La Reyer scappa dopo 20' e fa sprofondare l'Aris in laguna
Ottimo esordio europeo per la Reyer che scappa via dopo 20' abbastanza equilibrati e travolge l'Aris tra le mura amiche: i greci - seguiti da oltre 200 tifosi - non sono certo la squadra più irresistibile del raggruppamento, ma le incognite alla prima uscita ufficiale nella seconda competizione europea sono sempre tante. Gli oro-granata hanno così risposto bene dopo la complicata uscita in Supercoppa italiana contro l'Olimpia Milano.
95-75 il finale al Taliercio per la squadra di Spahija, che porta 7 giocatori in doppia cifra e spacca la partita nel terzo quarto: dopo l'iniziale 0-5 dei "gialli" che rimette un singolo punticino tra le due squadre arriva un parzialone di 16-0 a spegnere totalmente le velleità di colpaccio esterno. 11 di Tessitori, 10 di Munford, 12 con 6 rimbalzi ed 8 assist di Ennis, 13 con 9 rimbalzi per Kabengele, 17 per Parks, 10 per Wheatle e 13 per Simms. I lagunari si "permettono" di lasciare 40' in panchina l'acciaccato Wiltjer in questa prima di coppa.
Il gioco di squadra della Reyer
7 giocatori in doppia cifra, 25 assist di squadra ed un Ennis incisivo e leader incontrastato della nuova Reyer, che ha l'obiettivo di disputare un buon torneo. L'esordio è molto positivo pur contro una squadra che ha mostrato di essere acerba: vincere aiuta a vincere, soprattutto ad inizio stagione quando non c'è la chimica migliore. Il play ex Napoli ha preso per mano Venezia nel terzo quarto mettendo in ritmo un po' chiunque: al 40' per lui ci saranno 8 assist e 6 rimbalzi oltre a 13 punti. Importante partire così, con un'idea di squadra importante e con una bella condivisione di palla. Notevole l'impatto di Wheatle dalla panchina con 10 punti, 5 rimbalzi e 4 assist in 20'.
Aris squadra acerba, il tifo è spettacolare
In campo hanno perso senza appello, crollando nella ripresa prendendo un parzialone di 16-0 che ha indirizzato la partita, mostrando di avere sì idee valide, ma altrettanta fragilità e soprattutto con un pacchetto lunghi estremamente acerbo. Banks e Roberts hanno mostrato a tratti buone giocate ma sono finiti presto triturati dai pari ruolo lagunari: troppi falli banali li hanno esclusi di fatto dalla partita. Nel primo tempo qualche iniziativa valida soprattutto attaccando l'area e trovando spazio per tiri dall'arco. Spettacolari i tantissimi tifosi "gialli" che prima hanno applaudito coach Mazzon (Reyer femminile, ex Aris) e poi hanno cantato 40' senza fermarsi.
Rimbalzi, difesa e transizione: il trademark della Reyer
Un primo quarto ad alto ritmo, con tante transizioni ed un numero importante di rimbalzi offensivi, un secondo quarto a ritmo più basso e con un po' di fatica in più ad attaccare la difesa schierata, trovando punti importanti da rimbalzo in attacco e con i liberi. Nella ripresa la Reyer alza il muro, controlla i rimbalzi e corre meglio il campo: il trademark della squadra di Spahija è questo, difendere forte, correre il campo trovando tiri aperti e mettendo il corpo a rimbalzo (offensivo oltre che difensivo). 41 rimbalzi (17 offensivi), 7 recuperi ed 11 perse, i numeri dell'esordio europeo confermano la bontà del match giocato, oltre ai già citati 25 assist.