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Il Barça sbanca la Fonteta con un gran Vesely

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Il derby spagnolo di giornata se lo aggiudica il Barcellona 78-88 il finale – in una partita dura e sofferta contro il Valencia, ma che gli uomini di Grimau hanno saputo gestire bene nel secondo tempo. Con questa vittoria, i blaugrana ottengono la certezza matematica di giocare la post-season, al contrario i taronja rischiano sempre di più di scivolare fuori dalle prime dieci posizioni.

La partita

La partita si apre nel segno di Vesely. Il ceco è infallibile al tiro dalla media distanza e in meno di cinque minuti segna dieci punti senza errori dal campo. Il Barça vola sul 16-6, ma il vantaggio catalano dura poco. Con l’uscita di Vesely, infatti, l’attacco blaugrana fa molta più fatica a trovare il canestro e subisce la durezza della difesa taronja. Gli ultimi possessi del quarto sono uno peggio dell’altro per la squadra di Grimau e il Valencia riporta la sfida in equilibrio. Dopo 10′ il punteggio dice 18-18.

In avvio di secondo quarto, la difesa fisica e aggressiva dei taronja continua a dare molto fastidio al Barça e anche l’attacco, con l’ingresso di Harper, gira alla grande. La squadra di Mumbru, in controtendenza con le proprie abitudini, gioca in velocità e ad alto ritmo, sorprendendo i blaugrana con alcuni canestri nei primi secondi dell’azione. Valencia, però, spreca tanto, sbagliando diverse conclusioni aperte e ben costruite. I cinque punti di vantaggio all’intervallo (42-37) sono pochi per quello che si è visto in campo.

I taronja non iniziano nel migliore dei modi il secondo tempo perdendo tre palloni nelle prime tre azioni e il Barça torna immediatamente a contatto. Da qui fino alla fine del quarto regna l’equilibrio. Prima è il momento delle difese, e non si segna per qualche minuto, poi quello degli attacchi, con tante triple da una parte e dall’altra. Dopo 30′ è avanti la squadra di Grimau 57-59.

L’ultimo periodo si apre con due prodezze di Rubio, che prima segna un canestro difficilissimo, subendo anche il fallo, e poi alza un alley-oop stupendo per Hernangomez che deve solo depositare la palla nel canestro. Mumbru chiama timeout, ma il Barça non si ferma e con due triple consecutive di Kalinic e Laprovittola vola a +11. Valencia prova timidamente a rientrare, ma la partita ormai è del Barça.

Il Barça viene fuori nel secondo tempo

Quando si affronta il Valencia non è mai facile giocare una partita pulita, bella, in cui si tira con buone percentuali e si segna tanto. Lo si è visto bene nel primo tempo. Sono stati 20′ in cui il Barça, esclusi i canestri iniziali di Vesely, ha fatto una fatica enorme non solo a segnare, ma anche a gestire ogni singolo possesso. I blaugrana hanno collezionato 10 palle perse nei primi due quarti – di cui ben 9 sono state “rubate” del Valencia – e hanno segnato solo 37 punti.

Poi, nella seconda metà di gara, le cose sono cambiate. Il Barça ha giocato da grande squadra, affidandosi agli uomini giusti nei momenti giusti e sferrando il colpo del K.O. non appena l’avversario è calato leggermente e gliel’ha permesso.

Tutti sono saliti di livello quando è arrivato il momento di vincere. Rubio, silente per tutta la partita, ha piazzato due giocate clamorose, Laprovittola ha smazzato assist e ha segnato tiri importanti, Kalinic e Parker idem.

Il migliore in campo rimane chiaramente Vesely, autore di 21 punti con il 100% al tiro. L’unico del Barça capace di essere costante tutta la partita, giocando con enorme consapevolezza e prendendosi anche tiri fuori dalla propria portata, ma sempre con la sicurezza di segnarli.

Valencia ha tanti rimpianti

Valencia ha giocato, offensivamente parlando, un primo tempo di ottimo livello, cosa assolutamente non comune per la squadra di Mumbru e che, proprio per questo motivo, andava sfruttata meglio. La difesa del Barça, che è tra le migliori dell’Eurolega, ha fatto veramente fatica a controllare il ritmo imposto dai taronja, soprattutto nel secondo quarto. Valencia, però, ha sbagliato una quantità enorme di tiri aperti, che gli avrebbero permesso di avere un vantaggio decisamente più cospicuo all’intervallo.

Vantaggio che era comunque di cinque punti, ma che gli uomini di Mumbru hanno sprecato subito, facendo girare l’inerzia della partita, che fino a quel momento era stata dalla loro parte.

Chiaramente perdere con il Barcellona non è una tragedia, ma per come si erano messe le cose e per quella che è la situazione di classifica, oggi Valencia ha tanto da recriminare. Serve ripartire da quel secondo quarto, anche se da qui alla fine il calendario è infernale e arrivare tra le prime dieci sarà molto complicato.

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