Sassari gode in G4: Reyer eliminata senza appello
Come lo scorso anno la Reyer si prende Gara 1 e poi si spegne, Sassari ne approfitta pesantemente e si prende con merito le semifinali. Una storia che si ripete, con Venezia che arriva spenta e senza energie dinnanzi ad un'avversaria in enorme salute. La G4 giocata in Sardegna è lo specchio delle difficoltà mostrate dai lagunari in questa serie, con grande comune denominatore le enormi difficoltà offensive mostrate per un quarto intero.
87-83 il finale di una G4 pazzesca, comandata da Sassari per 30' e - poi - rimessa in discussione nel finale da una Reyer che ha cercato di evitare l'eliminazione trascinata dalla miglior versione di Jayson Granger, autore di 30 punti complessivi, di cui 21 realizzati in un ultimo quarto devastante. L'ultima tripla presa dall'unico giocatore davvero impattante degli oro-granata nell'ultimo atto dei Quarti di Finale però è corta e storta, con i tifosi isolani che davvero hanno sudato freddo per qualche secondo.
La partita
Avvio di partita spumeggiante, ad altissimi ritmi e con una Reyer più quadrata e tarata rispetto al secondo tempo di una Gara 3 opaca. Gli oro-granata hanno equilibrio con il nuovo quintetto base scelto da Spahija, senza Granger e Watt e con Mokoka e Tessitori. L'impatto del francese e di un ottimo Parks danno il vantaggio alla prima sirena sul 24-25, con Sassari trascinata da un Kruslin incendiario.
Nel secondo quarto i Giganti alzano l'aggressività difensiva e Venezia progressivamente si disunisce e scompare dal campo, subendo un break che sostanzialmente fa il paio con quello visto nei terzi periodi di Gara 2 e Gara 3. Kruslin continua a colpire da lontano, Diop diventa un fattore sotto canestro e l'impatto di Gentile e Treier dà ulteriore fuoco alle polveri, con il totale di 21-8 in 10' che non ammette repliche.
Nel terzo quarto Venezia continua ad essere tradita dalle palle perse ma non ne approfitta il Banco, che vede ridursi il vantaggio con un paio di giocate interessanti di Spissu, Mokoka ed ancora Parks, oltre a Granger. I liberi - però - aiutano e non poco la squadra di Bucchi, con Diop e Dowe che a ripetizione vanno in lunetta ed al 30' il punteggio è sul 45-33 per gli uomini di Bucchi, che puniscono sistematicamente da lontano.
Nell'ultimo quarto succede di tutto, Venezia con Tessitori e Spissu si riporta a -5 prima di spegnersi nuovamente, divorata dalle palle perse, dal nervosismo (2 tecnici a Brooks e Tessitori) e da un attacco tornato asfittico. La Dinamo ne approfitta nuovamente con Dowe, Treier e Diop trovando un +12 che al 37'30" sa di game, set and match, ma non è della stessa idea Granger. Il play uruguagio piazza un paio di siluri di avvertimento riportando i suoi in singola cifra di distacco, ancora l'ex Baskonia colpisce da lontano per il -2, Diop perde palla ma il tiro della vittoria dell'uomo infuocato va lungo e si spegne il sogno di riportare tutto a G5.
Sassari vola: difesa, Diop ed un insieme che lotta
Avanti con merito, con totale merito. Sassari elimina nei playoff per la prima volta nella sua storia la Reyer e si prende le semifinali scudetto, dove sfiderà Milano. Una delle grandi costanti di questa impresa isolana è data dalla capacità di piazzare un break mortifero che indirizza la sfida: è successo in G2 al Taliercio ed in G3 in Sardegna nel terzo quarto entrambe le volte, è successo nuovamente ieri, stavolta nel secondo quarto. Un break che parte - però - tutto da un paio di certezze che sono difesa ed energia, che viaggiano a braccetto.
La difesa della squadra di Bucchi è di alto livello: 55 punti concessi in G2 e 69 in G3 a fare la differenza ed indirizzare la serie in maniera evidente e netta. L'impatto di Ousmane Diop sotto canestro è una gran manna dal cielo, con il lungo isolano a fare letteralmente a fette i pari ruolo oro-granata, mettendone a nudo tutti i limiti strutturali e non solo: dopo la super prova in G1 Watt è sparito dalla serie, andando veramente sotto lo zero come impatto nelle due metà campo. Tessitori ha cercato di creare qualcosa in G3 ed in una G4 vissuta troppo a sprazzi, ma comunque lontano dalle precedenti prove.
L'energia della Dinamo spezza la partita e la serie, Venezia si perde nelle maglie bianco-blu e regala davvero troppi palloni per cercare di aumentare i giri di un motore farraginoso: un fattore che porta gli isolani a recuperare palloni, correre il campo, mettersi in ritmo e trovare - di conseguenza - tiri apertissimi, con percentuali che inevitabilmente si alzano da lontano, toccando il 54% in Gara 4.
A fare la differenza - poi - è l'impatto del roster a disposizione di Piero Bucchi: l'energia di Raspino e Gentile, la qualità di Diop, Jones, Dowe e Robinson guidano la squadra, con un Kruslin davvero mortifero nell'ultima sfida della serie. "Krule" spara 6 triple realizzando 22 punti e guida i compagni verso le semifinali. Agente speciale su Bramos in Gara 2, su Granger e Spissu nelle altre due giocate in Sardegna, il #6 ha fatto la differenza.
Reyer: troppi giocatori sottotono ed un attacco che fatica
La Reyer chiude mestamente la sua stagione 2023, quella dei 150 anni di storia, salutando i playoff al primo turno e non dando - così - un vero senso positivo a questa storica annata. Dall'esonero di De Raffaele ad un'eliminazione ai playoff al primo turno, è passata acqua sotto i ponti ed è arrivato coach Spahija, che prima ha allontanato Venezia da una zona bollente di classifica e - poi - la ha riportata verso posizioni più consone alla qualità del roster. Proprio questa rincorsa probabilmente è uno dei fattori di questi playoff così negativi e "piatti".
Gli oro-granata hanno concesso troppo a rimbalzo, perdendo 4 volte su 4 il duello delle carambole, soffrendo particolarmente la fisicità di Diop e la grande presenza di Dowe, abile a mettere in crisi gli esterni veneziani. Un fattore che evidenzia la netta differenza di energia tra le due formazioni, con Sassari che - come detto - ha impatto da tutti i giocatori chiamati da Bucchi per scendere in campo, mentre Spahija ha scarso impatto da troppi.
Watt, che ha dominato Gara 1, sparisce dalla serie e trova un'altra partita molto negativa in questa G4 giocata con poca energia e con tanto nervosismo. Se l'impatto del #50 è questo e se Spahija trova poco anche da Tessitori, Brooks e Willis allora è facile per i lunghi di Sassari prendersi il controllo della serie. Troppo poco da parte della Reyer, che soffre tremendamente gli esterni isolani perdendo palloni su palloni e difendendo male in tante situazioni, con Mokoka e Parks che hanno un impatto discreto ma niente di più.
Bramos gioca 14' combinati tra G3 e G4, probabilmente per problemi fisici, Moraschini non impatta e Spissu pur trovando buone prove realizzative perde tanti palloni e soffrendo Kruslin oltremodo. La scarsa precisione in lunetta (72%) fa poi il resto, con Venezia che si spegne e chiude negativamente una stagione davvero complicata, con un avvicendamento in panchina e tanti dubbi che adesso dovranno essere considerati: quanti della squadra attuale faranno parte del team oro-granata 2023-2024? Sarà estate lunga e di riflessioni.
Foto credit Sassari e Reyer