiante con grande pressione sul portatore di palla e con grande fisicità unita a un attacco che fa della circolazione di palla la sua forza maggiore nella creazione di tiri, soprattutto dall'arco, ad alta percentuale.

Tutto questo si è visto molto chiaramente anche nella gara di stasera. E a confermarlo ci sono gli 87 punti segnati, i 21 assist e le sole 10 palle perse nonostante una percentuale dall'arco normale rispetto al numero altisonante di Monaco.

Andando sulle individualità le prove difensive di Pajola e Hackett sono state, come spesso accade, decisive, unite anche a diversi canestri importanti. Ma a scavare il solco sono state spesso le giocate di due ispiratissimi Jordan Mickey e Toko Shengelia, due giocatori completamente rinati rispetto alla scorsa stagione sia per efficacia di letture e giocate che per determinazione in campo. L'americano e, in particolare, il georgiano in area, dal loro ufficio del post basso, fanno quello che vogliono e trovano i due punti nei modi più disparati.

15+5 per il primo e 26+4+3 con 32 di PIR per il secondo, autore di una prova davvero dominante. Se Shengelia ha questo forza in area unita all'efficacia sia ai liberi che nei tiri dall'arco sugli scarichi allora sì che il georgiano diventa un vero rebus per gli avversari e un giocatore che sposta equilibri ben diversi per la Segafredo.

Intanto per gli uomini di Banchi in classifica è un meritato 2-1 e, venerdì, c'è già una delicata gara in casa con la Stella Rossa che potrebbe dire qualcosa sulle ambizioni di classifica.

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