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Non c'è storia al WiZink Center: il Real Madrid fa un sol boccone di Valencia chiudendo la partita sul 79-62 finale.

Real Madrid-Valencia, la gara

Una gara guidata dall'inizio alla fine dagli uomini di Chus Mateo, decisamente più brillanti e incisivi rispetto agli ospiti. I blancos, dopo qualche mugugno estemporaneo di fine ottobre, hanno giocato un novembre perfetto e anche dicembre sembra essere iniziato decisamente col piede giusto.

L'inizio di partita è traumatico per i taronja: 17-2 di parziale del Real che mette fin da subito le cose in chiaro. La difesa madrilena è durissima e perfetta, l'attacco valenciano è spuntato per non dire altro e in attacco Dzanan Musa è dilagante. La reazione degli ospiti deve arrivare e, infatti, in qualche modo, arriva. Anche se ricucire 15 punti di disavanzo è difficile contro un Madrid così tonico e incisivo.

Nel secondo quarto gli uomini di Mumbrù ce la mettono tutta per arrivare in partita sfruttando a pieno il secondo quintetto del Real Madrid, meno ingiocabile rispetto al primo che ad oggi è cosa per pochi. Valencia così si porta a fine primo tempo sul -3 con l'illusione di aver riaperto la partita grazie soprattutto all'impatto di Dubljevic e Webb.

Il rientro dagli spogliatoi, però, è secondo monologo blanco: Valencia ha le rotazioni corte e l'energia del primo quintetto madrileno è troppo straripante. Lo strappo questa volta è impossibile da ricucire: Madrid va anche oltre i 20 punti di vantaggio mettendo definitivamente la pietra tombale sul match.

Musa incanta insieme a tutta la difesa Real

E' un Real Madrid che continua a vincere e a migliorare partita dopo partita. Sugli scudi questa sera c'è decisamente la fase difensiva: fisica, dura, compatta e molto ben comunicante. Gli uomini di Mateo da inizio anno hanno fatto passi da gigante nella loro metacampo. Grande lavoro nella pressione sugli esterni oltre al solito Tavares che funge da saracinesca ineluttabile.

Valencia tenuta al 41% da due e al 21% da tre: la difesa blanca c'è ed è di una fisicità quasi inverosimile. Poi anche l'attacco gira bene, anche se qui si può migliorare vista ancora la confusione che c'è sui ruoli in cabina di regia. Ma qualche chiarificazione può arrivare dal mercato...

In ogni caso le soluzioni offensive madrilene sono molteplici vista l'elevatissima qualità di tutti gli interpreti. I 17 assist sono sintomo di una chimica di squadra che sta crescendo bene. Impressionante la differenza di +/- tra primo e secondo quintetto: Musa, Williams-Goss, Tavares, Cornelie e Deck sono tutti sopra a 20, tutti gli altri in linea di galleggiamento fino al -11 eloquente di Rodriguez.

In tutto questo poi c'è il talento sconfinato di Musa, sempre più al comando delle operazioni come primo leader offensivo e come voce carismatica della squadra: 22 punti in 18 minuti con un impressionante 6/6 dall'arco! Curioso il fatto che il Real abbia dominato segnando solo 8 triple (6 di Musa e 2 di Hezonja).

La casa blanca c'è!

Montagne russe taronja: oggi pesano le assenze

Valencia sta vivendo una stagione davvero strana alternando prestazioni gravemente insufficienti (oggi, Virtus Bologna, Zalgiris, Asvel, Baskonia) a prove e vittorie impensabili in campi infuocati (Partizan, Olympiacos, Efes).

Oggi, dopo la vittoria prestigiosa della Stark Arena, siamo tornati alla versione negativa. Anche se, a voler essere onesti, le assenze valenciane erano davvero pesanti: Jones, Rivero, Van Rossom e Hermansson sono nomi che pesano. Soprattutto è lampante la mancanza di un play: da reparto sovraffollato ad avere oggi in cabina di regia due guardie adattate come Harper e Radebaugh.

E infatti tutti i problemi offensivi dei taronja, maggiori di quelli difensivi, sono arrivati dalla mancanza di un playmaking affidabile : i 9 assist e le 11 palle perse sono chiaro manifesto.

Gli unici a dare segnali positivi sono Dubljevic e Webb; soprattutto il secondo è il migliore di questo ultimo periodo in casa Valencia. Fisicità, dinamismo e intelligenza: anche oggi 12 punti e tanta sostanza. Ma solo, troppo solo per poter ribaltare le sorti della partita, perché comunque rimane un giocatore di ruolo.

Primo obiettivo per i taronja deve essere ritrovare giocatori e poi continuità. Ma la classifica in Liga si sta facendo preoccupante (4-6) e la Copa del Rey lontana...

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