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Italbasket reagisce, superate le Filippine e qualificazione raggiunta

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Alla Smart Araneta Coliseum di Manila, l’Italbasket conquista il successo che vale l’accesso alla seconda fase della FIBAWC23 con il punteggio di 83-90. Dopo la sconfitta subita contro la Repubblica Dominicana gli azzurri chiudono quindi al secondo posto nel gruppo A.

La Gara

E’ una prima frazione piuttosto equilibrata con tutte e due le squadre consce dell’importanza della partita e gli italiani decisamente nervosi e bloccati dopo tutto quanto accaduto nei giorni scorsi.

Il protagonista principale è inizialmente Stefano Tonut da una parte, mentre per quanto riguarda gli asiatici è indubbiamente Jordan Clarkson, come ampiamente prevedibile. Al 10′ il punteggio dice 23-20 in favore delle Filippine con un canestro allo scadere di Fajardo.

Nel secondo quarto, gli Azzurri cominciano a carburare con Fontecchio che dopo l’opaca prestazione di due giorni fa ritrova la via del canestro. E’ proprio il numero 13 azzurro a portare i suoi sulla doppia cifra di vantaggio (31-42). Si va all’intervallo lungo con l’Italbasket avanti di nove lunghezze sul 39-48.

Gli uomini di coach Vincent Reyes escono bene dagli spogliatoi e con il duo Fajardo-Clarkson accorciano sul -5 ma la squadra di Pozzecco non ci sta e risponde scappando sul 49-64 grazie ad un canestro dalla lunga distanza di Alessandro Pajola. Al 30′ il punteggio vede l’Italia avanti sul 60-73 complice un’altra tripla allo scadere della guardia della Virtus Bologna, favoloso in difesa sullo stesso Clarkson.

Nell’ultimo periodo, la Nazionale Italiana dilaga sul 62-80 con la schiacciata di Melli e quando la gara pare finita, le Filippine ritrovano il 7 (81-88), complice un’Italia che alza le mani dal manubrio troppo presto. E’ ancora Pajola con il 2/2 dalla lunetta a mettere la parola fine alla sfida.

Le chiavi

Dopo le prime due partita disputate contro Angola e Repubblica Dominicana con percentuali al tiro da 3 davvero basse (12/60), nel match odierno questo dato è andato decisamente meglio al 41% (17/41). Tra le cose positive anche il numero di assist 24 ed i 21 punti prodotti dai rimbalzi in attacco.

All’interno della gara però ci sono stati ancora diversi momenti di buio come i 36 punti subiti in area e i 20 in transizione. Oltre a questo anche oggi sono stati concessi troppi tiri dalla lunga distanza con l’uomo completamente libero.

Le scelte di Pozzecco

Filippine-Italia era una partita da vincere senza se e senza ma, sebbene in fondo bastasse anche una sconfitta limitata per passare il turno. Il CT azzurro ha ridotto le rotazioni e puntato sull’esperienza (Datome, Melli), sul talento (Fontecchio), sulla duttilità (Polonora, Ricci e Tonut) e sulla “cazzimma” (Spissu e Pajola). DNPCD per Spagnolo, Procida e Diouf, solo 1’18” per Severini.

L’approdo alla seconda fase, il minimo che si potesse pretendere da questa squadra, avviene con un secondo posto che richiede ora un’altra impresa contro la Serbia, se si vuole provare ad ottenere il pass per i quarti di finale.

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