Virtus-Paris, Ivanovic: "Palle perse? Poca concentrazione..."
Le parole di coach Ivanovic in seguito alla sconfitta della Virtus contro Paris Basketball
![Grazulis contro Kratzer](https://slyvi-tstorage.fra1.cdn.digitaloceanspaces.com/l135109951688_tml118835099393_86672430293_1738967471254015.jpg)
Non si giocava quasi nulla la Virtus, o, in ogni caso, la posta in palio non era così alta come per Paris, ma sono queste le sconfitte che fanno male al morale.
La Segafredo cade tra le propria mura amiche contro Paris Basketball al termine di un incontro dominato per tre quarti e buttato nell'ultimo e decisivo parziale. Bologna riesce a tenere un vantaggio rassicurante durante tutti i primi tre periodi, amplia più volte il gap con l'avversario fino alla doppia cifra, ma si perde proprio quando conta: le Vu nere perdono troppi palloni, si fanno sfuggire qualche rimbalzo di troppo e vengono punite dagli esterni francesi, talentosi e freddi nel finale.
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Nel post partita, coach Ivanovic torna sul quarto periodo dei suoi e sul tema delle palle perse: “Oggi il basket è molto veloce, il punteggio cambia spesso e velocemente. Abbiamo giocato, nell’ultimo quarto, senza la pazienza necessaria per vincere la partita. Le palle perse? Questo è uno degli aspetti più importanti che certifica il fatto che non abbiamo avuto pazienza: molte palle perse non sono state causate da una buona difesa ma da una mancanza di concentrazione e pazienza da parte nostra.” La guida tecnica della Virtus fa, almeno secondo l'opinione di chi scrive, una giusta specifica: i palloni gettati dai padroni di casa non sono mai stati indotti solamente da una maggior pressione difensiva di Paris, ma, al contrario, sono stati frutto di poca pazienza, lucidità e freddezza da parte della Segafredo, incapace, spesso, di arrivare anche solo a concludere a canestro.
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Resta, dunque, la sensazione positiva di aver visto, per l'ennesima volta, una squadra che può giocarsela contro ogni tipo di avversario, tuttavia è ancor più vivida l'idea che la gestione dei finali rimarrà un tabù per i felsinei, almeno fino a quando lo spogliatoio ed il coach non riusciranno a lavorare nel modo giusto al fine di mantenere nel quarto parziale i vantaggi accumulati in precedenza o a gestire meglio i propri possessi offensivi nei punto a punto finali.
L'Eurolega va, come ogni anno in questo periodo della stagione, in vacanza per tre settimane ed in casa Segafredo dovrà necessariamente essere tempo di riflessioni, senza, però, staccare la spina, poiché la Coppa Italia resta un obiettivo stagionale a cui puntare.