Il Paris Basketball lotta fino alla fine, ma senza Shorts si arrende al Real Madrid
Il Real con grande fatica torna a vincere. Parigi, senza il suo leader, perde la sua seconda partita consecutiva.
Mezz'ora prima della palla a due il Paris Basketball ha comunicato che TJ Shorts non sarebbe stato della partita.
L'assenza del numero zero ha messo il Real Madrid in una posizione in cui la vittoria era quasi obbligatoria. Non senza difficoltà, gli uomini di Mateo hanno sfruttato l'occasione e sono tornati a vincere dopo tre sconfitte consecutive.
Il racconto della sfida, terminata 85-96.
Tavares è un rebus irrisolvibile per il Paris
Il piano partita del Real è chiaro fin dai primi possessi. I Blancos vogliono andare il più possibile nel pitturato da Tavares, sfruttando i limiti fisici della squadra di Splitter. I francesi, infatti, non hanno nel proprio roster un corpo in grado di contrastare il capoverdiano e sono costretti a concedere qualcosa al Real.
Splitter sceglie di proteggere il più possibile l'area, cercando di non far arrivare la palla a Tavares e raddoppiandolo quando riesce a ricevere. Questo chiaramente espone Parigi alle triple del Madrid, i cui tiratori sono liberi di ricevere intorno all'arco, dal momento che la difesa è tutta collassata in area.
Inizialmente, la scelta sembra dare i suoi frutti, il Real infatti non riesce a trovare il fondo della retina nonostante i tiri siano quasi sempre aperti. Pian piano, però, i Blancos aggiustano la mira e il loro vantaggio inizia a farsi consistente (+10 al 12').
Non è un caso che il cambio di ritmo del Madrid sia coinciso proprio con l'ingresso di Campazzo, autore di 14 punti in appena 10 minuti in uscita dalla panchina.
Lo prova a sostituire Shorts, ma Campazzo è glaciale
Parigi, nonostante l'assenza di Shorts, non viene meno ai propri principi. I francesi, come sempre, tirano non appena hanno un minimo di spazio e insistono nel giocare uno contro uno, cercando di tenere alto il ritmo della partita. Sono Lo e Hifi a prendersi la squadra sulle spalle, principalmente con giocate individuali di grande qualità, che tengono a galla Parigi.
All'intervallo la squadra di Splitter è sotto di appena quattro punti, nonostante le difficoltà nell'arginare Tavares e l'assenza di tutti quei vantaggi che è solito creare Shorts.
In apertura di terzo quarto, i parigini passano addirittura a condurre grazie a Lo, che sembra essersi travestito da Shorts. L'ex Olimpia (30 punti a fine gara) è incontenibile e il suo uno contro uno manda più volte fuori giri la difesa madrilena.
Alla lunga, però, il talento del Real - con i vari Musa, Hezonja, Abalde… - viene fuori. Tavares rimane un rebus irrisolvibile e Campazzo è come al solito glaciale (19 punti e 6 assist alla fine). Dopo 38 minuti di lotta, dunque, il Madrid riesce a chiudere la partita.
L'elogio, tuttavia, va ancora una volta a Parigi, che ha dimostrato di saper essere una grande squadra anche senza il proprio leader. Questa è la dimostrazione che è il sistema a funzionare egregiamente, a prescindere dagli interpreti.