Barça, autorità da semifinalista. Valencia saluta tra i fischi

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Il Barça archivia i quarti con una netta vittoria

La Fonteta vede un’altro successo di autorità del Barça, che è spietato nel mettere fine alla stagione del Valencia. I padroni di casa crollano in una serata che chiude una stagione in chiaroscuro e che apre ai malumori della piazza.

Dopo questo 87-64, una semifinale d’eccezione attende i catalani, contro un team in grande rampa di lancio come l’Unicaja Malaga.

Record triple Barça - Eurodevotion

L’ultimo confronto dei quarti di finale di Liga ACB è raccontato nel consueto format di Eurodevotion.

Dispiegamento del dominio

L’inizio della gara è a viso aperto, nei primissimi minuti le due squadre si affrontano. Valencia trova i canestri dai suoi piccoli e schiera una peculiare 1-3-1, che viene però freddata sin da subito dalle triple catalane.

La difesa a metà campo del Barça è fisica e difficilmente sormontabile, i blitz praticamente a metà campo di Dubi sul blocco sul portatore di palla sono un rischio forse esagerato e alle volte creano voragini per la retroguardia valenciana. I blaugrana fanno lavorare a lungo la difesa avversaria, ma riescono spesso ad andare a segno.

26-13 dei primi 10′ non è divario di energia, ma divario di valori. Ed è eredità impattante sul seguito della partita.

Alla ripresa delle ostilità, il Barça subito piazza due/tre staffilate imperiose e registra di fatto il match. E’ una forbice che non verrà mai ricucita.

Qualche giocata di Kalinic spalle a canestro, poi la sequela di tiri costruiti da fuori. Puerto parlerà alla pausa lunga di difficoltà sui closeout, quel che è certo è che Valencia non riesce a trovare risposte. E’ un quarto monotono, che conferma i rapporti di forza.

L’intervallo non cambia di molto le cose. I taronjas provano ad essere più attenti sul perimetro, ma il Barça ha grande ritmo e soprattutto attacca con grande criterio, un’ottima circolazione di palla è naturale conseguenza.

I blaugrana martellano da tre, sono Mirotic e Laprovittola a fare da mattatori. Valencia viene investita, nel mentre che la retroguardia blaugrana mangia aria all’attacco taronja, che prova ad appoggiare il gioco sui lunghi senza troppo successo. Il risultato è ancora dominio catalano.

Il colpo di reni domestico però arriva, impersonato da Shannon Evans già sul finale del terzo quarto. Qualche superficialità catalana e qualche pallone buttato da il là ad un 12-2 rabbioso a firma Valencia.

Ad un Evans con il tempo decisamente più evanescente, si unisce Hermansson, Mumbrù trova qualche risposta dalla sua 2-3, ma il Barça torna ben presto ad essere ruvido in difesa e trattiene la partita sulla sua sponda. I catalani festeggiano, La Fonteta piange e si dispera.

I protagonisti catalani e il tiro da tre

Il tiro dall’arco è il più grande protagonista della gara, avendo i blaugrana realizzato una prova record nella storia dei playoff di Acb. Ben 18 triple a segno (58%), come mai in post-season, frutto di un attacco bilanciato e lucido.

4 di Satoransky, 3 di Laprovittola, 4 di Abrines, 1 da Tobey, 3 di Kuric e 3 di Mirotic. Nessuno dei tiratori catalani (a parte forse Sanli) ha mancato di lasciare il suo segno.

Come sempre quando si tratta di buone prove offensive, tanto del merito va al tandem di regia Satoranksy-Laprovittola. I due sono spesso termometri dello stato di salute delle prove del team di Jasi e collezionano oggi 14 punti e 7 assist il ceco, 11 e 4 l’argentino.

Si accodano il contributo dei due tiratori puri Abrines e Kuric, i quali affondano dall’arco per 12 e 11 punti rispettivamente. Infine, prova da consueto riferimento di Mirotic, che guida lo sforzo collettivo con 13 punti, 5 rimbalzi e 4 assist.

Valencia, una sconfitta con tanti significati

I taronjas escono tra i fischi. Sinonimo di un malumore latente, che si è scatenato dopo una serie playoff persa senza mai avere più di tanto voce in capitolo sulle due partite.

Harper, Hermansson, uno sforzo di Evans, qualcosa da Dubljevic. Veramente pochissimi da salvare in una serata che ha visto una squadra dominare un’altra senza appello, quest’ultima in totale confusione di risposte.

Con il 6% (e dico 6!!) da tre, nel 2023 non vinci mai e poi mai.

Il saluto di Van Rossom, leggenda che saluta il club, è stata unica occasione per applaudire, ma anche simbolo del più di qualche addio che sembra annunciarsi.

La tifoseria è inviperita con Mumbrù, tecnico con potenziale, ma che non ha sempre saputo essere condottiero all’altezza durante una stagione molto altalenante e a volte mediocre. I taronjas sono stati poco consistenti in patria, dove hanno fatto da attore di secondo piano in tutte le competizioni, e poco solidi in Euroleague, dove non hanno sfigurato, ma neanche mai stupito.

Qualche alibi c’è, anche alla voce infortuni, tuttavia sembra un’annata che probabilmente terminerà tra le macerie.

Photo credit: acb.com, ACB, Barça e Valencia Facebook

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