Esattamente 365 giorni dopo l'ultima sfida in terra spagnola, Barcellona ed Efes si trovano nuovamente una davanti all'altra al Palau Blaugrana. L'ultima volta che queste due squadre si incontrarono in casa dei catalani, infatti, era il 13 gennaio 2022. In quell'occasione furono i padroni di casa a conquistare la vittoria e il gesto più iconico di quella sfida non fu di un giocatore in campo, ma di Ergin Ataman che, dopo essere stato espulso, si rivolse ai tifosi spagnoli alzando le braccia al cielo e gridando l'ormai iconico "I won the cup".

Questa volta ad avere la meglio è stata proprio la squadra di Ataman, che si è imposta 75-80. Il Barça si è svegliato troppo tardi e il tentativo di rimonta nel quarto periodo è stato vano. I turchi hanno comandato la partita per tutti i 40 minuti e hanno meritato la vittoria.

Il racconto di Barcellona-Efes nei classici 3 punti di Eurodevotion.

Il pessimo inizio è fatale per i blaugrana

Pronti via ed è subito 9-0 Efes. I catalani appaiono distratti in difesa e poco precisi in attacco dove sbagliano diverse conclusioni, alcune anche ben costruite. I turchi trovano troppo facilmente la via del canestro e sul 2-12 Jasi è costretto a chiamare timeout. Dopo il minuto di sospensione, l'atteggiamento dei giocatori in maglia bluagrana sembra essere cambiato, ma questo non basta per fermare l'Efes che chiude il primo quarto avanti 21-9.

Nel secondo quarto il Barça alza l'intensità, soprattutto in difesa, ma l'Efes non si scompone e grazie al talento dei suoi giocatori, Larkin e Beaubois su tutti, trova canestri importanti e conserva il vantaggio in doppia cifra fino all'intervallo. Nella terza frazione di gioco la musica non cambia. L'Efes gioca da Efes e continua a cavalcare i suoi giocatori migliori. Questa volta insieme a Larkin c'è Micic a guidare la manovra offensiva dei turchi. La difesa del Barça fa anche un buon lavoro, ma quando questi due decidono di segnare non esiste modo di fermarli.

In apertura di quarto quarto M'Baye segna due triple e l'Efes tocca il +18, per il Barça sembra non ci sia più nulla da fare. L'attacco dei turchi però, come già successo altre volte in questa stagione, si blocca. I tiri di Larkin e Micic non entrano più e il Barcellona piazza un parziale di 14-0 con i canestri di Higgins e Da Silva. I blaugrana si ritrovano a -4 a due minuti e mezzo dalla fine.

L'Efes, però, non è solo Larkin e Micic e se non ci sono loro a segnare ci pensa qualcun'altro. In questo caso è Pleiss che, nel momento di massima esaltazione blaugrana, segna un tiro importantissimo dal mezzo angolo e rimette due possessi pieni tra le due squadre. Nell'azione successiva il Barça non trova il canestro e Clyburn chiude la partita dalla lunetta.

efes

Il ritorno del duo Micic-Larkin

Dopo moltissimo tempo, questa sera abbiamo rivisto all'opera il "classico" Efes di Ergin Ataman, guidato dal duo Micic-Larkin. Lo #0 aveva già giocato due partite in questa Eurolega dopo l'infortunio, ma in entrambi i casi era arrivata una sconfitta. La vittoria con il Barcellona è di fatto la prima, dopo la finale della passata stagione, con Micic e Larkin in campo insieme.

I due hanno combinato per 34 punti totali, 17 a testa, di cui 19 solo nel terzo quarto. Larkin ha tirato 5/10 dall'arco, Micic 4/10. Il serbo aggiunge al suo tabellino anche 6 rimbalzi, 6 assist e 7 falli subiti. Al di là dei numeri, questa sera abbiamo potuto rivedere l'impatto devastante che questi due giocatori hanno in Eurolega, nonostante si trovassero contro la quinta miglior difesa della competizione.

Nella vittoria con il Barcellona è stato fondamentale anche l'apporto di Pleiss, autore di 12 punti, e di Beaubois, che ha realizzato 11 punti in soli 17 minuti sul parquet.

Prestazione incolore, invece, da parte di Will Clyburn. L'ala americana è stata coinvolta poco a differenza di quanto si era visto fino ad oggi ed anche i numeri lo confermano. Prima di questa sera Clyburn tentava 8 tiri da due di media a partita, con il Barça ne ha tentati solamente 3. Stesso discorso vale per i tiri da tre, prima di questa sera ne tentava 6 a partita, con il Barça ne ha tentati 2. Su questi dati influisce sicuramente il minutaggio, visto che questa sera ha giocato 25 minuti contro i 33 di media in stagione, ma resta il fatto che gli siano stati affidati molti meno possessi e sia stato coinvolto molto meno rispetto a quanto si era visto fin'ora.

Su questo incide sicuramente il rientro di Larkin, che potrebbe "limitare" Clyburn in alcuni casi e qui torniamo al discorso che veniva fatto ad inizio stagione della convivenza di tre giocatori che hanno bisogno di avere tanto la palla in mano. Ora però siamo solamente all'inizio di questa convivenza e non bisogna trarre conclusioni affrettate, ma sarà interessante vedere come si evolverà la situazione.

Barcellona: buona la reazione nel quarto periodo ma non basta

Le parole di Jasikevicius riassumono perfettamente quella che è stata la partita del Barcellona: "Non puoi entrare in campo e giocare così. Non abbiamo giocato come una squadra, in attacco e in difesa. Per qualche motivo erano molto più veloci di noi. Ad ogni loro penetrazione al ferro, inseguivamo le loro guardie due metri dietro. Così è molto difficile perché quando prendono vantaggio, sono estremamente bravi. Abbiamo mostrato una buona reazione, abbiamo dimostrato che possiamo giocare contro chiunque, il che è ovvio, ma per vincere grandi partite, devi giocare per tutti i 40 minuti."

Per quanto riguarda il primo quarto non c'è nulla da aggiungere. In merito agli altri trenta minuti, si può dire che il Barça abbia giocato una discreta partita, anche se è macata un po' di precisione al tiro da fuori, che forse avrebbe permesso ai blaugrana di riaprire un po' prima la partita, soprattutto perché molti di questi tiri erano dei buoni tiri.

Il Barça ha tirato con il 26,9% da tre punti segnando 7 delle 26 triple tentate. Pesano lo 0/5 di Laprovittola e l'1/5 di Mirotic, che è stato comunque il secondo miglior realizzatore dei suoi con 15 punti. Meglio di lui ha fatto Cory Higgins, che ha guidato la rimonta nel quarto quarto ed è stato l'ultimo ad arrendersi. Per lui sono 17 punti, 4 assist e 6 falli subiti.

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