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Real schiacciasassi, anche Badalona schiantata

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Il Real Madrid non è mai sazio e rulla anche il Joventut

Non c’è mai storia e i blancos triturano un’altra delle loro vittime sacrificali in questa stagione. Il Real gioisce a Badalona per 101-73.

Proviamo ad analizzare l’ennesima manifestazione di potenza della dominatrice d’Europa, tramite i consueti tre punti di Eurodevotion.

Blancos, triple e libertà

L’inizio è da polveri bagnate, per entrambe le squadre, ma questo lascia subito spazio al Real, che a piccoli passi esplora il suo attacco e afferma la sua leadership.

Badalona ci prova, si aggrappa alle iniziative di Feliz, ma sbatte a ripetizione contro la fisicità del Real Madrid.

I verdinegro tentano qualche altro assalto, il Real gioca a memoria, muove il pallone, nutre il suo ritmo, cerca i giusti spazi e trova una gragnuola di triple generate e concluse.

Le contromosse degli uomini di Duran sono solo un pungolo per gli ospiti, che galvanizzano il loro armonico gioco, in particolare dal perimetro, e volano sopra di venti nel cuore del secondo quarto. Quella dei blancos è già una superiorità imbarazzante.

Umano, solo umano

Badalona non rinuncia: la sfuriata di Kraag, quindi una tripla equilibrista di Pau Ribas scuotono la gara con un 8-0 verdinegro. Sembra l’inizio di qualcosa, ma basta ancora una volta poco per scoprire l’onnipotenza del Real.

La reazione ospite non si fa attendere, anzi una sgommata dei ragazzi di Mateo, di nuovo sublimata dall’arco, grazie al contributo di Hezonja e Fernandez, conferma il solco profondo tra le due contendenti.

Badalona sbaglia, ma è semplicemente umano… e solo umano. Dall’altra parte di umano c’è ben poco.

Il Real chiude con il 48% dall’arco a metà gara e sublima il suo vantaggio, che si porterà dietro anche nel terzo quarto, dove, dopo un ulteriore tentativo di Badalona, estenderà il dominio sulla partita.

L’immagine della gara a 5′, quando Fabien Causer, 36 anni, decine di trofei, due Euroleghe, con la sua squadra, il Real, sopra di 25 punti e prima indiscussa in ogni competizione, che rincorre un avversario per strappargli la palla.

È già tempo di garbage time, per altro uno di quelli lunghi.

I protagonisti

Il Real è squadra che ha perso due sole partite in tutto l’anno e che ancora è in grado di mostrarsi come la più affamata. Questo condensa già tutto e prescinde dalle individualità.

Una squadra capace ancora una volta di fornire 26 assist a fronte di sole 10 palle perse, con una qualità altissima e che ha beneficiato così delle sue bocche da fuoco principali in Hezonja e Musa (rispettivamente 15 e 14 punti).

Il contributo è arrivato a 360°, nessuno ha mancato di andare a segno tra i 12 portati da Mateo. Da segnalare un vivacissimo Alocen in doppia cifra e il solito chirurgico Fernandez, capace di 9 punti del solito spaziale peso specifico.

Il Joventut continua di contro la sua stagione di navigazione a metà classifica, venendo tramortito e non riuscendo a trovare individualità incisive se non a sprazzi nel corso della gara.

Il meno smarrito? Forse il generale di mille battaglie, Pau Ribas.

Photo credit: Real Madrid X

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