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Primo tempo straordinario della Stella Rossa nel derby di Belgrado.

Il secondo importante scalpo settimanale, dopo il blitz di Istanbul contro il Fenerbahce, rilancia le ambizioni della squadra allenata da Sfairopoulos.

Troppo brutto, per essere vero, il Partizan dei primi venti minuti.

L'impatto della panchina, nella prima affermazione stagionale della Crvena Zvedza sugli storici rivali, altro aspetto da segnalare nella consueta analisi di Eurodevotion.

PRIMO TEMPO

"Non stiamo lottando, non riusciamo a difendere, state facendo quello che vi pare e siamo sotto di venti", un estratto del time out di Obradovic, a pochi secondi dall'intervallo lungo, è la perfetta istantanea di un primo tempo dominato dalla Stella Rossa Belgrado e chiuso avanti addirittura per 50-29. Un netto divario griffato da una "bomba" di Teodosic su perfetta assistenza di Nedovic. Classe cristallina per entrambi e l'ultimo canestro rappresentazione del talento olio su tela. Le importanti assenze in casa Partizan di Avramovic e LeDay non giustificano venti minuti di così rara energia in una partita così sentita come il derby di Belgrado. Sei palle perse nei primi otto minuti, nessun assist, percentuali deficitarie al tiro hanno spinto subito sul 20-9 i padroni di casa ed al primo time out un preoccupato Obradovic. Il nuovo arrivato Gillespie è stato l'emblema della grande energia della Stella Rossa, un centro a suo agio con il pick&roll e perfetto bersaglio degli assist del mago di Valjevo ex Virtus Bologna. Otto punti con il 100% al tiro e diversi rimbalzi offensivi il fatturato del giocatore arrivato dal Bayern Monaco. Il secondo quarto si è aperto e chiuso allo stesso modo, con una realizzazione pesante di Teodosic. Nel mezzo un massimo vantaggio interno riscritto più volte, un Giedraitis chirurgico ed una imbarazzante differenza in ogni voce statistica tra le due contendenti. Il bilancio di 15-2 alla voce assist, i nove turnover del Partizan ed il complessivo 19/34 al tiro della Crvena Zvedza le voci più interessanti.

Primo tempo

SECOND UNIT CRVENA ZVEDZA

L'impatto della panchina della Stella Rossa è stato assolutamente determinate nel condizionare l'andamento della sfida. 62-29 il dato numerico a livello di punti tra i giocatori non partiti nello starting five. L'esperienza di Teodosic e Hanga, l'imprevedibilità di Yago, la solidità di Giedraitis sono state le risorse utilizzate da Sfairopoulos per sparigliare le carte in corso d'opera. Una menzione a parte per Freddie Gillespie, il centro arrivato nelle scorse settimane dal Bayern Monaco. I suoi 14 punti, con 7/8 al tiro, sono record personale in Eurolega su 49 partite disputate. Riserva, alla palla a due, era anche Frank Kaminsky. Il lungo del Partizan è l'unico ad aver fatto correre qualche brivido al pubblico della Stark Arena grazie ad un break di sette punti che aveva riportato gli ospiti sul -9 (77-68) a poco più di due minuti dalla sirena. Una flebile speranza spezzata da Giedraitis nel possesso successivo.

Primo tempo

PRIMO KO PER IL PARTIZAN

Prima sconfitta nella stracittadina per il Partizan in questa stagione dopo i due successi avvenuti, da padrone di casa, sia in Turkish Airlines Euroleague che in ABA League. Due partite che avevano rappresentato il battesimo di fuoco di Sfairopoulos sulla panchina di una Stella Rossa con ancora in cabina di regia Shabazz Napier. Un lavoro, quello del coach, che ha generato un processo di crescita importante come confermato anche da Milos Teodosic nel dopo gara: "Stiamo crescendo come squadra, crediamo di più in noi stessi". Unica nota stonata il rientro negli spogliatoi per un infortunio del classe 2005 Topic, il ragazzo tornato dal prestito al Mega Bemax e prospetto di alto livello al prossimo draft Nba. Nella serata negativa del Partizan si salva l'ex Kevin Punter. 17 punti per l'americano apparso molto nervoso nel finale di gara.

Primo tempo
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