Virtus-Fenerbahce, Banchi: "Possiamo competere con tutti, ma dobbiamo gestire meglio i finali"
Tutto il rammarico di coach Luca Banchi dopo la sconfitta della Virtus contro il Fenerbahce
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Una sconfitta nel punto a punto finale, per l'ennesima volta in questa stagione.
La Virtus cade tra le mura amiche contro un Fenerbahce più concreto nel finale: le triple di Guduric e Hayes-Davis regalano i due punti ai turchi, mentre la Segafredo subisce la seconda doccia gelata nel giro di una settimana.
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Nel post partita, coach Luca Banchi si congratula coi suoi per la prestazione offerta, sintomo di crescita del gruppo, il quale, durante il secondo tempo, è stato in grado di controllare il match, tuttavia torna sulla poca lucidità mostrata dai bianconeri nel finale, concetto già espresso nel post gara di Virtus-Panathinaikos: “Un’altra partita difficile, che conferma il nostro livello che ci fa competere contro tutti. Sfortunatamente non abbiamo avuto ancora la capacità di portare a termine il lavoro: capisco che il nostro record non è positivo e questo contribuisce sicuramente a portare tensione e pressione. So cosa vogliono i ragazzi, che meriterebbero un esito diverso. Adesso dobbiamo avere la consapevolezza di aver confermato di avere armi per competere contro chiunque: la nostra posizione in classifica forse ci crea uno stato emotivo che ci limita nei finali di gara, dove serve essere lucidi per evitare piccoli errori su cui oggi ancora recriminiamo: tiri liberi sbagliati, falli tecnici che hanno avuto un impatto pesante nell’economia della gara, sembra quasi una maledizione. Voglio rimanere concentrato su quello che possiamo controllare: la crescita in termini di squadra, la crescita di alcuni giocatori. Stasera in alcuni frangenti abbiamo dato la sensazione di poter controllare la gara. Nell’ultimo quarto i 30 punti subiti stonano con i 56 concessi al 30′. Nell’ultimo quarto per il Fener ci sono stati 10 liberi e il 50% da tre punti: di là noi sentiamo la pesantezza di queste sconfitte in volata. Cerchiamo di mantenere lo sguardo su ciò che realmente possiamo controllare." L'analisi del capo allenatore virtussino, nonostante la sconfitta bruciante, è fredda e lucida: la Segafredo deve concentrarsi sulla propria crescita di squadra e sulla maggior incisività di qualche singolo interprete, il quale, dopo un avvio di stagione tutt'altro che semplice, sta riuscendo a dare il proprio contributo nelle ultime gare. I dettagli, ancora una volta, hanno fatto la differenza a favore dell'avversario e questo non può che abbattere un gruppo voglioso di accumulare punti in classifica e risalire la china il più in fretta possibile.
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Luca Banchi prosegue nella sua disamina post match evidenziando con ancor più forza le piccole sbavature finali che sono costate la vittoria ai bianconeri: “I nostri avversari non sono stati perfetti: hanno trovato sempre la giocata che li ha aiutati a portare a casa la partita, noi dobbiamo ancora riuscire a trovare queste risorse. Ci sono stati tanti episodi su cui avere delle recriminazioni: alcuni sono fuori dal nostro controllo, noi dobbiamo concentrarci su quelli che possiamo e dobbiamo migliorare. Con il Panathinaikos abbiamo avuto il tiro del pareggio, stasera quello della vittoria ma prima tante occasioni per far finire diversamente la partita.”
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"Il numero di tiri liberi che abbiamo avuto - continua coach Banchi - dimostra che abbiamo cercato di attaccare la loro difesa, per prendere vantaggi che hanno fruttato tiri liberi: vista la struttura di squadra che abbiamo dobbiamo però fare qualcosa in più per migliorare il flusso del nostro gioco. Stasera il Fenerbahce, tranne i minuti in cui era in campo Birch, ha giocato sempre con cinque giocatori sul perimetro: nel finale di partita addirittura sul cambio sistematico sono nati i tiri decisivi da tre punti, quindi ci sono aspetti su cui dimostrare di avere qualcosa in più, fermo restando i progressi evidenti che si vedono. La squadra a livello tecnico e caratteriale ha avuto tutti i connotati per giocare una partita di questo livello, ci manca ancora la possibilità di premiare i nostri sforzi. È frustante ma questo ci obbliga a concentrarci sulla fiducia che questa stagione girerà, anche se il cuore sanguina.” Le ultime parole della guida tecnica virtussina suonano come un colpo all'anima per tutto l'ambiente felsineo, tuttavia è necessario, per la Virtus, concentrarsi sui miglioramenti visti nelle ultime sfide e non sulla graduatoria. Le Vu nere stanno tornando ad attaccare con intelligenza, muovendo la retroguardia avversaria e facendo circolare il pallone tra perimetro ed area, stanno difendendo forte sul perimetro e stanno trovando sempre più interpreti ai quali affidarsi. Manca solo la vittoria.