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Eurolega, arrivano le candidature interne per il ruolo di CEO?

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Eurolega in una fase complicatissima, iniziata con il passo indietro di Marshall Glickman ed ora alla ricerca di un CEO credibile per il futuro.

Il futuro di Eurolega a livello di gestione della competizione passa da questi giorni.

Lunedì scorso è arrivata la notizia di un Marshall Glickman che ha fatto un passo indietro, scelta difficilmente catalogabile come personale, visto che è venuta a mancare anche la fiducia di chi lo aveva scelto per quel ruolo, oltre a quella di chi non aveva gradito la sostituzione di Jordi Bertomeu.

In sostanza un fallimento totale del cambiamento auspicato da chi ha voluto la rivoluzione e praticamente quasi 20 mesi gettati al vento, dato che proprio Bertomeu era stato esautorato da quel famoso novembre 2021 in cui ad Atene 6 club decisero di dire stop alla oltre ventennale gestione del creatore di questa manifestazione.

A seguito dell’uscita dell’attuale CEO i club si sono accordati in maniera informale perchè si facesse avanti, entro la scorsa settimana, chi tra i vari manager al comando delle operazioni nei vari club ritenesse di proporsi per quel ruolo.

Ovviamente, o almeno lo vogliamo sperare, abbandonando il proprio incarico nel club attuale. Vi immaginate, vista la ormai abituale tendenza alla polemica su arbitri ed altro da parte di molti protagonisti, cosa potrebbe succedere se CEO fosse il direttore generale o il GM di una delle 13 squadre licenziatarie?

E’ chiaro che, sebbene possa essere presentata come una soluzione validissima, si tratta di tappare una buca prima che diventi una voragine, nella speranza che non lo sia già.

Il tutto sempre senza conoscere l’attuale peso del ruolo di Dejan Bodiroga, presidente in carica di EB, figura assai rappresentativa ma non certo manager di conclamata esperienza, come si ritiene debba essere chi ricoprirà una carica così delicata in un momento che lo è altrettanto, se non di più.

Non resta che attendere principalmente giovedì 15 giugno data nella quale ci si riunirà di nuovo e si analizzerà il manifesto programmatico di questi candidati, sempre che ci siano.

Inoltre si dovranno comunicare i nomi delle 18 squadre che giocheranno la stagione 2023/24, dopo che si è appreso della rinuncia di Gran Canaria, certamente una notizia ben poco positiva in quanto attesta, seppur tenendo conto della particolare situazione geografica degli isolani, la mancanza di redditività del prodotto Eurolega.

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