Larkin è indemoniato, l'Efes schianta il Bayern nel R#28
Nel survival game tra Efes e Bayern a determinare è Larkin. La guardia turca fa letteralmente a pezzi la difesa bavarese e rilancia le ambizioni degli ex bi-campioni d'Europa nella corsa verso i play-in. Non è certo facile il percorso della formazione di Mijatovic, ma questo successo restituisce fiducia e possibilità di credere al 10° posto. D'altro canto i tedeschi subiscono una pesantissima battuta d'arresto dopo il bel successo con la Stella Rossa di settimana scorsa.
Alla Sinan Erdem finisce 109-86 per i padroni di casa, trascinati dai 28 del suo fuoriclasse, dai 21 di un ottimo Clyburn, dagli 11 di Osmani e dai 10 a testa di Bryant e Thompson. Gli ospiti portano 4 uomini in doppia cifra, con Edwards miglior marcatore a 19, seguito dai 18 di Lucic, dai 15 e 6 rimbalzi di Serge Ibaka e dai 10 di Leandro Bolmaro. Con questo successo l'Efes sale a quota 24, agganciando e superando in classifica proprio il Bayern.
La partita
Parte fortissimo il Bayern nello scontro diretto in casa dell'Efes: Edwards, Ibaka e Lucic innestano le marce alte portando gli ospiti in vantaggio a ridosso della doppia cifra sul 12-21 a 3'40" dalla prima sirena. Ci pensano 6 punti di Larkin e 4 di Willis - in particolar modo - a rimettere in equilibrio il punteggio sul 26-28. Punteggio altissimo che favorisce i turchi nella concezione di pallacanestro.
Nel secondo quarto la squadra di Mijatovic finisce nuovamente sotto di 2 possessi grazie soprattutto ad un Lucic immarcabile già in doppia cifra al 16' (3/3 dall'arco per il serbo). Negli ultimi 3'30" break di 13-3 per i turchi guidato da Thompson, Larkin e Bryant per il vantaggio interno sul 53-49 con cui rientrano le due squadre negli spogliatoi per l'intervallo lungo.
Nel terzo quarto riparte a mille all'ora la truppa in blu, con Larkin e Clyburn che quasi da soli producono un terrificante 16-5 in meno di 4' che non solo indirizza il match, ma uccide le speranze di colpo esterno dei bavaresi, che si sono sciolti alla terza accelerazione turca. Un'onda lunga che non accenna a diminuire, Larkin arriva a 28 già al 30' ed il risultato eloquente è 88-65 con match già in ghiaccio.
L'ultimo quarto serve solo a determinare il risultato, con i padroni di casa che fanno un minimo di rotazione trovando punti importanti da Clyburn, Bryant, Beaubois ed Hollatz. Prova qualche timidissimo cenno di reazione la formazione bavarese con Ibaka, Edwards e Francisco, ma i buoi sono già scappati da un pezzo ed il match non è in discussione. I 100 vengono toccati al 36': negli ultimi 4' ne arriveranno altri 9 per i padroni di casa, che vinceranno poi 109-86.
Efes, con questo Larkin i play-in sono possibili
Quando conta, lui c'è sempre. Quando la posta in palio è alta, Larkin si esalta e porta i compagni verso una vittoria dal peso specifico straordinario: l'Efes agguanta il Bayern in classifica e si rimette pesantemente in corsa verso i play-in. I turchi giocano un match spettacolare, di grandissima qualità e soprattutto su quei binari che prediligono: lo si era scritto in mattinata, a punteggi alti sarebbe stata complicata la faccenda per i bavaresi.
Travolgente il 37/63 dal campo della formazione di Mijatovic, un irreale 59% che parte principalmente dal 71% da due punti. Il lavoro degli esterni in questo fondamentale è stato incredibile: le accelerazioni brucianti di Larkin, Beaubois, Thompson, Hollatz sono state devastanti, mettendo a ferro e fuoco la difesa turca. Un lavoro cui fa seguito - poi - il finale travolgente di Clyburn: l'ex CSKA ha refertato una buona parte di punti nel terzo quarto, con i suoi classici jumper dalla media e con una serie di triple imponenti.
A fare la differenza dunque è il grande impatto del duo Larkin-Clyburn: sono 49 i punti combinati dei due diamanti, con un gran 14/22 dal campo per 58 di valutazione. Curiosità: 92 punti sui 109 di squadra sono stati realizzati dagli esterni. Dei restanti 17, 9 arrivano da Derek Willis. Una grande prova di squadra dell'Efes, determinata soprattutto dai 20 assist di squadra e dalle poche palle perse (9) per 131 di valutazione.
Chi - però - merita la menzione a parte è Shane Larkin: il play turco ne scrive 28 con un irreale 9/12 dal campo con 6 triple su 9 messe a bersaglio, cui si sommano pure 3 rimbalzi, 4 assist e 4 falli subiti per 33 di valutazione. Semplicemente fuori scala per tutti il numero #0 dell'Efes, che rilancia le sue ambizioni di play-in abbattendo un Bayern fragile.
Bayern, senza difesa i play-in sono una chimera
Lo aveva detto coach Laso dopo la partita vinta contro la Stella Rossa: per vincere le partite bisogna opporre resistenza fisica, difendere forte e soprattutto spendere falli in maniera intelligente. Il suo Bayern pare non aver recepito molto il messaggio, pur riconoscendo le difficoltà che si possono incontrare sul campo caldo dell'Efes: subire 88 punti già di per sé non è il massimo, se poi arrivano in 30 minuti anziché in 40, allora gli allarmi suonano forte, fortissimo.
Concedere il 59% dal campo alla squadra turca, con un irreale 71% da due punti è termometro perfetto della scarsa qualità difensiva messa in campo alla Sinan Erdem. Pochissime le situazioni in cui i bavaresi sono riusciti a contenere l'attacco turco, principalmente quando si è trattato di difendere sui lunghi. Ma perché la formazione di Laso non è riuscita a contenere i ritmi, tirando 7 volte in meno e concedendo il 71% da 2 ed il 49% dall'arco? Molto semplice, perdendo ben 17 possessi e non mettendo il corpo contro questi esterni.
Per poter uscire indenni dal campo dell'Efes era necessario e fondamentale tenere i ritmi bassi, senza concedere ritmi, campo e qualità a giocatori come Larkin. Forse le caratteristiche degli esterni bavaresi in tal senso non aiutano, ma incassare 88 punti in 30' significa davvero non aver retto minimamente l'urto ed aver concesso alla formazione turca la cloche di comando delle operazioni anche e soprattutto per quel che riguarda i ritmi. Se poi nella ripresa realizzi solo 4 delle 15 triple tentate è un grosso problema.
Foto credit Efes