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In Eurolega nel gruppetto di squadre che occupano a pari merito il secondo posto della classifica, con cinque vittorie e una sconfitta, c'è un'intrusa. Qualcuno potrebbe legittimamente pensare che si tratti della Virtus Bologna - anch'essa protagonista di un fantastico avvio di stagione - ma la vera sorpresa di questo inizio è senza dubbio il Valencia.

I taronja erano partiti così bene in Eurolega solamente una volta nella loro storia. Era la stagione 2003-04 e il coach era Paco Olmos. Oggi, a vent'anni di distanza, sulla panchina valenciana siede Alex Mumbrú, allenatore che è solamente alla sua seconda stagione in Eurolega, ma che ha già dimostrato di avere grandi qualità. Dopo un 2022-23 di alti e bassi, quest'anno il coach catalano è stato capace di dare fin da subito una forte identità alla sua squadra e i risultati sono sorprendenti sia in campo europeo che in Liga.

mumbru

La chiave di questo strepitoso avvio di stagione è senza ombra di dubbio la difesa. Il Valencia ha subito in ordine 65, 74, 66, 77, 72 e 71 punti nelle sei gare giocate fino ad oggi in Eurolega, per una media di 70.8 punti subiti a partita. Solo il Barcellona ha fatto meglio con 70.2 punti subiti. Il 100.5 di defensive rating, ovvero i punti concessi ogni 100 possessi, è il migliore della competizione. La squadra di Mumbrú è anche quarta per rimbalzi catturati (36.0) e quarta per stoppate (2.7). I numeri difensivi sono ottimi anche in Liga, dove i taronja sono la miglior difesa, con 77 punti subiti a partita, terzi per recuperi (11.0) e secondi per stoppate.

E pensare che nel 2022-23 il Valencia aveva la peggior difesa dell'Eurolega, con più di 85 punti concessi, e una delle peggiori difese della Liga. La squadra di quest'anno è stata costruita proprio con l'intenzione di migliorare questo aspetto e i risultati si stanno vedendo.

L'arrivo di giocatori fisici come Ojeleye, Inglis e Touré ha indubbiamente alzato il livello della difesa taronja. L'ex Virtus e l'ex Gran Canaria sono giocatori versatili e capaci di difendere in più posizioni, il senegalese è un ottimo rim protector. Brandon Davies è un lungo dai piedi rapidi, capace di difendere su giocatori più piccoli e utilizzabile in situazioni di aiuto e recupero in maniera efficace. Lo stesso Jones, oltre ad essere un grande giocatore offensivo, è da un paio di stagioni tra i migliori per palle recuperate a partita. Insomma, l'efficienza della difesa valenciana non nasce per caso, ma da una volontà ben chiara già in estate.

valencia

Senza stare ad addentrarsi in tatticisimi vari, il "segreto" dei taronja lo svela lo stesso Mumbrú: "Le tattiche possono essere tante, ma la difesa parte sempre dall'impegno". Impegno e sforzo difensivo sono la chiave per proporre una difesa di alto livello e guardando una partita del Valencia lo si capisce molto bene. Tutti giocano con grande aggressività, attenti a non farsi mai battere in uno contro uno e allo stesso tempo presenti sulle linee di passaggio per non concedere una ricezione facile. La comunicazione difensiva avviene molto bene, così come i tempi degli aiuti. Non è nulla di fantascientifico, ma sono piccole cose che se fatte nel modo giusto danno i loro frutti.

Quello che stupisce e che rende la retroguardia del Valencia così difficile da affrontare è lo spirito di sacrificio nella metà campo difensiva da parte di tutti i giocatori, nessuno eslcuso. Anche chi non è mai stato un grande difensore sta dimostrando grande abnegazione in questo fondamentale. L'esempio più lampante è quello di Harper, che si è reso protagonista di un paio di azioni difensive decisive nell'ultima partita vinta contro l'Alba Berlino nonostante la difesa non sia mai stata il suo punto di forza.

Questi sono segnali di una squadra compatta, che segue il proprio allenatore e che sa cosa deve fare per vincere. Ovviamente siamo solo nella parte iniziale della stagione e tante cose possono cambiare, intanto i taronja si godono il momento e sono pronti a stupire ancora.

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