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Ante Zizic contro Sanli
Ante Zizic contro Sanli

Una sconfitta nel punto a punto finale, per l'ennesima volta in questa stagione.

La Virtus cade tra le mura amiche contro un Fenerbahce più concreto nel finale: le triple di Guduric e Hayes-Davis regalano i due punti ai turchi, mentre la Segafredo subisce la seconda doccia gelata nel giro di una settimana.

Nel post partita, coach Luca Banchi si congratula coi suoi per la prestazione offerta, sintomo di crescita del gruppo, il quale, durante il secondo tempo, è stato in grado di controllare il match, tuttavia torna sulla poca lucidità mostrata dai bianconeri nel finale, concetto già espresso nel post gara di Virtus-Panathinaikos: “Un’altra partita difficile, che conferma il nostro livello che ci fa competere contro tutti. Sfortunatamente non abbiamo avuto ancora la capacità di portare a termine il lavoro: capisco che il nostro record non è positivo e questo contribuisce sicuramente a portare tensione e pressione. So cosa vogliono i ragazzi, che meriterebbero un esito diverso. Adesso dobbiamo avere la consapevolezza di aver confermato di avere armi per competere contro chiunque: la nostra posizione in classifica forse ci crea uno stato emotivo che ci limita nei finali di gara, dove serve essere lucidi per evitare piccoli errori su cui oggi ancora recriminiamo: tiri liberi sbagliati, falli tecnici che hanno avuto un impatto pesante nell’economia della gara, sembra quasi una maledizione. Voglio rimanere concentrato su quello che possiamo controllare: la crescita in termini di squadra, la crescita di alcuni giocatori. Stasera in alcuni frangenti abbiamo dato la sensazione di poter controllare la gara. Nell’ultimo quarto i 30 punti subiti stonano con i 56 concessi al 30′. Nell’ultimo quarto per il Fener ci sono stati 10 liberi e il 50% da tre punti: di là noi sentiamo la pesantezza di queste sconfitte in volata. Cerchiamo di mantenere lo sguardo su ciò che realmente possiamo controllare." L'analisi del capo allenatore virtussino, nonostante la sconfitta bruciante, è fredda e lucida: la Segafredo deve concentrarsi sulla propria crescita di squadra e sulla maggior incisività di qualche singolo interprete, il quale, dopo un avvio di stagione tutt'altro che semplice, sta riuscendo a dare il proprio contributo nelle ultime gare. I dettagli, ancora una volta, hanno fatto la differenza a favore dell'avversario e questo non può che abbattere un gruppo voglioso di accumulare punti in classifica e risalire la china il più in fretta possibile.

Luca Banchi prosegue nella sua disamina post match evidenziando con ancor più forza le piccole sbavature finali che sono costate la vittoria ai bianconeri: “I nostri avversari non sono stati perfetti: hanno trovato sempre la giocata che li ha aiutati a portare a casa la partita, noi dobbiamo ancora riuscire a trovare queste risorse. Ci sono stati tanti episodi su cui avere delle recriminazioni: alcuni sono fuori dal nostro controllo, noi dobbiamo concentrarci su quelli che possiamo e dobbiamo migliorare. Con il Panathinaikos abbiamo avuto il tiro del pareggio, stasera quello della vittoria ma prima tante occasioni per far finire diversamente la partita.”

"Il numero di tiri liberi che abbiamo avuto  - continua coach Banchi - dimostra che abbiamo cercato di attaccare la loro difesa, per prendere vantaggi che hanno fruttato tiri liberi: vista la struttura di squadra che abbiamo dobbiamo però fare qualcosa in più per migliorare il flusso del nostro gioco. Stasera il Fenerbahce, tranne i minuti in cui era in campo Birch, ha giocato sempre con cinque giocatori sul perimetro: nel finale di partita addirittura sul cambio sistematico sono nati i tiri decisivi da tre punti, quindi ci sono aspetti su cui dimostrare di avere qualcosa in più, fermo restando i progressi evidenti che si vedono. La squadra a livello tecnico e caratteriale ha avuto tutti i connotati per giocare una partita di questo livello, ci manca ancora la possibilità di premiare i nostri sforzi. È frustante ma questo ci obbliga a concentrarci sulla fiducia che questa stagione girerà, anche se il cuore sanguina.” Le ultime parole della guida tecnica virtussina suonano come un colpo all'anima per tutto l'ambiente felsineo, tuttavia è necessario, per la Virtus, concentrarsi sui miglioramenti visti nelle ultime sfide e non sulla graduatoria. Le Vu nere stanno tornando ad attaccare con intelligenza, muovendo la retroguardia avversaria e facendo circolare il pallone tra perimetro ed area, stanno difendendo forte sul perimetro e stanno trovando sempre più interpreti ai quali affidarsi. Manca solo la vittoria.

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