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Euroleague Weekly, il nostro appuntamento settimanale in 10 flash sul grande basket di Eurolega.
- 3 sconfitte di fila in Eurolega, dominato a rimbalzo, impressione di essere molto scarico: parlare di “crisetta” Real è una stupidaggine, ma certamente qualcosa da rivedere c’è. E quel qualcosa si può trovare in tante settimane che ti sei guadagnato nelle quali poter gestire senza urgenze particolari.
- A proposito di Real, le scadenze di contratto sono tante ma questo momento forse deve far riflettere sull’importanza totale di Tavares. Inutile girarci attorno, il momento non eccelso del capoverdiano cambia la cifra di tutta la squadra: sicuri che non si debba fare un’eccezione finanziaria per trattenerlo le prossime due stagioni?
- La Virtus, per la prima volta, dà l’impressione di essere un passo indietro rispetto al livello da Playoff diretti. Anche nelle sconfitte più brutte il valore complessivo era parso comunque alto, mentre al Pireo perfino il primo tempo è parso un “ci provo ma più di così…”.
- Sempre in tema bianconero, forse servono solo equilibrio e realismo. Le straordinarie prove per 4-5 mesi, ben oltre le attese più ottimistiche, ci hanno probabilmente portato a volare troppo alto. Se a settembre ci avessero detto che le V nere avrebbero lottato per i primi 6 posti con la certezza da tempo di stare almeno nei Play-In cos’avremmo detto?
- 11-4 con Jasikevicius al timone, 45-30 a rimbalzo al Wizink Center e francamente proprio il Coach lituano si è portato a scuola tutta la squadra avversaria togliendo ogni riferimento sul “p&r” e perfino spazio sul perimetro (solo 14 triple dei “blancos”). Chapeau Saras!
- 7,4 assist vuol dire leadership in EL, 63 nelle ultime 5 gare rappresentano un dato folle (per capire la somma degli assist di Campazzo e Calathes nelle stesse gare è stata di 58), 102 nelle ultime 10 significa eccellenza assoluta. Il sistema di Dusko aiuta (vedi Pierria Henry 2020/21) tuttavia sta passando troppo sotto traccia l’impatto di Codi Miller-McIntyre, l’ex Wake Forest, “undrafted” nel 2016, il Draft affollatissimo di attuali giocatori di EL come Papagiannis (13), Juancho (15), Yabusele (16), Baldwin (17), Zizic (23), Luwawu-Cabarrot (24), Cordinier (44), Zipser (48), Bentil (51), Bolomboy (52) e Cornelie (53).
- Dal Round 14, data in cui è salito in sella Saras, ad oggi, completato il 28, il Fenerbahçe ha il miglior attacco con 122,1 punti ogni 100 possessi, ma “solo” la nona difesa a 113,1 di DRAT. Come NET RATING è secondo solo al Pana (9,0 contro 11,7). Segna 1,07 punti per possesso, nettamente primo, e ne subisce 0,99 (decimo). Curioso come rispetto alla gestione Itoudis la squadra giochi praticamente lo stesso numero di possessi: 71,3 oggi contro i 71,2 dei primi 13 Round.
- Palle perse il problema del Real recente? Direi di sì. Sino al Round 25, quando le sconfitte erano solo 3, il rapporto assist/perse era 1,72, primo davanti all’Oly (1,70). Ora è sceso ad 1,64, terzo dietro Oly ed Efes, ma soprattutto nelle 3 recenti sconfitte è stato di 1,09 ovvero il peggiore della lega, il dato dell’Alba Berlino per intendersi. D’altro canto se il saldo è rispettivamente 21/14 contro Milano, ma poi 14/19 e 14/12 contro Fener e Real non può che derivarne una statistica del genere.
- Da inizio stagione sono state tirate 12713 triple. Senza contare i supplementari, sono stati giocati 10080 minuti. E’ il basket del 2024, non può passare un solo minuto di una gara senza un tentativo dall’arco. Se ne tirano 50,44 a partita.
- Ok, vi abbiamo parlato un po’ di tutto, ma fondamentalmente non c’è nulla che conti più del record di Mike James! “Michelino” supera Spanoulis e si issa avanti a tutti in una classifica dove si mette alle spalle, oltre a “Kill Bill”, De Colo, Navarro, Llull, il Chacho, Vesely, Printezis, Sloukas e Mirotic… E’ la grande bellezza, oltre ogni inutile polemica, è il trionfo della purezza del talento.
