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Le parole di coach Luca Banchi al termine della gara persa dalla Virtus contro l'Olympiacos sono di rammarico, per una gara sfuggita dalle mani dei bianconeri dopo un ottimo primo tempo

La Virtus gioca un terzo quarto da film dell'orrore e perde un scontro diretto di alta classifica al Pireo contro l'Olympiacos. I bianconeri non avevano mai vinto contro i biancorossi ateniesi nel palazzetto che, da un po' di anni a questa parte, gli stessi chiamano casa e la maledizione continua.

E' la Segafredo ad approcciare meglio il match ed a gestirlo nei primi venti minuti del suo sviluppo: ogni punto di forza dei padroni di casa viene utilizzato da Bologna a proprio favore, grazie ad una fase difensiva attenta e subito aggressiva e ad una costruzione in attacco degna di uno scontro fondamentale ai vertici della graduatoria. Dopo aver concluso i primi due quarti sul +9, però, le Vu nere si sciolgono come neve al sole ad inizio ripresa, non trovano con la stessa facilità soluzioni al ferro e non colpiscono dalla lunga distanza, finendo per segnare solo cinque punti, tre dei quali dalla lunetta, in tutto il terzo parziale. L'Olympiacos cresce, la cornice di pubblico si fa sentire e l'inerzia della gara si sposta completamente dalla parte dei ragazzi di coach Bartzokas, bravi a rimanere applicati per tutto il terzo periodo ed a gestire il vantaggio nell'ultima frazione.

Non può che essere rammaricato Luca Banchi, il quale, durante l'intervista post partita, non mostra particolare voglia nel rispondere alle domande a lui poste, liquidando il match con parecchie dichiarazioni in meno rispetto al solito: “Congratulazioni all’Olympiacos per la vittoria e per l’impressionante secondo tempo." - dice la guida tecnica della Segafredo - "Da parte nostra c’è molta frustrazione. Dopo un ottimo primo tempo ci aspettavamo il loro ritorno, ma non abbiamo reagito come dovevamo, di squadra, di fronte alla loro aggressività. Abbiamo completamente sbagliato il modo di approcciare il secondo tempo. La partita è cambiata completamente, andando in un territorio più favorevole all’Olympiacos." Complice qualche scelta rivedibile dello stesso coach Banchi, in ogni caso non il principale indiziato per vedersi indirizzate le tante critiche del giorno seguente alla sconfitta, la Segafredo si blocca in fase offensiva e non garantisce la stessa aggressività di squadra nel terzo quarto, finendo per soccombere a quella avversaria e cedere il passo senza mostrarsi particolarmente unita.

La conferenza post gara di Luca Banchi prosegue con una domanda relativa all'utilizzo di Belinelli, tenuto in panchina durante i minuti decisivi dell'incontro: "C’è stato qualcosa con Belinelli? No, nel secondo tempo ha giocato, e ha iniziato in quintetto: 12 minuti nel primo tempo, e 18 alla fine." L'allenatore toscano non ha alcun dubbio: con il capitano non c'è alcun problema e, con ogni probabilità, la scelta è stata presa per dare continuità ad un quintetto, il quale, nell'ultima frazione, stava ricucendo lo strappo creato dai padroni di casa. La Virtus ha stretto le maglie della propria difesa, per quanto possibile, nei dieci minuti finali, ha toccato il -6 e ha reso più difficile la conquista della vittoria da parte dell'Olympiacos.

"Diamo grande credito all’Olympiacos, ma dobbiamo anche pensare alla qualità del nostro basket nel secondo tempo, soprattutto in attacco: più palle perse, meno assist. La fotografia della partita è stata la loro aggressività, e le nostre cattive decisioni. Per vincere una partita come questa 30 minuti non bastano, bisogna giocare 40’ eccellenti.  E’ impossibile fare previsioni sulla classifica finale. Ho in mente solo il nostro calendario e la prossima partita. Purtroppo stasera abbiamo sprecato un’occasione.” Il trattamento del pallone era stato il punto principale su cui Isaiah Canaan aveva basato il suo intervento all'intervallo ai microfoni dell'Eurolega: in questo senso, la prima e la seconda frazione hanno mostrato qualcosa di completamente diverso, con l'Oly in difficoltà a prendersi cura della sfera nei primi venti minuti ed una Segafredo incapace di muovere la difesa avversaria nel terzo e nel quarto periodo, chiuso con un numero più alto di palle perse rispetto a quello delle assistenze. Come detto da coach Banchi, a questi livelli non basta performare per trenta minuti, ne servono quaranta, e la Virtus non è stata in grado di garantire continuità di prestazione durante tutto l'arco del match; sarà questo il principale motivo di riflessione per i bianconeri, già concentrati sulla prossima sfida contro Milano, in un derby d'Italia che si preannuncia caldo e decisivo per il percorso di entrambe le formazioni nel massimo campionato italiano.

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