Ancora Real, il Barça ha le spalle al muro
Gara 2 è appannaggio Real e il Barça si trova già alle strette
Lo spettro del cappotto in semifinale si aggira dalle parti di Barcellona e si tratterebbe di una chiusura irrispettosa dei discreti valori comunque espressi dalla stagione blaugrana.
Il Real tiene la barra dritta e supera gli avversari, mostrando sempre grande consapevolezza nella gestione delle avversità, e aggiunge il secondo tassello alla sua serie. Vince 104-98.
Dettare i tempi
Dopo un primissimo allunghino Barça, basta qualche azione perché il Real prenda le misure e, da squadra matura e determinata qual è, prenda una posizione forte sulla sfida. La squadra di Mateo piazza un 10-0 che è graffiante risposta.
Le due squadre combattono, cercano i loro lunghi e le realizzazioni interne, in particolare il Barça, che trova più volte Vesely e, grazie a lui, riprende la leadership in coda al quarto.
L'inerzia catalana continua a vibrare dagli albori della seconda frazione, il Barça costruisce un vantaggio, anche in un periodo non troppo esaltante per la brillantezza degli attacchi.
Arrivando verso il finale di quarto, però, si arriva alla "zona Llull", quando proprio le iniziative del campione maiorchino consentono alle merengues di risalire la china. A poco più di 1' dalla fine del primo tempo, la sua tripla propiziata dall'eroico recupero di Campazzo consente di nuovo al Real di strappare il vantaggio.
E proprio un'ulteriore tripla di Campazzo chiude il secondo tempo con un +4 madrileno.
Terzo quarto
Il Real cavalca Hezonja e Musa, assalta e costruisce, costringe i catalani ai falli e ammalia la partita.
Il Barça punta sul mid range di Vesely e prova a schierare una zona, sperando di imprimere una svolta alla gara. La zona non ha grandi effetti, il Real la attacca per tutti i minuti in cui è schierata con grande ingegno. L'obiettivo è spezzettarla, è attaccare ogni volta l’uomo in 1vs1 utilizzando una disposizione particolare, dispari contro fronte dispari o pari contro fronte pari.
In questa fase i vecchietti terribili di Mateo sono fondamentali, nelle letture dei movimenti e degli spazi.
Il Real scherza la difesa avversaria e, quando serve Tavares nel cuore del quarto sotto canestro, sigla il +14 e mostra una netta supremazia nella sfida.
L'apostrofo di Llull da lontanissimo dall'arco a fil di sirena sa di gloria anticipata, così come il +17 che si concretizza pochi minuti dopo nel quarto quarto. Qualche tentativo di forzatura da parte della coppia ceca del Barça, un Satoransky dalla grande mira dall'arco e Jan Vesely, non è sufficiente: il Real non si scompone e chiude festante.
Appunti di fine gara
Si chiude la seconda gara che premia sempre un Real che pare più maturo e più forte. Nonostante gli oltre 90 punti, il Barça ha confermato un'incisività ridotta al tiro da tre punti.
Se sommiamo le due sfide, il numero di triple segnate globalmente è 24 a 12 per il Real, un abisso che va al di là delle percentuali. I catalani sono stati trainati dal tiro da due e dall'accoppiata ceca Satoransky-Vesely. 15+11 per il primo, 24 punti per il secondo, che ha trovato modo di pungere anche lontano dalle forche caudine di Tavares.
C'è qualche risorsa da sfruttare di più, in particolare un Laprovittola, che oggi si è svegliato in ritardo, e Jokubaitis, che pare però ormai ai margini (3’54” in gara 1 e DNPCD in gara 2). E poi la necessità di trovare una chiave tattica che possa sparigliare le carte, là dove la zona non è riuscita. Per grandi meriti del Real, certo, ma anche per scarsa imposizione catalana.
Madrid ha avuto 11 giocatori a referto, 11 giocatori a segno, 4 in doppia cifra e uno a 9 punti. Galvanizzato sempre dal solito, eterno Sergio Llull (18 punti), ha costruito anche con un grande apporto di Hezonja in diversi momenti importanti. Insolitamente completo e chirurgico, il croato ha realizzato 12 punti, 7 rimbalzi e 6 assist, nonostante qualche errorino al tiro da fuori.
L'attacco madrileno è un misto di talento e sapienza tattica e il 18/14 di rapporto assist/perse non racconta bene la qualità di alcune letture in momenti decisivi.
La strada per le finali è già tracciata?
Photo credit: Real Madrid Basket X