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A meno di 48 ore dalla sconfitta amara subita contro il Partizan, la Virtus assapora di nuovo il successo in Eurolega facendo strame di una spenta Alba Berlino. Alla Mercedes-Benz Arena è show della squadra di coach Sergio Scariolo sulle ali delle giocate di Teodosic e Weems.

La gara

Le vu nere partono contratte e iniziano già a collezionare palle perse: è 6-0 Alba dopo la stoppatona di Koumadje sulla tripla tentata da Teodosic. La Virtus si sblocca dopo 4 minuti con l'accensione del mago serbo provando un primo strappo sul 18-12 con la tripla del ritrovato Lundberg: i bianconeri ora danno continuità sfruttando le difficoltà offensive avversarie.

La difesa di casa spesso dorme sonni profondi e Weems prende confidenza col canestro: ora la fuga virtussina diventa reale (16-29). La circolazione bianconera in attacco diventa davvero ottima e i punti arrivano con molta più facilita sfruttando un quintetto con Weems da 4 che riesce ad aprire molto bene in campo. Teodosic rientra poco dopo sul parquet e piazza un'altra tripla delle sue continuando a scavare il solco (28-43); a chiudere il quarto altre due triple del serbo e di Mickey che mettono una seria ipoteca sul match: 33-49 all'intervallo.

L'Alba esce bene dagli spogliatoi e attacca con più convinzione il canestro ricucendo fino al -10. Si alzano anche i ritmi di gioco, cosa che potrebbe fare più il gioco dei berlinesi che dei bolognesi. Si accende anche Jaleen Smith e i padroni di casa scendono sotto la doppia cifra di svantaggio. Le vu nere però rialzano il livello e iniziano nuovamente a riprendere il controllo della partita con un ottimo impatto dei lunghi. La mano di Teodosic torna a essere calda e con due triple consecutive dà il massimo vantaggio alle vu nere (52-71).

Come il mago di Valjevo anche Weems continua a martellare dall'arco e a far galleggiare la Virtus insieme ai 20 punti di vantaggio. Quarto quarto che diventa ancora di più monologo virtussino che mette la pietra tombale sull'incontro volando sulle ali della fiducia. Gli ultimi minuti di partita diventano così uno dei più classici garbage time.

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Una gara dominata anche nei numeri

Solitamente dedichiamo un paragrafo delle nostre analisi alla squadra avversaria nell'intenzione di fare una disamina completa. Questa sera, però, ci risulta difficile farlo. L'Alba Berlino ha giocato una partita pessima; non c'è altro modo di dirlo.

Dopo i primi 5 minuti accettabili del primo quarto e qualche altro buon minuto ad inizio terzo periodo la squadra di casa ha giocato una partita gravemente insufficiente, anche dal punto di vista dell'energia e della concentrazione in campo. A volte disattenti in difesa, a volte confusionari e pasticcioni in attacco: insomma, alla Virtus è bastato semplicemente accettare al minimo l'interruttore per vincere comodamente la contesa.

Le percentuali al tiro dei berlinesi raccontano la pochezza della loro partita: 46.7% da due e un misero 24% da tre punti. L'unico a salvarsi per coach Israel Gonzalez è il solito Luke Sikma (11 punti, 6 rimbalzi e 6 assist); un disastro invece tutto il reparto playmaking che non riesce mai ad incidere e mettere in ritmo i compagni.

I numeri virtussini sono di grande sostanza: quelli di una squadra che dominato la gara in lungo e in largo sfoggiando a tratti anche momenti di ottima pallacanestro. Le percentuali bianconere dicono 68.8% da due e 46.7% dall'arco in una prova balistica di grande efficacia. Vinta anche la gara a rimbalzo in una gara in cui il numero degli assist torna a brillare (27) al netto delle palle perse (16) sempre un po' troppo abusate.

Insomma, un divario troppo ampio.

Virtus, quanto vale questa vittoria?

La sconfitta di martedì contro il Partizan ha lasciato amarezza e rammarico in casa bianconera. Perché? Molto semplice: perché c'era la consapevolezza nell'ambiente virtussino che quello era uno degli ultimi, se non l'ultimo, treno importante per i playoffs.

Contro l'Alba Berlino l'imperativo era vincere ad ogni costo, al netto di una serie di partite all'orizzonte che saranno una più difficile dell'altra: Monaco, Real Madrid ed Efes le prossime tre.

La vittoria, però, lascia diverse buone indicazioni. Innanzitutto perché arriva in un momento in cui la squadra bolognese è di nuovo nel bel mezzo di una piena e gravosa emergenza infortuni: Cordinier, Shengelia e ora ancora di nuovo Ojeleye su cui ancora non si hanno le tempistiche chiare. Ovvio che il roster della Virtus era comunque superiore rispetto a quello dell'Alba, però serviva ancora una volta ricalibrare gli equilibri del gruppo.

I due mattatori di serata sono stati Milos Tedosic e Kyle Weems: allo stesso modo due belle risposte. Il serbo, dopo il forte attacco febbrile di febbraio, aveva faticato a ritrovare la forma migliore ed ecco che per lui è stata importante questa sfida per recuperare quelle sensazioni giuste: 21 punti, 5/7 dall'arco e 6 assist in poco più di 18 minuti.

Per Weems, invece, 22 punti, 4/7 da tre, ma soprattutto una prova di sostanza, solidità e sicurezza. Soprattutto per un giocatore che nelle ultime gare di Eurolega aveva visto poco il campo. Si è fatto trovare pronto, non ha avuto paura di prendersi i tiri e fare le cose giuste, e ha interpretato il ruolo di 4 al meglio col compito di allargare il campo e le maglie della difesa gialloblu. Tra le altre cose, molto buona anche la prova di un redivivo Iffe Lundberg (12 punti, 6 assist, 4 rimbalzi) che fa sperare per il finale di stagione.

Cosa lascia quindi questa partita? La speranza soprattutto: il calendario è difficilissimo e le possibilità di playoffs sono poche. Però è d'obbligo provarci fino in fondo giocando una partita dopo l'altra come se fosse l'ultima. Perché la Virtus ha anche dimostrato che giocando la pallacanestro fluida ed efficace di questa sera può battere chiunque. Ovvio che dall'altra parte non ci sarà l'Alba Berlino, ma giocare bene aiuta a vincere sempre e in ogni caso. Poi è altrettanto ovvio che gli infortuni limitano ancora tutti questi pensieri.

Una vittoria, intanto, è comunque una vittoria. Vedendo quelli che saranno i risultati delle altre squadra.

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